Primo tempo che si chiude sul punteggio di 0-0, specchio di una partita a bassi ritmi senza particolari occasioni da rete. Fa la sua parte anche il freddo polare di Plzen, -10° sul termometro: oltre alle penne che smettono di scrivere e ai cellulari che si spengono, anche le gambe dei giocatori sembrano essere congelate, soprattutto di quelli del Napoli. Squadra lunga e poco compatta quella di Mazzarri, capace di costruire solo un paio di occasioni su iniziative dalla sinistra di Zuniga e Insigne, gli unici minimamente ispirati questa sera. Dalla parte opposta, il talento di Rajtoral, il sinistro magico di Horvath e il pressing alto di Darida e Limbersky stanno facendo la differenza e spingendo la partita e la qualificazione sempre più dalla parte del Viktoria Plzen. Un paio le occasioni create dai cechi, entrambe molto pericolose, con due cross dalla sinistra di capitan Horvath sui quali per poco non ci arrivano prima Bakos di testa, poi Kovarik in spaccata. Padroni di casa comunque in totale controllo del match, che, salvo miracoli, non dovrebbe riservare particolare colpi di scena nella ripresa.
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