Carolina Crescentini, sulle colonne del quotidiano “Il Messaggero”, si è raccontata a tutto tondo, a cominciare dalle esperienze professionali “difficili” in cui si è imbattuta. Talvolta, in ambiti lavorativi, le è capitato di incontrare “tante c*gne. E anche tanti cani, ovviamente. La cosa più sorprendente è che sul set, dall’inizio alla fine della lavorazione, sono queste persone a rompere più le palle. Chissà quale meccanismo scatta nelle loro teste, ma più sono incapaci e più si lamentano e creano problemi. Quelli bravi veramente lavorano e basta”. C’è stata un’attrice in particolare che ha fatto saltare tutti i tempi di produzione di una pellicola che vedeva nel cast anche Carolina Crescentini: “Non posso nominarla… La troupe la detestava, perché per colpa sua ogni giorno si finiva tardissimo. Non la volevano più vedere e sono stata costretta a mediare, altrimenti non se ne usciva”.
Da ragazzina, la donna non pensava a una carriera da attrice, semmai alla scrittura di testi e copioni. Un ruolo più dietro le quinte, insomma, anche per via di un suo “difetto”: “Non pronunciavo bene certe lettere, come la ‘s’ e la ‘c’, cosa che, unita alla mia timidezza, non mi faceva mai sentire all’altezza delle situazioni. Mi salvò un logopedista, però mi è rimasta la voglia di essere sempre preparata”. Fondamentale per il suo percorso è stato Gabriele Muccino, con il quale ha lavorato nel 2018 in “A casa tutti bene”: “È bravissimo a dirigere. Sa tirare fuori il meglio da ogni attore. Ci caricava come pazzi. Per me è stato una rivelazione. Ha talento, ha carattere, ha avuto successo in Italia e in America. E non frequenta certi salotti”.
CAROLINA CRESCENTINI: “ONLINE CERCO SPESSO NOTIZIE SU DI ME”
Nel prosieguo della chiacchierata con i colleghi de “Il Messaggero”, Carolina Crescentini ha commentato così il suo doppio matrimonio del 2019 con il cantante Motta: “Lui me l’aveva chiesto spesso, ma non credevo che parlasse seriamente, finché non si è inginocchiato ed è stato impeccabile. Ci siamo sposati subito, a New York, in 24 ore. Un atto romantico di due pazzi, vestiti con i pantaloni di pelle, senza nessuno intorno e un officiante che sembrava uno delle Poste. La seconda cerimonia in Toscana è stata solo simbolica, ma molto sentita. Una vera festona che ha unito noi e le nostre due comunità di parenti e amici”.
A differenza del marito, Carolina Crescentini non canterà mai sotto la doccia e diventa pericolosa “di fronte a un’ingiustizia: lì mi si chiude il cervello”. La cosa più stupida che fa online? “A volte cerco un po’ di cose su di me, ma non sono così egocentrica da perderci tanto tempo. Non sono fissata. Ultimamente ho trovato dei meme di Corinna favolosi”.