Le 3 giornate di squalifica comminate a Lavezzi dal giudice sportivo Tosel e confermate poi dalla Corte d’appello federale, hanno “sconcertato” il Napoli. Dopo il comunicato ufficiale del club partenopeo, arrivano ora le parole dell’avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli nel caso in questione. Grassani ha parlato chiaro e tondo a radio Kiss Kiss Napoli. “La Corte federale ha violato l’articolo 35”.
Ecco il ragionamento dell’avvocato: “Quando è iniziata l’udienza per esaminare il ricorso presentato dal Napoli, per la squalifica di Lavezzi , non ci aspettavamo che le immagini prese in esame fossero quelle di ‘Controcampo’, analizzate dall’ex arbitro Paparesta. Eravamo convinti e certi che la Corte Di Giustizia Federale, si rifacesse alle riprese visonate già dal giudice sportivo Tosel, cioè quelle di Sky. È vero quanto dicono alla ‘Mediaset’, le immagini proposte hanno la stessa regia e sono fondamentalmente le stesse, ma è stata la stessa Corte a voler sgranare e ingrandire il filmato, tanto è vero che in questo caso lo sputo era evidente”.
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“Ci appelliamo all’inammissibilità di questo filmato, in quanto nell’Articolo 35 della giustizia sportiva si stabilisce un iter ben preciso, cioè: qualora ci siano le circostanze per prendere in esame delle immagini televisive queste vengono visionate dal giudice sportivo, che poi emette la sentenza, in caso di ricorso in secondo grado, l’organo competente è la Corte d’Appello Federale che può esaminare solo le riprese tv giudicate in primo grado. Se sapevamo che la squalifica di Lavezzi fosse basata su queste immagini, la strategia difensiva sarebbe stata diversa”.