A Storie Italiane la storia di Fabio Mancini, ex top model che ha deciso di fermarsi, e di schiacciare il tasto pausa. “Sto molto bene, sono a Roma da un paio di giorni per presentare il mio progetto, sto vivendo una transizione”, le prime parole del modello 37enne, ospite negli studi del programma di Rai Uno, che dopo aver scoperto il buddismo ha deciso di cambiare letteralmente vita. “Ero arrivato ad un punto in cui la gente mi riconosceva ovunque e non ero più felice, ho dovuto capire dentro di me quali fossero le ragioni della mia insoddisfazione e insofferenza, l’ho fatto cercando me stesso. Mia madre è di origine indiana, mio papà della Puglia, due culture in completo contrasto e una unione speciale. Arrivo da 20 anni meravigliosi in cui ho cercato di domandarmi quale fosse la via più giusta, da una parte il cattolicesimo, la mentalità con cui sono cresciuta, e dall’altra il buddismo con questa fiamma dentro che mi diceva di andare a cercare le mie origini”.
Fabio Mancini non ha parlato per anni con i genitori: “Erano anni molto difficili, sono arrivato al successo a 18/19 anni, avevo appena iniziato a fare questo lavoro, sono arrivato al punto di non capire perchè mia madre lasciò mio padre in quel contesto. Ero nato con l’ideologia dell’amore eterna frantumato in un secondo”. Fabio Mancini continua a fare il modello “Ma non con la frequenza di prima, prima vivevo per quello, poi quando ho capito che la felicità era stare con il nonno, ma anche i mie due nipotini da parte di mio fratello, la riscoperta di papà e mamma dopo che ho scelto di non parlare più con loro per questa scelta che ho vissuto sul personale, chiedendomi come mai una madre potesse fare questa scelta, da figlio”.
FABIO MANCINI E IL RAPPORTO CON IL NONNO PATERNO
Fabio Mancini è legatissimo al nonno: “Si trova in Puglia, ha 87 anni, grande amante delle donne anche lui, è super sveglio, è una persona veramente incredibile, una forza incredibile in un contesto sociale dove spesso le figure le abbandoniamo un po’, anche i nonni vengono spesso abbandonati. Io ho deciso dopo quasi 30 anni dove ho vissuto al nord di spostarmi al sud, di stargli vicino perchè è in un momento che non sta molto bene ed ho deciso di dedicare la mia vita di stargli a fianco in questo ultimo periodo della sua vita. C’è un punto che mi ha fatto molto riflettere: stavo partendo per una sfilata e prima di andare via gli ho detto che me ne dovevo andare e lui mi si è avvicinato e mi ha detto di non lasciarlo. Le vie erano due, o diventare più famoso ancora ma con il rimorso del nonno, dall’altra parte potevo diventare meno famoso ma in pace con me stesso”.
“Ora sono più libero con me stesso, la mia carriera l’ho fatta, ma se non hai famiglia, valori, tradizione non vai da nessuna parte e questo è il mio punto cardine nel mio progetto scolastico. Mi sento un po’ una barchetta in mezzo ad un oceano pieno di squali”. E ancora: “Per me è una sfida continua, sai benissimo cosa vuol dire essere un messaggio pubblico. C’è questa bellezza fatta di filtri e di chirurgia estetica, io dico sempre ai ragazzi che ho avuto la fortuna di essere nato così. Noi abbiamo la responsabilità di essere esempi buoni nella società attuale e nella società attuale è difficile trovare esempi positivi”.
FABIO MANCINI, IL SUO PROGETTO NELLE SCUOLE
Fabio Mancini porta nelle scuole un progetto molto importante per aiutare i giovani, insegnando loro dei valori positivi. “Il contesto della scuola è molto complicato, spesso c’è un po’ di scetticismo dei ragazzi, si chiedono cosa vada a fare un modello in quel contesto, per me è un buttare giù un muro di pregiudizio”.
Fabio Mancini, per quei pochi che non lo conoscessero, nacque nel 1987 in Germania ed è considerato uno dei modelli di maggior successo di sempre, avendo sfilato per Giorgio Armani e avendo posato per le sue campagne pubblicitarie. Nel 2018 venne considerato il modello più influente dell’epoca, oltre a vari altri riconoscimenti da parte di Models.com e Vogue. Una vera e propria star delle passerelle ma che ha deciso di ridurre il suo impegno lavorativo per cercare di fare del bene, portando la sua esperienza di vita nelle classi e nelle scuole di tutta Italia, un progetto decisamente lodevole ancora di più perchè fatto da una persona che vanta circa 500mila follower fra Instagram e Facebook, quindi estremamente seguito: una storia davvero lodevole.