Lazio-Lecce finisce 1-1, con le reti di Matuzalem e Bojinov, entrambe nella ripresa. Per come è maturato, il risultato lascia l’amaro in bocca alla Lazio, che per 7 minuti è stata a +5 dall’Udinese. Invece, il gol di Bojinov ha ricucito le distanze: il Lecce può festeggiare un pareggio non immeritato ma sicuramente un po’ fortuito.La debacle interna del Genoa contro il Siena porta gli uomini di Cosmi ad un solo punto dal quartultimo posto: il sogno continua.
Reja conferma la formazione annunciata, con l’unica variante di Matuzalem al posto di Cana, nel duo davanti alla difesa. Tutto come previsto invece nel Lecce. La Lazio parte a spron battuto, schiacciando gli avversari nei primi 20 minuti. Ma la prima occasione, al 13’, è di marca pugliese: Cuadrado pennella da destra un bel lancio per Di Michele, Diakitè salta a vuoto, l’attaccante controlla splendidamente ma schiaccia tropo il diagonale mancino, da posizione defilata. Al 18’ primo squillo della Lazio, al culmine della pressione iniziale: corner da destra di Ledesma, in area irrompe Biava con tempi giusti ma modi un po’ rozzi, il colpo di “petto” esce debole e Benassi blocca. Al 23’ l’unico acuto di un Hernanes un po’ fuori dai giochi: sassata mancina dai 25 metri, secca ma centrale. Un minuto dopo Candreva, molto intraprendente, coglie la parte superiore della traversa con un tiro cross di collo destro dal lato sinistro. Al 28’, una pausa della Lazio consente a Giacomazzi di arrivare al tiro dai 25 metri: gran sventola di destro che accarezza l’incrocio. Alla mezzora ci prova anche Gonzlaez: sul cross da sinistra di Candreva, l’uruguagio si esibisce in una girata volante, pregevole ma poco angolata. L’ultima chance di frazione è doppia: al 37’ Matuzalem lancia morbido in area verso Rocchi, il numero 9 si allunga e tocca a rete col destro; Benassi respinge corto e poi oppone i guantoni al tap-in ravvicinato di Candreva, che calcia fuori da un metro.
Reja sostituisce Hernanes, ufficialmente per un risentimento muscolare, rimpiazzandolo con Emiliano Alfaro. Riparte meglio il Lecce, più aggressivo: al 4’, Bertolacci s’inserisce in area sul lato destro a calcia in diagonale, Marchetti sventa prontamente in corner; la battuta dello stesso Bertolacci trova la girata di Cuadrado, che col destro centra la traversa. 11’: lanciato a sinistra, Rocchi centra nel cuore dell’area trovando Alfaro; l’uruguagio perde l’attimo, e quando gira di sinistro trova il corpo di Tomovic. Progressivamente, la Lazio perde energie ed enfasi nell’incedere, il Lecce riassesta il baricentro ma non si scopre più di tanto. Tra un batti e un ribatti si arriva al 34’: l’accelerazione di Cuadrado si conclude con un basso tiro cross al veleno, che però Corvia, subentrato a Muriel, non riesce a toccare in rete nell’area piccola. Nell’ultimo quarto d’ora, la Lazio raccatta le ultime risorse ed arriva al vantaggio. Il cross da destra di Scaloni spiove sul secondo palo, dove Matuzalem, uno dei migliori, incorna perentorio: 1-0 e profumo di Champions (37’). Ma al secondo minuto di recupero arriva la beffa. Azione tambureggiante: Cuadrado spinge da destra, entra in area e spara; Marchetti respinge centralmente, Giacomazzi svirgola la battuta colante, Cuadrado tocca, la palla finisce in zona Bojinov che ritrova un guizzo antico e di destro fulmina il portiere. Giusto? Forse no, ma se cerchiamo giustizia abbiamo sbagliato sport.
Il tabellino
Reti: 37’Matuzalem (La), 47’st Bojinov (Le)
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Diakitè, Biava, Garrido; Matuzalem (38’st Dias), Ledesma; Gonzalez, Hernanes (1’st Alfaro, 31’st Cana), Candreva; Rocchi (Bizzarri, Zauri, Zampa, Rozzi). All.Reja.
Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Esposito, Tomovic; Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci (42’st Bojinov), Brivio; Di Michele, Muriel (27’st Corvia) (Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Giandonato, Obodo). All.Cosmi.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Ammoniti: Biava (La) e Garrido (La) per gioco scorretto, Bertolacci (Le) per gioco scorretto, Cuadrado (Le) per perdita di tempo.
Espulsi: nessuno.
Le pagelle
Lazio 6,5
Sicuro allorchè chiamato in causa.
Prova di saggia diligenza inspessita dall’assist per Matuzalem.
Sicuro ai limiti dell’imperioso, sul gol subito non ha colpe specifiche.
Vicino al gol in un paio di corner, dietro non sbava pareggiando con Di Michele.
Spinge molto e arriva al cross con facilità, ma talvolta si dimentica Cuadrado.
Randella, sradica, riparte, segna: e non doveva giocare!
Distribuisce con sapienza, ispirando la manovra pur senza strafare.
Ala, interno e terzino: fa un po’ di tutto, sempre utile.
Involuzione evidente e continua: solo un tiro centrale dal 1’st ALFARO 5,5 Male in fase conclusiva, tolto al primo pretesto dal 31’st CANA 6 Fa volume al campo.
Primo tempo quasi straripante, ripresa in calo.
Lavora bene quel che gli arriva, soprattutto in fase di sponda.
All.REJA 6 Deve chiarire la situazione di Hernanes; sul resto, Alfaro a parte, fa quel che deve.
Lecce 6
Sul gol sembra incolpevole: sul resto, uscite in primis, va alla grande.
ODDO 6,5 Soffrire soffre, soprattutto Candreva, ma dà sicurezza al reparto.
Bel baluardo, di testa le prende tutte. Meno una.
Non sempre pulito ma tiene botta, immolandosi su Alfaro.
Dribblomane sino alla nausea: non sempre passa ma quando riesce son dolori. Traversa, quasi assist per Corvia e complice sul pareggio.
Prova di grande ardore, macina chilometri su tutto il campo.
Barcolla, e con lui la squadra intera, nel primo tempo; però va in verticale appena può. Un bel tiro fuori di poco.
Ci mette molta grinta 42’st BOJINOV 7 (il migliore) Entra e decide il risultato in 10 minuti: più di così…
In buona forma, ma offensivamente produce poco.
Non molla mai, si sbatte e cerca sempre di costruire qualcosa.
Un paio di lampi, ma ormai si è fatto un nome: oggi non all’altezza.
All.COSMI 6 Bravo sì, ma anche fortunato. Del resto, si diceva anche ai tempi di Cesare: audaces fortuna iuvat.
Arbitro ROCCHI 6,5 Lascia pochi dubbi, e nemmeno troppe proteste.
(Carlo Necchi)