Se le politiche di Trump non dovessero funzionare Musk potrebbe rappresentare un pericolo politico importante per il Presidente

Dopo 24 ore dal litigio tra Donald Trump ed Elon Musk, il profilo di X del fondatore di Tesla si apre ancora con questo sondaggio: “È tempo di creare un nuovo partito in America che rappresenti l’80% che sta nel mezzo?” La relazione tra il Presidente americano e il proprietario di X intanto appare compromessa nonostante qualche timido tentativo di stemperare.



È difficile che si recuperi dopo le critiche di Musk al piano fiscale di Trump, le illazioni sul coinvolgimento di Trump nelle vicende di Epstein e le rivendicazioni sul contributo all’elezione del Presidente. Anche Trump non si è risparmiato: Musk sarebbe arrabbiato per il taglio agli incentivi alle auto elettriche e per non aver ricevuto abbastanza sussidi per le proprie imprese.



L’angolo con cui inquadrare la vicenda è il sondaggio di Musk che indica una prospettiva politica che oggi sembrerebbe impossibile. Trump, infatti, ha stravinto le elezioni presidenziali appena sei mesi fa e oggi il mondo democratico è ai minimi termini dopo le tante ombre della presidenza Biden. Gli americani non hanno perdonato al Presidente democratico due anni di inflazione ai massimi degli ultimi quarant’anni e hanno dato fiducia a un programma, quello di Trump, che prometteva il recupero del potere d’acquisto.

I deficit fuori scala dell’Amministrazione Biden, anche con il Pil in crescita, sono diventati la causa dell’impoverimento delle famiglie americane in una narrazione che non è priva di fondamenti. A sei mesi dalle elezioni il quadro economico è però carico di sfide.



I dazi non possono fare bene ai prezzi e creano uno scenario complicato per le decisioni di investimento delle imprese. I mercati si sono accorti che le finanze americane sono critiche e non sembrano più disposti a fare sconti. La questione non è nuova ed è peggiorata, anche per colpa del Covid, proprio durante l’Amministrazione Biden che non ha saputo trovare una strada di risanamento dopo la fine dei lockdown e che ha sovrastimolato l’economia con un’espansione fiscale senza precedenti. Oggi nessuno sembra più disposto a fare sconti e la questione emerge con episodi di volatilità sui mercati finanziari preoccupanti.

In politica estera Trump si trova a gestire una crisi in Medio Oriente con la possibilità di una guerra in Iran, la continuazione di una guerra in Ucraina che diventa ogni giorno più pericolosa e da ultimo un rapporto complicato con la Cina. È ormai chiaro che qualsiasi tentativo americano di far deragliare l’industria cinese torna indietro sotto forma di divieti all’esportazione, rialzi dei prezzi e potenzialmente crisi sulle catene di fornitura.

L’ultimo piano fiscale di Trump, criticato da Musk per il deficit troppo alto, diventa un’occasione politica per spiegare agli americani, per esempio, perché i prezzi salgono oppure perché la borsa scende. La fase attuale è critica e i rischi che la politica di Trump deragli sono tanti. Dentro il partito repubblicano c’è una corrente che non è contenta dell’ultima “finanziaria” e che vorrebbe più tagli che sono comunque difficili da calibrare in questa fase economica.

Insomma, alla prima prova Trump avrebbe “tradito” e si sarebbe fatto ingoiare dalla palude che diceva di voler prosciugare continuando a far crescere debito e deficit. Questa è una narrazione che diventa pericolosa, politicamente, se si apre la possibilità di un’alternativa politica e l’economia non tiene; Musk avrebbe i galloni, la visibilità e le munizioni per poterla cavalcare presentandosi come incorruttibile.

Se le politiche di Trump hanno successo, i prezzi non salgono troppo, inizia un processo di reindustrializzazione e le tante partite all’estero non complicano l’economia interna, allora l’esperienza politica di Musk rimarrà una meteora. In caso contrario si apre un’opportunità enorme soprattutto se Trump dovesse “tradire” le promesse sul deficit, sull’America first e la fine delle avventure all’estero che sono una priorità per il nocciolo che ha riportato il Presidente alla Casa Bianca.

La minaccia è credibile e pericolosa e può eventualmente diventare un’arma negoziale nelle tante partite economiche che sta giocando Musk a partire dalle sfide sul digitale e sull’intelligenza artificiale, con un possibile interesse per TikTok se dovesse passare di mano, per poi passare a quelle più classiche, Tesla e i razzi di SpaceX.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI