A La vita in diretta l'intervista alla signora Laura, ex catechista di Chiara Petrolini: le sue dichiarazioni, un po' a sorpresa, sulla giovane
È ripreso ieri il processo nei confronti di Chiara Petrolini, la giovane ragazza della provincia di Parma, in aula con l’accusa di aver partorito, per ben due volte, un neonato e di averlo lasciato morire per poi seppellirlo nel giardino di casa. Ieri sono state sentite le amiche della giovane, che hanno raccontato come la sera prima del parto della scorsa estate, Chiara Petrolini si trovava con loro e insieme avevano fumato e bevuto, come se nulla fosse.
Un atteggiamento non comprensibile quello della giovane, che, nonostante fosse in dolce attesa, ha continuato la sua solita vita: resta da capire se si tratti quindi di un chiaro indizio circa l’attuazione del suo piano futuro, o meno.
CHIARA PETROLINI, L’EX CATECHISTA: “SEMBRA NON RENDERSI CONTO…”
Per provare a “indagare” un po’, il programma di Rai Uno, La Vita in diretta, ha parlato con Laura, la ex catechista di Chiara Petrolini, che descrive una ragazza totalmente diversa rispetto a quella che poi si starebbe rivelando negli ultimi mesi. Parla infatti di una giovane con una forte attitudine verso i bambini e proprio per questo il suo obiettivo era quello di diventare una maestra. “Doveva essere il percorso naturale – racconta la donna al talk del primo canale – per come si era posta in parrocchia, per i bimbi, sembrava un’attitudine ma adesso mi chiedo, alla luce di cosa sia successo… sembra che non si sia resa conto”.
Quindi ribadisce: “Come fa Chiara a non rendersi conto se questo è il suo desiderio, questa era la sua inclinazione spontanea e naturale, fare la maestra vuol dire amare i bambini, seguire il loro percorso e la loro crescita, lei aveva questa dote ma alla luce di quello che è capitato…”. La catechista di Chiara Petrolini ha proseguito: “Lei sognava di fare scienze dell’educazione per stare con i bimbi e infatti aveva intrapreso questo cammino in parrocchia oltre che la baby sitter, ed era capace”.
CHIARA PETROLINI, L’EX CATECHISTA: “ANDAVA CURATA”
Di nuovo: “Soprattutto quello che ha fatto, e quello che ha detto, non dà ma l’impressione che sappia bene cosa sia successo”. Secondo la catechista, Chiara Petrolini non doveva essere messa agli arresti domiciliari nella propria abitazione ma necessitava di un ambiente più consono alla sua situazione: “Io penso che doveva essere curata fuori dal carcere ma allontanata dalla famiglia”, per la catechista “doveva avere un percorso individuale per rinascere ed essere seguita da persone differenti”.
Infine, sul processo, ha spiegato: “L’ho vista molto triste, gonfia, l’ho vista persa, ma non mi sono soffermata tanto nel guardarla per non star male”. Ricordiamo che Chiara Petrolini ha da sempre respinto ogni accusa, spiegando che quando ha partorito i due bimbi erano entrambi morti: è quello che si vuole cercare di capire proprio durante il processo, visto che nati vivi o morti rappresenta uno spartiacque indelebile che cambierà inevitabilmente il futuro della ragazza, sempre che venisse condannata.
