Si riapre il caso plusvalenze Napoli grazie alla pubblicazione delle intercettazioni sull'affare Osimhen
Caso Plusvalenze Napoli, la ricostruzione della trattativa Osimhen
La scorsa settimana è andata in scena la prima udienza preliminare sul caso plusvalenze Napoli, aperto in seguito a quello che ormai diverse stagioni fa ha portato la Juventus ha subire una penalizzazione e alle dimissioni di tutta la dirigenza, dando così inizio ad un periodo di difficoltà sportiva e dirigenziale per la Vecchia Signora. La procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio per Aurelio De Laurentiis per l’accusa di falso in bilancio mentre la FIGC ha già archiviato il caso non considerando fraudolento l’operato del presidente e di tutta la società partenopea negli ultimi anni.
Dopo la decisione della Procura, Repubblica ha deciso di provare a ricostruire le due trattative sotto esame, dando una particolare attenzione ad una, quella che ha visto il passaggio di Victor Osimhen al Napoli per 70 milioni e i cartellini di Karnezis, e tre giovani della Primavera, Palmieri, Manzi e Liguori. Tra le intercettazioni è fondamentale una mail che vede il presidente del Lille proporre un’offerta composta da 50 milioni, la cifra massima che De Laurentiis si era fissato, e l’inserimento del cartellino di Fernando Llorente, valutato 15 milioni, e qualche bonus così da soddisfare i bilanci di entrambe le squadre.
Caso Plusvalenze Napoli, cosa rischia il club e il suo presidente
Può quindi essere dimostrata anche per il caso plusvalenze Napoli la natura artificiosa dell’operazione e la premeditazione di operazioni di mercato con lo scopo di “pagare un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club ma con un valore nominale necessario per chiudere” come lo stesso presidente francese dichiara. Con il tempo poi la trattativa si evolve ma la base rimane la stessa, il pagamento di una cifra importante per gli azzurri, i famosi 70 milioni, e l’acquisto da parte dei francesi di alcuni giocatori con un valore complessivo di 20 milioni per rendere l’effettivo prezzo d’acquisto di soli 50 milioni.
Nonostante il caso continui ad essere analizzato dalla Procura la società Napoli non rischia nessun tipo di penalizzazione sui punti in classifica o in qualsiasi altro ambito sportivo in quanto la Federcalcio e in particolare il procuratore federale Giuseppe Chiné hanno sempre assolto la squadra ritenendo le prove non sufficienti. A rischiare maggiormente è invece il presidente Aurelio De Laurentiis che dovrà ancora affrontare un processo a livello penale che potrebbe anche portare alla richiesta di sue dimissioni o comunque di allontanamento dal mondo del calcio.