Chiara Petrolini dovrà andare a processo: la 21enne di Parma è accusata di duplice omicidio aggravato, avrebbe ucciso i suoi figli
Chiara Petrolini, la 21enne di Parma agli arresti domiciliari dalla scorsa estate in quanto accusata di aver partorito in casa due bimbi e di averli seppelliti in giardino, andrà a processo. Come si legge sul sito dell’agenzia Ansa, attraverso il proprio sito web, il processo comincerà di preciso il prossimo 30 giugno 2025, quindi fra poco più di un mese, così come deciso da Gabriella Orsi, il giudice per l’udienza preliminare, comunicando appunto il rinvio a giudizio della 21enne di Traversetolo.
I reati contestati sono quelli ovviamente presentati dalla procura, ovvero, duplice omicidio aggravato dalla premeditazione, ma anche dalla discendenza, oltre che la soppressione di cadaveri. L’Ansa parla di esito prevedibile senza alcuna sorpresa, ma fa specie pensare che Chiara Petrolini potrebbe essere condannata per dei reati gravissimi, per cui si rischia fino all’ergastolo, nonostante sia ai domiciliari.
CHIARA PETROLINI A PROCESSO, ACCOLTA RICHIESTA PROCURA
Fino ad ora, infatti, il tribunale del Riesame ha sempre rigettato la richiesta della procura di incarcerare la stessa ragazza, ritenendo che i reati non siano ripetibili. Nel processo prenderanno parte anche Samuel Granelli, ex fidanzato di Chiara nonché il padre dei due neonati, quindi i genitori di lui, mentre La Caramella Buona, un’associazione che difende i diritti dei neonati, è stata esclusa.
Nella giornata di ieri si è tenuta l’ultima giornata di udienza preliminare che è durata circa quattro ore e in cui era presente la stessa imputata, “scortata” da un’auto della polizia e assieme a Nicola Tria, il suo avvocato. Presente anche l’ex fidanzato, tutti e due entrati da un ingresso secondario di modo da evitare giornalisti e telecamere. Nel corso dell’udienza la difesa ha chiesto che il reato venisse derubricato a infanticidio, escludendo inoltre l’aggravante della premeditazione, ma il giudice ha accolto la richiesta della procura, scegliendo quindi i capi di imputazione più gravi.
CHIARA PETROLINI E LA CAPACITA’ O MENO DI INTENDERE E DI VOLERE
La difesa, sottolinea ancora l’Ansa, avrebbe anche parlato dell’incapacità di intendere e di volere di Chiara Petrolini, e sicuramente ci sarà una valutazione che entrerà nel processo. Da segnalare che il legale della ragazza ha già depositato una consulenza tecnica secondo cui la stessa giovane sarebbe pienamente incapace, ma l’accusa è convinta dell’esatto opposto, ed ha a sua volta presentato dei documenti che lo confermerebbero.
Secondo gli inquirenti, infatti, il modo in cui Chiara Petrolini, per ben due volte, abbia portato avanti una gravidanza, disfacendosi poi del corpo dei due suoi figli, senza che nessuno si accorgesse di nulla, chiaro indizio di una mente lucida al momento del presunto reato, e non vi sarebbe quindi alcun vizio di mente. Ricordiamo che i due parti sono avvenuti in casa, all’oscuro di tutti, e a distanza di circa un anno l’uno dall’altro, dal 12 maggio 2023 al 7 agosto 2024. Non è da escludere che prima del 30 giugno possa essere effettuata dalla procura una nuova richiesta di custodia cautelare in carcere.