Non solo gli Stati Uniti, anche la Cina punta alla Luna. La determinazione di Pechino è tale che la Nasa, impegnata oggi con il lancio di Artemis I, ha accusato i cinesi di voler colonizzare il satellite ed escludere il resto dell’umanità dallo stesso. La Cina, infatti, sta procedendo con lo sviluppo di due razzi per missioni con equipaggi e lanci di infrastrutture verso la Luna, secondo quanto riferito da alcuni funzionari di Pechino citati da Formiche.net. Questi lanciatori servono ad effettuare atterraggi lunari a breve termine, quindi prima del 2030, per poi inviare sulla Luna grandi infrastrutture negli anni successivi.
Formalmente, però, la Cina non ha ancora approvato un atterraggio lunare con equipaggio, eppure il lavoro sul programma prosegue. Un razzo è un veicolo di lancio per equipaggio di nuova generazione, mentre il lanciatore è noto come Long March 9. Secondo le previsioni, la Cina userà i due razzi per trasportare un lander lunare e una navicella con equipaggio di nuova generazione, poi le due parti della navicella dovranno agganciarsi in orbita quasi lunare prima di avviare il processo di atterraggio. Non sono però note informazioni sul sito di atterraggio. La nuova astronava, comunque, dovrebbe poi decollare dalla Luna ed eseguire un altro aggancio col modulo orbitante prima di tornare sulla Terra.
SPAZIO, CINA ACCELERA I SUOI PIANI
Stando a quanto rivelato da un portavoce della China aerospace science and technology corporation (Casc), il veicolo di lancio super pesante, in via di sviluppo, sarà rafforzato per inviare carichi di 50 tonnellate nell’orbita di trasferimento Terra-Luna, così da supportare future attività lunari. Inoltre, starebbe lavorando a diversi sistemi di lancio e trasporto riutilizzabili per potenziare ulteriormente le capacità spaziali della Cina, riducendo costi e favorendo lo sviluppo in questo settore. La Cina ha rimarcato proprio questo lavoro mettendolo in contrapposizione con i piani Usa: “Mentre la Nasa sta cercando di rivivere le glorie dell’Apollo, la Cina sta lavorando a piani innovativi per realizzare le proprie missioni di allunaggio con equipaggio“, ha scritto ad esempio il giornale cinese Global Times. Non è mancata anche una replica a Bill Nelson, amministratore Nasa che a luglio aveva avvertito riguardo una nuova “corsa allo spazio” della Cina, arrivando ad accusarla di voler “occupare la Luna“ e dicendosi “molto preoccupato” per la base di ricerca lunare che sta costruendo con la Russia. In effetti, la Cina nell’ultimo decennio ha intensificato il suo programma spaziale, diventando nel 2020 il secondo paese a sbarcare sulla Luna.
I PROGETTI DELLA CINA CON LA RUSSIA
Diverse le speculazioni sui piani di Pechino. Secondo quanto riportato da South Cina Morning Post, la Cina starebbe progettando di usare la Luna per estendere il suo piano di difesa a protezione della Terra dagli impatti di asteroidi che potrebbero raggiungere la superficie del pianeta. L’idea è di posizionare tre satelliti con carburante e armi cinetiche nell’orbita della Luna attorno al pianeta. Invece con la Russia sta lavorando alla costruzione di una stazione di ricerca sulla Luna. Si chiamerà International Lunar Research Station (Ilrs), entrerà in funzione entro il 2035 e servirà come base per esperimenti scientifici e sarà costruita sulla superficie vicino al polo sud lunare. Questa stazione russo-cinese arriva proprio in risposta al Lunar Gateway della Nasa, che avrà un ruolo “vitale” nel programma Artemis dell’agenzia spaziale Usa. Ma il Lunar Gateway orbiterà solo intorno alla luna, invece Ilrs avrà sia un satellite orbitale che una base sulla superficie lunare, oltre a più rover esplorativi.