A Formello la Lazio Primavera si impone per 3-1 sulla Fiorentina, nell’andata della Coppa Italia Primavera. Viola in vantaggio nel primo tempo grazie alla rete dell’ivoriano Gondo, nella ripresa rimonta laziale firmata dalla doppietta del camerunese Minala e dal gol su rigore del croato Elez. Il return match è in programma il prossimo 9 aprile: mancheranno per la Lazio il capitano Serpieri, che era diffidato ed è stato ammonito, e nella Viola il centrale difensivo Empereur, espulso in occasione del penalty.
Gara rovente con molte emozioni ed occasioni da gol distribuite in tutti i novanta minuti. Le due squadre hanno giocato a viso aperto senza difendersi troppo, ma non per questo tralasciando le rispettive consegne tattiche. In vista del ritorno il punteggio pende dalla parte della Lazio, ma la partita di Formello ha dimostrato che tra Lazio e Fiorentina tutto può cambiare in breve tempo.
Il gol subito deve aver giovato ai ragazzi di Simone Inzaghi, che dopo lo svantaggio hanno preso in mano le redini del gioco attaccando con continuità ed efficacia crescente. Encomiabile la partenza sprint nel secondo tempo, che ha fruttato tre gol in dieci minuti e spiccioli. La Lazio ha mostrato grande tenuta atletica imponendo il proprio ritmo nella fetta centrale del match, e ribaltando una situazione che poteva farsi più critica dopo l’avvio ad handicap. Efficace soprattutto la fase d’attacco che ha coinvolto quasi tutti i giocatori ad eccezione dei centrali difensivi.
Il risultato condanna forse oltremodo la squadra di Semplici, che ha iniziato benissimo salvo poi subire la velocità e soprattutto l’insistenza dell’azione avversaria. I baby-viola hanno però peccato nella protezione del vantaggio, lasciando qualche spazio di troppo tra centrocampo e difesa; merito anche della Lazio che ha mosso le pedine avversarie procurandosi occasioni, forse però la Fiorentina poteva aiutarsi meglio.
La partita è concitata ma lui valuta bene gli episodi chiave, in particolare il rigore per la Lazio con annessa espulsione di Empereur. Inzaghi si lamenta perché il gol della Fiorentina matura con la Lazio in dieci, ma Filippini non poteva rientrare in campo sinché la palla non fosse uscita.
Lazio Primavera
Il gol lo coglie incolpevole, puntuale nelle uscite.
Centrocampista schierato terzino, spinge a corrente alternata proponendo cross non sempre precisi.
Una sola disattenzione che però costa il gol; si rifà con un paio di chiusure fondamentali in area e la rocciosa marcatura su Gondo.
Accorgimenti utili per bloccare l’area, attento sugli inserimenti laterali.
Dopo 10′ è già col turbante (taglio in faccia) ma non per questo si ferma: attacca con velocità e costanza sovrapponendosi a Crecco.
Due gol e un’ammonizione riassumono una partita di grande sostanza, condita da giocate pregevoli e qualche banalità.
Perno centrale non veloce ma autoritario, sa gestire la palla con i tempi e modi adatti; segna il rigore del sorpasso.
Dà verticalità all’azione provando spesso il passaggio o lancio verso le punte; senza palla si allarga per offrire un’opzione in più dal 71’PACE 6 Fiato e sostanza in più per coprire il doppio vantaggio.
Va a fiammate ma palla al piede sa farsi rispettare: con una sgroppata caparbia guadagna il rigore dall’85’STERI s.v. Un paio d’incursioni in area senza frutto.
Si batte ma non riesce ad incidere concretamente, anche perché ben marcato dai difensori dal 65’FIORE 5,5 Mezz’ora scarsa, si vede poco.
Dinamico ma non anarchico, tecnico ma non fine a sè stesso: non troppo appariscente ma dannatamente utile.
All.S.INZAGHI 7 La squadra reagisce bene al ceffone iniziale, tutti i giocatori si impegnano a fondo.
Fiorentina Primavera
Tre gol ma poche responsabilità oggettive, mette un paio di pezze ulteriori.
Il gol di Gondo nasce da un suo bel passaggio; dopo non rinuncia alla spinta ma così facendo lascia qualche spazio di troppo ai dirimpettai.
Non demerita sinché sta in campo, nonostante un paio di cattiverie in eccesso: con Palombi se la cava bene dal 54’MANCINI 5,5 Meno deciso del predecessore, lascia qualche spazio in più.
Tiene sino all’episodio del rigore, che lo vede beffato da Lombardi e costretto al fallo da ultimo uomo.
Comincia con buon piglio ma deve lasciare poco prima della mezz’ora per infortunio dal 28’POSARELLI 6,5 Mostra buona vocazione all’attacco e concentrazione in fase difensiva.
Ha colpi in canna ma il più delle volte spara a salve, calci piazzati compresi.
Comincia a centrocampo ed arretra in difesa, dove vince quasi tutti i contrasti recuperando tanti palloni. L’ultimo ad arrendersi.
Tanta corsa ma poca precisione palla al piede: manca una comoda in area nel primo tempo, poteva valere il raddoppio.
Rapido e tecnico ma va in calando: all’inizio è il pilota centrale, poi si perde nell’agonismo avversario.
L’unica che riesce a saltare l’uomo con continuità, è spesso insidioso anche partendo da lontano dall’84’BERARDI s.v. Non riesce a dare un scossa negli ultimi minuti.
Un gran gol aiutandosi col fisico, poi duella aspramente con Serpieri e si ritaglia un altro paio di conclusioni pericolose.
All.SEMPLICI 5,5 Squadra ben messa in campo ma incapace di reagire all’onda laziale nel secondo tempo; non tutto è perduto però.
Il tabellino
Marcatori: 11’Gondo (F), 50’Minala (L), 58’rig.Elez (L), 61’Minala (L)
Lazio Primavera (4-3-3): Strakosha; Silvagni, Ilari, Serpieri, Filippini; Minala, Elez, Murgia (71’Pace); Lombardi (85’Steri), Palombi (65’Fiore), Crecco (De Angelis, Mattia, Costalunga, Perocchi, Seck, Dovidio, Sterpone, Manoni, Milani). All.Simone Inzaghi.
Fiorentina Primavera (4-3-1-2): Bertolacci; Venuti, Madrigali (54’Mancini), Empereur, Zanon (28’Posarelli); Capezzi, Petriccione, Gulin; Bangu; Fazzi (84’Berardi), Gondo (Bardini, Bandinelli, Constanzo, Dabro, De Poli, Di Curzio, Gigli, Papini, Peralta). All.Leonardo Semplici.
Arbitro: Serra
Ammoniti: Fazzi (F), Silvagni (L), Murgia (L), Madrigali (F), Serpieri (L), Minala (L) per gioco scorretto
Espulso: 57’Empereur (F) per gioco scorretto
(Carlo Necchi)