Lazio corsara al Sant’Elia, il Cagliari si arrende ai colpi di Lulic e Keita (uno per tempo) sprecando in mezzo un calcio di rigore con Pinilla. In classifica i biancocelesti si portano a 41 punti avvicinando la Fiorentina (45, che però deve giocare nel posticipo col Chievo) e restano in corsa per la il quarto posto dell’Inter, distante 6 lunghezze; il Cagliari invece rimane a quota 29 ma conserva un margine di 6 punti sul terzultimo posto del Bologna, sconfitto a Livorno. Nella prossima giornata (la numero 29) la Lazio tornerà all’Olimpico per giocare contro il Milan, nel posticipo di domenica 23 marzo (ore 20:45); per il Cagliari invece impegno esterno sul campo del Bologna, lo stesso giorno ma alle ore 15:00.
Nel primo tempo il match si è giocato soprattutto a centrocampo, con azioni più fisiche e spigolose che tecniche. La Lazio ha trovato un lampo portandosi in vantaggio e nel prosieguo ha gestito la partita senza accelerare, mentre il Cagliari non è mai riuscito ad alzare veramente il ritmo; è stato un confronto non molto divertente, scandito da qualche episodio più caldo.
La squadra sarda ha prodotto troppo poco, in termini di gioco e quindi di occasioni per segnare: al fischio finale si contano 6 conclusioni di cui solo 3 realmente pericolose. Nonostante un possesso palla bilanciato tra le due parti (47-53% per la Lazio) il Cagliari non è riuscito a costruire azioni con la necessaria continuità, nè si è aiutato cestinando l’opportunità dal dischetto nel secondo tempo. In attacco solo Ibarbo ha mostrato segni di vita: a Bologna servirà tutta un’altra prestazione anche senza Daniele Conti, espulso per somma di ammonizioni.
Reja ha confermato il modulo 4-3-3 con Lulic nel tridente d’attacco e Gonzalez assieme ai ragionieri di centrocampo, Ledesma e Biglia. Scelte vincenti come testimonia il primo gol, costruito proprio sull’asse Gonzalez-Lulic. Dopo il primo gol la Lazio ha potuto gestire con relativa tranquillità approfittando del grigiore avversario; poi ha concretizzato una delle grandi regole non scritte del calcio: gol sbagliato (rigore Pinilla) gol subìto o sùbito che dir si voglia (raddoppio di Keita). Riscattato il ko atalantino dell’ultimo turno, la squadra è ora attesa da un filotto di avversarie che ne misureranno le reali possibilità europee: Milan in casa (23 marzo), Genoa fuori (26), Parma all’Olimpico (30).
Nel primo tempo Konko salta Conti al limite destro dell’area laziale: fallo fuori area, non c’è rigore ma l’irregolarità sì, l’arbitro però lascia correre. Nella ripresa appare un pò severa la seconda ammonizione allo stesso Conti, netto invece il calcio di rigore per la Lazio (Biglia tira un calcio a Vecino)
Cagliari
Senza responsabilità oggettive
Gioca con grinta ma è più volte in ritardo, come ad esempio nel flash dello 0-1.
Come Dessena si perde Lulic nell’azione del primo gol, su Klose se la cava anche perché il tedesco arretra spesso.
Diciottenne al quarto gettone in campionato: non si fa intimorire da Klose.
Spostato a sinistra soffre sia Keita che Lulic, e non riesce ad attaccare.
Grigio rispetto alle ultime partite, il contesto più agonistico non lo favorisce dal 75’SAU s.v. Dentro nel finale, non riesce a dare una scossa ma non era facile.
Resta un pò troppo falloso: espulso un’altra volta. Più operaio che geometra ma la squadra ha bisogno del suo cervello.
Si muove con volontà, cerca di inserirsi in avanti e guadagna il rigore.
Un bel tiro in avvio poi cala man mano, fino alla sostituzione nell’intervallo dal 46’IBRAIMI 5,5 Come Cossu o quasi: una sventola da fuori è il suo miglior highlight.
Non riesce a rendersi pericoloso, tiri zero anche se la squadra non lo aiuta dal 57’PINILLA 5 Giornataccia, secondo rigore sbagliato.
Palla al piede sembra un supereroe, da solo però non può risolvere tutto.
All.LOPEZ 5 Poche risposte dai suoi ragazzi, la squadra è apparsa stanca e con poche idee.
Lazio
Vola a respingere le frecciate di Cossu e Ibraimi.
Presidia bene e si concede un paio di affondi, lascia qualche spazio ad Ibarbo.
Contro Ibarbo è vita grama: barcolla ma non molla.
Solido, mai in affanno tra Nene e Pinilla.
Non si espone troppo sulla fascia ma nemmeno rischia particolarmente. Ammonito per proteste.
Un grande assist per Keita e un’ottima occasione sprecata di testa, sempre nel primo tempo dall’81’ONAZI 6 Dieci minuti di fraseggi tranquilli.
Di spada e fioretto, alterna giocate fisiche a quelle più razionali che sono il suo pane.
Si muove e propone in giro per il campo, regala però un rigore con un fallo evitabile.
Gol di velocità e potenza con cui indirizza la partita, svaria da una fascia all’atra restando insidioso dall’89’F.ANDERSON s.v.
Sponda di testa che avvia il primo gol, si muove quasi più all’indietro dal 91’MAURI s.v.
Quarto gol in campionato, è una minaccia continua nonché la nota tecnica più lunga del match.
All.REJA 6,5 Successo cinico, in discussione solo durante il rigore di Pinilla.
Il tabellino
Marcatori: 19’Lulic (L), 69’Keita (L)
Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Dessena, Rossettini, Del Fabro, F.Pisano; Ekdal (75’Sau), Conti, Vecino; Cossu (46’Ibraimi); Nene (57’Pinilla), Ibarbo (Silvestri, Perico, Murru, Eriksson). All.Lopez.
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Biava, Novaretti, Radu; A.Gonzalez (81’Onazi), Ledesma, Biglia; Lulic (89’F.Anderson), Klose (91’Mauri), Keita (Berisha, Strakosha, Ciani, Cavanda, Pereirinha, Minala, Mauri, Kakuta, Lombardi). All.Reja.
Arbitro: Irrati (sezione di Pistoia)
Ammoniti: 25’Conti (C), 60’Rossettini (C), 67’A.Gonzalez (L), 80’F.Pisano (C), 92’Pinilla (C) per gioco scorretto, 68’Radu (L) per proteste
Espulso: 77’Conti (C) per somma di ammonizioni
(Carlo Necchi)