Casa occupata a Roma: sgombero fallito/ Abusiva è amica di Nadia (Ennio Di Lalla)

- Alessandro Nidi

A "Storie Italiane" si è parlato dello sgombero fallito venerdì: l'abusiva che ha occupato una casa a Roma è amica di colei che si insediò nell'abitazione di Ennio Di Lalla

abusiva quartiere don bosco roma 640x300 (Storie Italiane, 2021)

A “Storie Italiane”, nel corso della puntata andata in onda su Rai Uno oggi, lunedì 22 novembre 2021, si è tornati a parlare del caso legato all’occupazione abusiva di una casa a Roma, nel quartiere Don Bosco. A occuparla è l’amica di Nadia (la donna che si insediò nell’abitazione di Ennio Di Lalla approfittando della sua assenza dall’immobile, ndr), che nei giorni scorsi l’inviato Maurizio Licordari aveva provato, con successo, a intervistare e che, in occasione dello sgombero dell’appartamento di Di Lalla, aveva dichiarato ai giornalisti: “Lo faremo ancora”.

Detto fatto: la signora si è impossessata di un altro locale posto al piano terra di una palazzina della Capitale e, per ora, nonostante il tentativo di sgombero, lo scenario non è mutato. Venerdì scorso, dunque tre giorni fa, una task force ha provato a liberare la casa occupata abusivamente da questa donna in zona Don Bosco: “Il punto è che non si è riusciti a fare niente – ha precisato Licordari –. L’appartamento è ancora occupato, ma la rabbia dei condomini è maggiore perché sono state messe in atto tutte le azioni possibili. Sono venuti i carabinieri, i vigili del fuoco che hanno portato via due bombole, i tecnici, che hanno staccato luce e gas. C’era anche l’ente proprietario, che ha verificato la situazione. Ciononostante, le persone sarebbero ancora dentro casa”.

ABUSIVA, AMICA DI NADIA, HA OCCUPATO UN’ALTRA CASA A ROMA

Nel prosieguo di “Storie Italiane”, è stata riproposta l’intervista già mandata in onda nei giorni antecedenti alla donna rom che ha occupato abusivamente la casa a Roma, nel quartiere Don Bosco. Pur riconoscendo di avere agito nell’illegalità, la diretta interessata ha detto che di casi come il suo nella Capitale e in Italia ce ne sono tantissimi.

“Non si dovrebbe fare, ma dove vado con una ragazzina che è cresciuta senza un padre – ha asserito la signora –? Devo fare la prepotente con le forze dell’ordine? No, se me lo diranno uscirò dalla casa. Io sono pronta a chiedere scusa davanti ai giudici a tutti gli italiani”.







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