Regole Covid per la Santa Messa: Cei, “non è obbligatorio avere il Green Pass, resta valido il protocollo firmato nel 2020 con il Governo italiano”
Anche per il nuovo anno 2022, fino almeno al termine dello Stato di emergenza, in Italia non servirà alcun Green Pass o Super Green Pass per andare a messa e ad altre celebrazioni religiose. A ribadirlo è la Conferenza Episcopale Italiana, per la seconda volta nel giro di pochi mesi: dopo che lo scorso 24 settembre era stato il Presidente della Cei Card. Gualtiero Bassetti a ribadire l’uniformità delle regole Covid applicate dalla Chiesa Italiana in accordo col Governo, anche ora – dopo gli ultimi due Decreti Covid – è una nota dei vescovi a confermare le regole in toto.
«La certificazione verde non è richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote»: parlava così il cardinal Bassetti (risultato positivo al Covid-19 appena dopo Natale, asintomatico). Nonostante però gli aumenti di contati dovuti alla variante Omicron e nonostante le nuove regole più stringenti applicate dal Governo (dove i non vaccinati restano di fatto escluso al 100% dalla vita sociale), la Chiesa non varia il protocollo.
COSA DICE IL PROTOCOLLO GOVERNO-CEI DEL 2020
«Vige ancora il protocollo d’intesa fra Cei ed esecutivo siglato nel maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico», fanno sapere i vescovi italiani. Era il 7 maggio 2020 quando l’allora Governo Conte-2 siglò il protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana e con le altre realtà religiose del Paese. Intesa rinnovata poi nel luglio 2021 dal Governo Draghi dopo l’inserimento del Green Pass nelle regole quotidiane legate all’emergenza Covid-19: non serve alcun certificato anti-Covid e nemmeno un tampone negativo per recarsi nelle chiese di tutta Italia per le celebrazioni religiose. È fatto invece obbligo di indossare la mascherina, mantenere una distanza interpersonale di 2 metri per coloro che cantano e 1,5 m per tutti gli altri fedeli. Si chiede di regolare gli accessi e il rispetto della normativa tramite volontari e si ricorda ai fedeli che non è consentito entrare in chiesa qualora si abbiano sintomi influenzali o temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5 C, o qualora si sia stati a contatto con malati di Covid-19. La Cei sottolinea poi ulteriori raccomandazioni: ridurre al minimo la presenza di celebranti e ministranti; evitare la presenza del coro; evitare scambio della pace; Comunione viene consegnata al banco; sacerdote ed eventuali ministri straordinari dovranno indossare mascherina e guanti e aver igienizzato le mani; l’ostia dovrà essere offerta soltanto sulle mani dei fedeli.
