Un viaggio in moto per tornare a sperare: è quello che ha compiuto con Le Iene la giovane Camilla, affetta da un disturbo borderline della personalità. Un viaggio di 15 giorni in Slovenia che Matteo Viviani ha deciso di organizzare per aiutare la 20enne. Camilla è sopravvissuta, infatti, ad un nuovo tentato suicidio che ha avuto delle conseguenze pesanti per lei. Salvatasi miracolosamente, ha dovuto cominciare un lungo percorso caratterizzato anche da brutte ricadute psicologiche. Il suo incubo è cominciato all’età di 12 anni: da allora combatte con un nemico molto forte, se stessa. In questi casi quando si vuole sconfiggere un avversario che è dentro di sé si rischia di distruggere se stessi. I genitori hanno fatto di tutto per proteggerla, ma la tentazione di morire per Camilla è forte.
Lo dimostra il 6 gennaio 2020 quando apre la finestra del bagno, al sesto piano di casa, toglie accuratamente la zanzariera e si lancia da 25 metri. La madre l’aspettava in sala per disfare insieme l’albero di Natale. Era la terza volta che ci provava. Incredibilmente se la cava solo con qualche frattura, ma quella al femore la costringe ad una lunga riabilitazione. Per i genitori ovviamente quel che conta è che sia viva. Ma evidentemente questo non può bastare, quindi si affidano a Le Iene.
“C’ERA LA VOLONTÀ ESTREMA DI MORIRE”
«Non è un tentato suicidio, lì c’era una volontà estrema, è la risposta a un livello di sofferenza talmente elevato da non vedere altra via d’uscita. Sono stati sette anni di angoscia, schiacciata da un’ansia di giudizio diventato intollerabile», ha dichiarato la sua psicoterapeuta. «Il momento in cui mi sono buttata giù me lo ricordo. Mi sono buttata giù di schiena, da seduta», ha raccontato Camilla a Le Iene. Una scelta consapevole la sua. La prima volta, invece, assunse una grande quantità di farmaci, ma il tempestivo intervento della madre e del pronto soccorso le salvarono la vita. La seconda volta, invece, era ospite di una clinica: provò a strozzarsi dopo aver mandato un messaggio alla madre (“Mamma, mi sto addormentando”). Anche in questo caso arrivarono i medici a salvarla, allertati dalla famiglia.
Il terzo tentativo è quello in cui si è più avvicinata alla morte. La scena cui si trova di fronte la madre è orribile. «Quando sono scesa ho visto che era ancora viva, parlava, si lamentava. Aveva una gamba dritta, un’altra completamente storta», ha raccontato la madre che ha provato di tutto. Questo viaggio con Le Iene è l’ennesimo. «Abbiamo provato tutto, ma nessuno si è voluto prendere un carico così importante, me la rimandano a casa, e poi? C’è solo mototerapia, altrimenti non abbiamo altro, solo le 15 pillole al giorno che deve prendere». Quella di Camilla sembra la storia di una 20enne e del suo diritto a salvarsi.