NAPOLI-CAGLIARI/ Matteoli: Il Napoli vorrà vincere. Il Cagliari non è solo Conti e Nainggolan (esclusiva)

- int. Gianfranco Matteoli

Gianfranco Matteoli, ex centrocampista del Cagliari, analizza la partita del San Paolo e affronta il problema del Sant'Elia: "Serve uno stadio nuovo, l'ideale sarebbe da 25.000 posti".

Agazzi_R400 Michael Agazzi, portiere del Cagliari (Infophoto)

Una partita dai due volti per il Napoli, atteso anche dal grande match con il Chelsea del prossimo 14 marzo; per il Cagliari una tappa importante verso la salvezza. Così si presenta Napoli- Cagliari, in programma stasera alle 20,45 al San Paolo. Un match che potrebbe essere proprio condizionato dall’impegno europeo della squadra diretta da Walter Mazzarri: tanto è vero che il tecnico livornese dovrebbe far riposare sia Cavani, sia Maggio due pedine fondamentali della formazione partenopea. Con un Napoli che avrà in testa il retour match di Champions League, la partita potrebbe avere quindi una dinamica differente. La formazione sarda potrebbe approfittarne e portare a casa anche i tre punti, come già riuscito a Chievo e Parma. Tutto appunto dipenderà dalla concentrazione che gli azzurri avranno su questo match. Ma in effetti c’è sempre un terzo posto da conquistare: Il Napoli ha 43 punti, ed è a 5 punti dalla Lazio, la zona Champions non è un traguardo irrangiungibile. Il Cagliari invece con 31 punti ha bisogno assoluto di fare risultato per contenere il ritorno del Lecce di Serse Cosmi. Per parlare di questo match abbiamo sentito Gianfranco Matteoli, dal 1999 Responsabile Tecnico del settore giovanile Cagliari Calcio. Eccolo quindi in questa intervista in esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.

Come vede questa partita? Il Cagliari potrebbe essere avvantaggiato da un Napoli che penserà al match contro il Chelsea?

Credo che non sarà così, perché si va in campo sempre per vincere e il Napoli avrà tutta l’intenzione di portare a casa i tre punti stasera.

Cavani e Maggio però partiranno probabilmente dalla panchina…

Questo non cambierà la volontà del Napoli di fare una bella partita e di puntare alla vittoria.

Voi potreste puntare su Daniele Conti e Nainggolan per portare a casa un risultato positivo.

Ci sono loro due, ma ci sono anche altri giocatori di buon valore del Cagliari che potrebbero mettere in difficoltà il Napoli.

Il Cagliari però va a corrente alternata in questo campionato.

E’ una buona squadra che può puntare a una salvezza tranquilla e stare subito dopo le squadre migliori del campionato.

In effetti è da tanti anni che è in serie A.

E’ uno dei club che sta riuscendo a mantenersi nell’elitè del calcio italiano.

C’è però un problema stadio… cosa ne pensa lei?  

Sì, c’è un problema stadio che sta condizionando i programmi della società. Non è possibile avere uno stadio così, per metà inutilizzabile. E’ necessario costruirne uno nuovo, che soddisfi anche le esigenze delle famiglie che vogliono venire a vedere il Cagliari. Uno stadio da 25.000 posti sarebbe l’ideale.

Lei invece è Responsabile Tecnico del settore giovanile del Cagliari. Come si trova in questo ruolo?

Mi trovo molto bene. E’ proprio il lavoro che preferisco fare.

Nessuna ambizione di fare l’allenatore?

No, nessuna.

Come è organizzato il settore giovanile del Cagliari?

Preferiamo puntare su ragazzi provenienti dalla Sardegna, cercando di imitare in qualche modo uno dei settori giovanili migliori italiani, quello dell’Atalanta. Ci sono tanti giocatori nostri che giocano in vari club dei vari campionati.

Qualche nome?

Pisano, che gioca nel Cagliari da diverse stagioni, e Sau che gioca nella Juve Stabia in serie B e ha già realizzato quindici gol.

 

(Franco Vittadini)





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