Torino-Lazio finisce 1-0: nell’Olimpico innevato decide la girata di Jonathas, che porta tre punti al Torino. Granata che salgono a quota 35 ed hanno un piede nella prossima serie A; la Lazio invece resta a 47 punti e si allontana dal terzo posto, ora distante 8 gradini.
Gara tutt’altro che entusiasmante, giocata su un campo al limite della praticabilità causa neve tra due squadre che hanno prodotto poco gioco, poche occasioni e decisamente poco spettacolo.
Crea qualche potenziale occasione in più degli avversari, anche se decisamente troppo poco per aver giocato in 11 contro 10 in casa per più di un’ora. Nel finale trova il gol su calcio piazzato di Jonathas, jolly pescato dalla panchina da Ventura.
Perde Ciani dopo un quarto d’ora per una follia del centrale bianco-celeste, che nel giro di trenta secondi si fa ammonire due volte per trattenuta evidente e scivolata da dietro sulle caviglie di Barreto. Resiste bene in 10, anche se il Toro non imbastisce certo offensive frequenti e pericolose. Subisce gol su calcio piazzato, per il resto Marchetti chiamato poche volte in causa. In attacco, crea poco o niente.
Espelle Ciani in modo sacrosanto, senza farsi condizionare dalla rapidità della successione cronologica degli interventi, e gestisce la gara con polso fermo, senza mai perderne il controllo.
Gillet 6: sufficiente giusto perché si è presentato alla chiama, per il resto partita da spettatore non pagante.
Darmian 5.5: tanta buona volontà, ma troppi errori in ripartenza e in appoggio, dovuti anche alle pessime condizioni del terreno di gioco. Non riesce a contenere le iniziative di Lulic, venendo perciò invertito di posizione a partita in corso con D’Ambrosio.
Glik 5.5: chiede un rigore assurdo nei primi minuti e si prende un giusto giallo per simulazione. Quasi mai impegnato, data la presenza del solo Kozak, peraltro raramente cercato dai compagni, tra i due centrali granata.
Rodriguez 6: ottimi anticipi e buona presenza fisica, prestazione convincente di uno che, fino ad ora, non ha fatto troppo rimpiangere l’indisponibile Ogbonna.
D’Ambrosio 7: il migliore dei suoi, un continuo su e giù sulla sinistra, cross precisi per i compagni ed efficace lavoro di copertura su uno scatenato Lulic.
Brighi 5.5: solo contro tre in mezzo al campo, fa il lavoro sporco faticando più del solito visto il campo pesante.
Gazzi 5: imprecisione nei passaggi corti e nei lanci, che obbliga i suoi a costruire gioco sulle fasce.
Cerci 6: è di un altro livello rispetto ai compagni di squadra, e lo ha dimostrato per tutta la stagione, conquistandosi anche la chiamata in nazionale da parte del CT Prandelli per la prossima gara amichevole contro il Brasile. Stasera non brilla per concretezza, anche se fa vedere delle giocate degne di nota. Un paio di conclusioni dal limite parate senza troppi problemi da un attento Marchetti.
Meggiorini 4.5: inesistente, fischiato dal pubblico al momento di lasciare il campo. Bianchi, dal 12′ s.t, 4: se possibile, ancora peggio di Meggiorini, perché riesce a sprecare in malo modo le due ottime occasioni che si presentano sui suoi piedi.
Barreto 6.5: un paio di assist illuminanti e una buona tecnica messa a disposizione dei suoi. Jonathas, dal 31′ s.t., 6.5: entra dalla panchina e dopo un minuto segna un bel gol al volo di destro sugli sviluppi di un corner battuto da Cerci. Cosa gli si può chiedere di più? E’ il coniglio pescato dal cilindro di mister Ventura.
Santana 6.5: semina il panico sulla destra, salta sempre l’uomo anche in caso di raddoppio di marcatura, costringendo spesso gli avversari al fallo. Entrerà negli annali la rabona per servire l’inserimento di un compagno non andato poi a buon fine, come prima rabona provata e riuscita su campo innevato. Birsa, dal 16′ s.t., s.v.
