Nell’anticipo della 25^giornata del campionato di Serie A la Lazio ha battuto l’Hellas Verona per 5-2. Gol nell’ordine di Matri, Mauri, Felipe Anderson, Greco direttamente su calcio di punizione, Toni, Keita e Candreva su calcio di rigore.
Fino al 70′ non è stata una partita entusiasmante, con la Lazio padrona del campo e avanti di tre gol. Poi il Verona è riuscita a riaprirla e da quel momento sono saltati tutti gli schemi, con la Lazio che ha poi recuperato la bussola andando a segno altre due volte nel finale.
Vittoria convincente per la formazione di Pioli che dopo tre gare senza gol oggi ne segna ben cinque in 90 minuti. Anche se il black-out di metà secondo tempo rischia di costare molto caro.
Ammirabile la fiammata con la quale gli scaligeri nel secondo tempo hanno cercato di riaprire la partita, ma è davvero troppo poco per una squadra che deve salvarsi.
Gara correttissima con una sola ammonizione, quella di Mauricio (abbonato al cartellino giallo). Pesante l’errore sul 3-0, quando non viene segnalato un fuorigioco di Matri autore dell’assist per Felipe Anderson.
Il primo tempo di Lazio-Verona si è chiuso sul punteggio di 1 a 0 per la formazione biancoceleste. A inizio gara i padroni di casa hanno provato sin da subito a condurre le danze, il primo a provarci è stato Felipe Anderson (7) che all’8′ trova lo spazio per il tiro ma non inquadra la porta. Poco dopo Mauri (5,5) prova a innescare Matri (6,5) che si addormenta sul pallone e si fa anticipare da Gollini (6).
Il Verona attua un catenaccio quasi oppressivo nei confronti degli avversari per poi colpire in contropiede: in questa maniera l’undici di Del Neri va vicino al gol prima con Pazzini (6) che sulla sua strada trova l’intervento di Marchetti (6,5) che ci mette la mano, poi è Toni (6) a provarci di testa, ma nemmeno lui trova la porta. Prima dell’intervallo la Lazio chiude in avanti con la conclusione di Cataldi (6,5) respinta da Gollini, poi proprio al 45′ Cataldi serve l’assist per Matri che non colpisce benissimo il pallone ma abbastanza per scavalcare Gollini e firmare la rete dell’1-0.
In questa prima frazione di gioco la Lazio ritrova – seppur con molta fatica – il gol dopo un digiuno che durava da oltre tre gare. Ma il reparto offensivo della squadra di Pioli sembra ancora in affanno. Voto d’incoraggiamento per il brasiliano che finora ha fatto intravedere qualche spunto davvero interessante, sperando non si riveli un altro fuoco di paglia. Nonostante la buona visione di gioco, il numero 6 biancoceleste non ha ancora lo smalto dei tempi migliori.
Al cospetto della Lazio, la formazione di Del Neri attua il catenaccio nel tentativo poi di lasciare il segno in contropiede, quasi riuscendoci in due occasioni. Sicuramente il più ispirato tra gli scaligeri, tanti i palloni giocati da lui. Mai nel vivo del gioco, sembra quasi pascolare in mezzo al campo. (Stefano Belli)
Lazio
Abile a metterci la mano sul colpo di testa in tuffo di Pazzini nel primo tempo. Incolpevole sui due gol presi oggi.
Bene nel primo tempo, in calo nella ripresa quando si perde la marcatura di Toni sull’azione del 3-2.
Regala il gol del 3-1 al Verona perdendo palla e commettendo poi fallo su Pazzini che originerà la punizione che Greco batterà con successo.
È lui che tiene a bada Toni, non riuscendoci sull’azione del 3-2 quando Toni, assieme a Gilbero, si invola verso la porta.
Ci prova dalla distanza, e nel finale è bravo a guadagnarsi il rigore che mette il sigillo sui tre punti della Lazio.
