Dopo la serie di cinque sconfitte nei derby stavolta è la Lazio a sorridere. I biancocelesti si impongono per 2 a 1 sulla sirena grazie al solito Klose che manda all’inferno la Roma quando la partita sembrava già finita. Una vittoria che segna la fine di un incubo per Reja ed apre nuovi importanti spiragli per le aquile ora seconde a quota 11 punti.
L’avvio di gara è però tutt’altro che semplice per la Lazio che sembra continuare sulla scia delle ultime stracittadine andando subito sotto. Merito di una grandissima combinazione imbastita da Pjanic e conclusa da Osvaldo che, da solo davanti a Marchetti, non si emoziona e timbra la quarta rete consecutiva con la maglia giallorossa mandando all’inferno Reja e tutto l’ambiente biancoceleste. Come nel peggiore degli incubi lo svantaggio tira un brutto scherzo alle aquile che attraversano una ventina di minuti di puro sbandamento. Al ventiseiesmo la Lazio sbanda ancora e dal cross rasente di José Angel, Osvaldo manca l’appuntamento con la doppietta facendosi chiudere lo specchio da Biava. Con qualche affanno però il fortino biancoceleste rimane aggrappato alla partita e permette di superare la tempesta con l’accettabile svantaggio minimo con il quale si chiude la prima frazione di gioco.
La pausa stravolge completamente la partita. Al rientro dagli spogliatoi gli uomini di Reja mettono in mostra un piglio diverso e, dopo 5 minuti di puro assedio, trovano l’episodio chiave dell’incontro. Brocchi si infila nelle maglie larghe dei centrali giallorossi e viene toccato lievemente da Kjaer. Tagliavento si mostra inflessibile ed espelle il danese concedendo la massima punizione alla Lazio. Dal dischetto il profeta prende per mano il destino e riscrive la storia dell’incontro e, forse, di un’intera stagione. Stekelenburg da una parte e pallone dall’altra, uno a uno e palla al centro. A questo punto ci si potrebbe aspettare una vittoria in scioltezza della squadra di Reja ma non è così. In questa fase esce fuori la miglior Roma. Una squadra accorta e organizzata che riesce a sopperire all’inferiorità numerica con ordine ed un pizzico di fortuna. Dove la difesa giallorossa non arriva ci pensano infatti i legni a negare la gioia di una vittoria comoda ai biancocelesti. Prima la traversa nega il gol a Klose, poi il palo frustra una spettacolare conclusione volante di Cissé. Ci si convince quasi che il tabù derby sia destinato a non esser sfatato neanche questa volta ma si fanno i conti senza l’oste. L’oste in questione viene dalla Germania, ha un passato di lustro tra Bayern Monaco e nazionale tedesca e porta il nome di Miroslav Klose che sui titoli di coda di un derby bellissimo cancella in un colpo solo tutte le incertezze e lancia la sua Lazio a ridosso della vetta, lì dove sognare è lecito.
Reti: 5′p.t. Osvaldo (Rom), 6′s.t. su rig. Hernanes (Laz), 48′s.t. Klose (Laz)
Marchetti; Konko; Biava, Dias, Radu (dal 1′s.t. Lulic); Gonzalez (dal 15′s.t. Mauri), Ledesma, Brocchi (30′s.t. Matuzalem); Hernanes; Cisse, Klose. A disp.: (Bizzarri, Diakitè, Sculli, Rocchi) All. Reja
Stekelenburg; Rosi ( dal 38′ Cassetti), Heinze, Kjaer, Josè Angel; Gago, De Rossi, Perrotta (dal 8′s.t. Burdisso); Pjanic; Bojan (dal 28′s.t. Pizarro), Osvaldo. A disp.: ( Curci, Lamela, Borini, Borriello) All. Luis Enrique
Ammoniti: Osvaldo (Rom), Perrotta (Rom), De Rossi (Rom), Gago (Rom), Cissé (Laz), Cassetti (Rom)
Espulsi: al 5′s.t. Kjaer (Rom)
Lazio
Marchetti 6: Non sempre impeccabile, se la cava comunque.
Konko 6.5: Una buona prestazione a tutto campo del terzino ex-Genoa. Manca forse la precisione nel cross ma sopperisce a questa lacuno con tanta buona volontà.
Biava 6.5: Soffre un po’ nei primi minuti commettendo qualche sbavatura è però fondamentale quando salva su Osvaldo a metà primo tempo.