Ventura 6: solito 4-2-4, solita spinta degli esterni. Poco vale la tattica con un campo in queste condizioni.
Marchetti 6.5: chiamato in causa poche volte, ma in quelle occasioni si fa trovare prontissimo, cosa non scontata date le condizioni atmosferiche.
Radu 6.5: ottime le diagonali difensive, sempre puntuale nelle chiusure. Limitate le possibilità di ripartire vista la precoce inferiorità numerica.
Cana 7: è il più pericoloso in campo, colpendo un palo di testa nel primo tempo su cross dalla sinistra di Gonzalez. Difensivamente, sempre in anticipo sugli attaccanti avversari e pulito nel far ripartire l’azione. Prova di grande spessore.
Ciani 3: commette un’ingenuità clamorosa che probabilmente costa ai suoi la possibilità di giocarsi un posto in Europa per la prossima stagione. Trattiene per la maglia Barreto e si fa ammonire, dopo qualche secondo falcia da dietro lo stesso Barreto prendendosi il secondo giallo. E’ il 15′ del primo tempo. Decisamente troppo presto per restare in dieci.
Pereirinha 6: prova di personalità del portoghese, che dimostra buona tecnica ma anche una discreta capacità difensiva.
Lulic 7: è il migliore in campo, perché combina una grande fase di spinta offensiva con una perfetta ed efficacissima fase difensiva. Da sottolineare, su tutti, l’intervento in scivolata su Cerci che nega il gol del vantaggio granata con un tackle rischioso ma perfetto.
Ledesma 5: buoi pesto in cabina di regia, e le condizioni del campo sono adducibili come scusa solo fino a un certo punto.
Gonzalez 6: solita combinazione di grinta e tecnica, che produce gioco e assist per i compagni, come il cross al bacio sulla testa di Cana a cui solo il palo ha negato la gioia del gol. Biava, dal 31′ s.t., s.v.
Onazi 6: giovane di buone prospettive, forte fisicamente, il che fa vincere parecchi contrasti in mezzo al campo, e intelligente in fase di creazione del gioco, seppur non supportato da piedi eccelsi. Saha, dal 34′ s.t., s.v.
Candreva 5.5: da uno come lui ci si aspetta quel qualcosa in più che accenda la luce nel momento più buoi, che cambi la partita nel giro di pochi minuti. Stasera, purtroppo per i suoi, quel quid è rimasto un’aspettativa.
Kozak 5.5: dimenticato dai compagni lassù tra i centrali granata, fa quel che può, più di una volta riesce anche a difender palla e far salire la squadra, arrivando pure alla conclusione in porta. Però, non riesce ad essere incisivo come in Coppa, e resta ancora a bocca asciutta in questo campionato. Ederson, dal 31′ s.t., s.v.
Petkovic 6: toglie la sua unica punta e un minuto dopo subisce il gol degli avversari. Sfortuna. A poco vale l’innesto di Saha per quanto riguarda l’inerzia della gara.
(Pietro Macchiarella – twitter @whyalwaysme45)
Il tabellino
Marcatore: 33’st Jonathas
Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Gui.Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci, Meggiorini (12’st Bianchi), P.Barreto (32’st Jonathas), Santana (16’st Birsa) (Coppola, Di Cesare, P.Caceres, Masiello, Basha, Vives, Bakic, Stevanovic, Menga). All.Ventura.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Pereirinha, Ciani, Cana, Radu; Candreva, Gonzalez (32’st Biava), Ledesma, Onazi (34’st Saha), Lulic; Kozak (32’st Ederson) (Bizzarri, Scarfagna, Crecco, Mauri). All.Petkovic.
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Glik (T) per simulazione, Cerci (T) per comportamento non regolamentare.
Espulso: 16’pt Ciani (L) per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto)