Grande partita nell’anticipo delle 12:30 di oggi: siamo alla 21esima giornata di serie A, seconda di ritorno, e la Fiorentina ospita il Napoli. Sfida di alta classifica: i viola nonostante le due sconfitte consecutive restano a quota 25 punti al quinto posto, mentre il Napoli ha ritrovato giovedi i due punti che gli erano stati tolti per il calcioscommesse, dunque ora ne hanno 42 e si trovano momentaneamente al terzo posto ma con la possibilità di essere secondi a fine giornata. Una vittoria per la Fiorentina significherebbe ritrovare il ritmo perso (non la brillantezza, quella c’è sempre stata) e continuare la rincorsa alla qualificazione in Champions League; il Napoli terrebbe il passo della prima in classifica e proseguirebbe nella rincorsa a uno scudetto che non si pronuncia mai ma che viene visto come possibile. Il pareggio favorirebbe comunque i partenopei anche perchè giocano fuori casa; ma Mazzarri vuole vincere per non staccarsi ulteriormente. Per quanto riguarda gli incroci ci sono 65 precedenti in campionato e 6 in Coppa Italia. La Fiorentina è in vantaggio: 37 le vittorie contro 15 sconfitte, 19 i pareggi. Anche nel computo dei gol i toscani sono davanti: 107 contro 58. I viola però non vincono dal gennaio del 2009: allora finì 2-1, segnarono Santana (che poi ha giocato anche nel Napoli) e Montolivo, momentaneo pareggio partenopeo firmato Vitale. Il Napoli invece ha vinto l’anno scorso al Franchi: netto 3-0 in una stagione nella quale la Fiorentina ha avuto tremende difficoltà. I gol sono stati segnati da Cavani (doppietta) e Lavezzi. Di quella squadra viola però rimane ben poco, così come rimane poco di quella che nel 2010/2011, alla prima di campionato, pareggiò 1-1: segnarono Cavani (al primo gol con la maglia del Napoli) e D’Agostino. Attenzione al Matador: oltre all’episodio sopra citato, il suol gol in serie A è stato segnato proprio contro la Fiorentina, con la maglia del Palermo (rete meravigliosa). Tra gli ex troviamo naturalmente Alessandro Gamberini: sette stagioni alla Fiorentina, prima con i partenopei. Valon Behrami a Firenze ha passato solo un anno e mezzo, ma è stata un’esperienza comunque importante. Marco Donadel a Firenze ha trascorso sei stagioni: a Napoli sperava forse di giocare di più, ma non ha mai avuto spazio anche a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori per tutto il primo anno. Curiosa la situazione degli allenatori: Walter Mazzarri è livornese, dunque toscano, ed è cresciuto nelle giovanili della Fiorentina. Vincenzo Montella invece è di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, ed è qui che ha frequentato la scuola calcio San Nicola. Tre i precedenti: una vittoria a testa (per Montella lo scorso anno, alla guida del Catania) e un pareggio. Verrà spezzato l’equilibrio a favore di uno dei due?
La Fiorentina arriva da un periodo come detto negativo: i viola hanno aperto il 2013 con due sconfitte. Se quella di Udine tutto sommato poteva essere messa in preventivo, a stupire è stata quella interna contro il Pescara, anche perchè la Viola ha comunque dominato ed ha tirato in porta qualcosa come 25 volte, senza però trovare la via della rete, cosa riuscita benissimo al Pescara che con il minimo sforzo ha ottenuto i tre punti. La brillantezza non è mai mancata alla squadra di Montella, che però deve immediatamente ritrovare i risultati per non trovarsi troppo lontana dalle posizioni di vertice. Nelle ultime cinque la Fiorentina ha ottenuto solo sei punti: dopo aver perso contro la Roma (4-2) nella gara più spettacolare dell’anno ha infilato due vittorie nette, il 4-1 sul Siena e il 3-0 di Palermo. La squadra c’è, soprattutto in casa: 23 punti conquistati, frutto di 7 vittorie e due pareggi, con la sola sconfitta già raccontata. I gol segnati sono 21, quelli subiti appena 8: fosse solo per il rendimento casalingo la Viola sarebbe già in Champions League. Si attendono però i gol di Jovetic: il montenegrino è a quota 8 in questa stagione, ma è fermo da tempo.
Il Napoli arriva al Franchi con un bilancio esterno per niente lusinghiero: i partenopei lottano per lo scudetto ma in trasferta hanno ottenuto 16 punti, con cinque vittorie, un pareggio e tre sconfitte. Mazzarri è caduto in casa della Juventus, poi a Bergamo contro l’Atalanta e a San Siro contro l’Inter: sconfitte che ci possono stare, il pareggio di Catania invece (con gli etnei in dieci per tutta la partita) è stata un’occasione mancata per balzare in testa da soli a inizio stagione. Il Napoli ha accusato il colpo appena dopo la penalizzazione subita: è arrivata la sconfitta interna contro il Bologna, l’unica in campionato, e qualche giorno dopo lo stesso Bologna ha vinto al San Paolo eliminando i partenopei dalla Coppa Italia. Bravo è stato Mazzarri a lavorare sul gruppo e a dare nuove energie: sono arrivate la vittoria di Siena (nei minuti finali) e poi la grande affermazione sulla Roma con cui si è aperto il 2013. Il 3-0 al Palermo è stato quasi una formalità, e adesso il Napoli ha due punti in più e arriva a Firenze con la possibilità di tenere il passo della Juventus, che ieri sera ha vinto. Sono appena 12, tuttavia, i gol segnati dal Napoli in trasferta (sette quelli subiti): non è un bottino troppo lusinghiero, anche se Mazzarri può sempre contare su uno straripante Edinson Cavani che ha già segnato 16 gol in campionato (ovviamente è capocannoniere) e attenta al record di 26 fatto registrare nella sua prima stagione in maglia azzurra. Sarà una grande partita, o almeno le previsioni dicono questo: la Fiorentina in casa è una macchina da guerra che produce gioco e occasioni da gol, mentre il Napoli è abilissimo a pressare, rubare palla e ripartire in velocità e in contropiede. Ci aspettiamo di vedere gol e spettacolo, il campo ci dirà chi sarà ad uscire vincitrice dal confronto. Ora la parola passa all’Artemio Franchi: Fiorentina-Napoli sta per cominciare…
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