Dias 6.5: Si rivede il Dias della scorsa stagione, arcigno e attento.
Radu 5.5: Molto ruvido e non sempre preciso, rimane bloccato e finisce per annullarsi con Rosi. (Dal 1’stLulic 6.5: A volte troppo egoista e cocciuto nella soluzione personale è comunque una delle chiavi che cambia l’incontro).
Brocchi 7: Quando è in forma continua ad essere uno dei giocatori più importanti per la squadra di Reja. (Dal 29’st Matuzalem 7: Serve l’assist delizioso per il gol di Klose).
Ledesma 4.5: Non indovina un passaggio e continua a sentire troppo il derby. Il peggiore in campo insieme a Kjaer.
Gonzalez 6: Nel primo tempo è uno dei pochi a creare grattacapi alla difesa romanista. Costretto ad abbandonare anzitempo l’incontro per un infortunio. (Dal 14’st Mauri 6: Ancora lontano dalla miglior condizione riesce comunque a sfruttare la superiorità numerica muovendosi su tutto il fronte offensivo).
Hernanes 7: Parte malino perdendo troppo spesso il momento della giocata. Con lo scorrere dei minuti sale però in cattedra e trascina i suoi ad una vittoria che mancava da troppo tempo.
Cissé 6: La media aritmetica tra il 5 del primo tempo ed il 7 della ripresa. Certo che se fosse entrata quella conclusione al volo staremmo parlando di tutt’altra prestazione…
Klose 8: Gli aggettivi per lui si sprecano. Si conferma il vero colpo dell’ultimo mercato estivo timbrando il cartellino anche nel derby, ancora allo scadere quando tutto diventa ancora più bello.
All. Reja 6.5: La preparazione alla gara non è delle migliori. Nei primi venti minuti regala le fasce agli avversari e soffre troppo la pressione. La strigliata nell’intervallo dà i suoi frutti e la fortuna lo aiuta.
Roma
Stekelenburg 6.5: Nonostante uno stile approssimativo compie diverse parate degne di nota.
Rosi 6: Parte contratto e poco propositivo, quando inizia a prendere coraggio uno scontro con Radu lo mette KO. (Dal 36’pt Cassetti 6: Qualche buono spunto sull’out destro non raccolto dai suoi compagni).
Kjaer 4: Peggiore in campo per distacco. Conferma i pericolosi cali d’attenzione che hanno rovinato la sua esperienza in Germania. Tagliavento forse è troppo fiscale ma il suo intervento è, per usare un eufemismo, ingenuo.
Heinze 7: Il migliore difensore dei giallorossi in questo avvio di stagione. Anche oggi è l’unico a fermare Hernanes nell’uno contro uno.
José Angel 6: Alterna buone cose ad altre da rivedere. È però una spina nel fianco per la difesa biancoceleste per tutti i novanta minuti e passa.
De Rossi 6.5: Anche oggi grandissima prestazione. Sale in cattedra dopo l’espulsione di Kjaer permettendo ai suoi di difendersi con ordine e ripartire non appena se ne vede la possibilità.
Perrotta 5.5: Parte bene, si spegne alla distanza. (Dal 7’st Burdisso 5.5: Impeccabile sino allo scadere, quando perde Klose per il gol che decide il derby).
Gago 6: Discreto esordio per l’argentino che lì nel mezzo fa girare il pallone con raziocinio e precisione, non disdegnando, quando serve, il gioco duro.
Pjanic 6.5: Delizioso l’assist che spiana la strada al gol di Osvaldo. Qualche altra buona idea all’interno di una partita ampiamente sufficiente.
Osvaldo 6.5: Non manca l’appuntamento con il gol. Si è definitivamente sbloccato e lo si vede anche con la scioltezza con cui gioca lontano dalla porta. Peccato per un’occasione che avrebbe potuto fruttargli la doppietta personale a metà primo tempo.
Bojan 6: Vivace e guizzante finché le due squadre restano in parità numerica. Con l’espulsione di Kjaer il suo contributo diventa superfluo. (Dal 27’st Pizarro sv)
All. Luis Enrique 6: Prepara bene l’incontro e i fatti gli danno ragione. L’unico errore, schierare il distratto Kjaer dal primo minuto, gli è però fatale.
(Massimiliano de Cesare)