Non bene all’inizio quando perde goffamente qualche pallone, poi si riscatta con due assist e un paio di palle gol, solamente gli interventi di Gollini e Pisano gli negano la gioia di entrare nell’elenco dei marcatori.
Rientrava dall’ennesimo infortunio e la freschezza atletica non è proprio il massimo, ma la sua classe si sente eccome quand’è in campo.
Anche stasera si rivela un’autentica garanzia nei duelli aerei, deve imparare a essere più cinico e concreto sotto porta.
Finalmente stasera è arrivato qualche segnale di ripresa da parte sua, e nella ripresa ritrova anche il gol che sembrava chiudere le danze. ( Entra nel finale ma fa in tempo a trasformare il rigore del 5-2, mantenendo il sangue freddo davanti a Gollini).
È lui a sbloccare il match anche se un po’ più di freddezza davanti alla porta non gli farebbe certo male. ( Voto d’incoraggiamento per il centravanti tedesco che anche oggi va vicinissimo al gol, ma deve ancora rinviare l’appuntamento con la prima rete in campionato).
Finalmente torna al gol dopo un digiuno che durava da quasi un anno. Difetta in velocità e scatto secco ma a parte questo dimostra una visione di gioco che nella Lazio nessuno ha. ( Determinante il suo gol in un momento in cui i biancocelesti stavano soffrendo moltissimo per la rimonta veemente degli scaligeri)
Oggi, contro un avversario non proprio irresistibile, seppur caparbio, la Lazio ha dimostrato di avere tutte le qualità per far bene da qui a fine campionato, azzeccati i cambi con Klose, Keita e Candreva che hanno avuto un buon impatto sul match.
Hellas Verona
Tre buoni interventi su Matri, Lulic e Cataldi, finché non naufraga anche lui insieme alla squadra.
Decisivo nel deviare il tiro di Cataldi che sarebbe sicuramente entrato in porta, ma anche lui ha le sue colpe sui 5 gol presi dal Verona.
Qualche copertura in fase difensiva non basta per ottenere la sufficienza in una gara in cui il reparto difensivo ha concesso 5 gol agli avversari.
Ha fatto valere il suo fisico possente attraverso alcuni anticipi di testa, ma gioco aereo a parte la sua prestazione non è stata all’altezza dei suoi standard.
Fatale la disattenzione sul 2-0 di Mauri, quando si perde la marcatura di Cataldi. Del Neri decide di sostituirlo per evitare che faccia altri danni. ( Sembra entrare abbastanza bene nel match, per poi sparire dal campo col passare dei minuti)
Viene da un ottimo momento e anche oggi ha dimostrato di essere uno dei più in forma del Verona, suo l’assist per Toni per il momentaneo 3-2. Anche nel primo tempo ha provato a giocare più palloni possibili.
Prestazione anonima finché non trova il gol del 3-1 con una perla su punizione, piazzando il pallone proprio sotto l’incrocio dei pali.
Anche lui stasera è apparso meno pimpante del solito, a parte qualche timido non ha combinato granché in mezzo al campo.
È bravo a contenere Felipe Anderson e a non renderlo un pericolo pubblico per il Verona, ma in fase offensiva non lo si è praticamente visto. ( Assiste Toni nell’azione del 3-2, in caso ci avrebbe pensato lui ad accompagnare il pallone in porta, ma non ce n’è stato bisogno)
Cerca spesso Toni, è il primo del Verona a provarci ma trova sulla sua strada Marchetti, e a differenza del suo compagno di reparto rimane a bocca asciutta. ( Una ventina di minuti scarsi e nessuna azione in cui è protagonista)
In altri tempi, un suo gol avrebbe garantito un risultato positivo alla squadra in cui gioca, ma oggi il Verona ha davvero troppi problemi per poter gioire delle sue perle.
L’atteggiamento troppo passivo della squadra in campo ha contribuito alla pesante sconfitta di stasera, solamente il blackout della Lazio nel secondo tempo ha dato al Verona l’illusione di poter tornare in partita.
(Stefano Belli)