LA PORTA DEL CIELO/ Christian de Sica sarà suo padre Vittorio nel film sulla storia d’amore con Maria Mercader

- La Redazione

L'attore interpreta il celebre padre nel lungometraggio che porta lo stesso titolo di un film dell 1944. Al centro del nuovo film la storia d'amore tra Vittorio e la sua seconda moglie

maercader_desicavR4252 Maria Mercader e Vittorio De Sica

Un sogno che diventa realtà: Christian De Sica interpreterà finalmente suo padre Vittorio in un film. Un progetto inseguito da anni, ma che per difficoltà produttive lattore romano non era ancora riuscito a realizzare. La pellicola si chiamerà La porta del cielo, proprio lo stesso titolo di quel film del 1944 in cui divampò lamore tra Vittorio De Sica e la sua futura seconda moglie, Maria Mercader, dalla cui relazione nacque appunto Christian. Una passione che durerà per tutta la vita, ma fin dallinizio incontrò mille ostacoli. I due si erano già incontrati sul set, ma fu nella travagliata lavorazione de La porta del cielo che Vittorio e Maria compresero che non si trattava di una semplice scappatella. Ora, il figlio Christian potrà vestire i panni di suo padre, come desiderava da tempo, e raccontare la storia damore dei suoi genitori.

De La porta del cielo del 1944 lattore di Sora era il regista. La pellicola fu girata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, durante loccupazione di Roma da parte delle truppe tedesche. Vittorio De Sica era stato chiamato come regista nella Repubblica di Salò, ma, per aggirare linvito poco gradito, era riuscito a mettere in piedi in tutta fretta un film, con mezzi improvvisati e capitali provenienti da ambienti cattolici, che raccontava il viaggio di un treno bianco di pellegrini verso il Santuario della Madonna di Loreto. Allora De Sica era un attore e regista già affermato. Nato a Sora, in provincia di Frosinone, nel 1902, da una famiglia povera, aveva iniziato a lavorare molto presto e a sedici anni aveva debuttato in teatro. Nel 1923 era entrato a far parte della compagnia di Tatiana Pavlova. Il primo successo cinematografico è del 1932 quando interpretò Bruno nel film di Mario Camerini Gli uomini, che mascalzoni!. Nel 1933, fondò una compagnia teatrale con la donna che intanto era divenuta sua moglie, Giuditta Rissone e con Sergio Tofano. Inizia quindi la carriera da regista, con Rose Scarlatte del 1939, e a seguire Maddalena, zero in condotta (1940), Teresa Venerdì (1941), Un garibaldino al convento (1942) e I bambini ci guardano (1943), con cui inizia una proficua collaborazione con Cesare Zavattini, che porterà alle due pellicole da Oscar, Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948). Ancora, nel 1951, Miracolo a Milano, tratto da un romanzo di Cesare Zavattini e diretto da De Sica vince la Palma d’oro a Cannes. Seguono grandi film: Umberto D (1952), Stazione Termini (1953), L’oro di Napoli (1954), La ciociara (1960), Ieri, oggi, domani (1963), Matrimonio all’italiana (1964), Il giardino dei Finzi Contini (1970). Insieme alla carriera da regista, proseguì quella di attore, che annovera più di centocinquanta film. E tra le interpretazioni degne di nota, non si può non ricordare quella del maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto in Pane, amore e fantasia (1953), di Luigi Comencini, e nella pellicola di Roberto Rossellini Il generale Della Rovere (1959). Una vita di successi sul set, ma con non poche turbolenze famigliari. Se la passione per il gioco lo portò più volte a dilapidare ingenti capitali, furono altre le passioni che lo trascinarono in situazioni ben più complesse. La storia damore con Maria Mercader, una relazione troppo lunga perché la prima moglie non ne venisse a conoscenza, lo costrinse per alcuni anni a condurre una doppia vita, per non far soffrire Emilia, nata dal primo matrimonio. E neppure il matrimonio con la seconda moglie, Maria Mercader, andò facilmente in porto, dal momento che in Italia non poteva ottenere il divorzio da Giuditta Rissone.

Lattrice catalana conosciuta nel 1942 sarà la compagna della vita per Vittorio De Sica, fino alla sua morte. Nata a Barcellona, nel 1918, Maria era sorella di Ramòn Mercader, noto per essere l’assassino di Trotsky. La sua carriera sul set iniziò nel 1939 con il regista Rosario Pi, in Molinos de viento. La bionda attrice dal viso dolce si trasferì poi in Italia e nel 1942 conobbe Vittorio De Sica sul set di Un garibaldino al convento. Durante la lavorazione del film il regista si innamorò perdutamente di Maria e il loro amore divampò sul set de La porta del cielo. Con Vittorio De Sica, Maria Mercader lavorò ancora nella pellicola Se io fossi onesto (1942). Tra gli altri film in cui recitò, Buongiorno, Madrid! (1942), Musica Proibita (1942), Il treno crociato (1943). Ancora, Nessuno torna indietro, Cuore. Di recente aveva recitato con piccoli camei in Claretta (1984), La casa del sorriso (1991); Il conte Max (1991), per la regia di suo figlio, Christian De Sica e in Al lupo, al lupo di Carlo Verdone. (continua alla pagina seguente)

– Vittorio De Sica e Maria Mercader si conobbero quindi nel 1942 sul set di “Un garibaldino al convento”. Le prime fasi del loro rapporto furono turbolente: per i primi tre giorni De Sica la lasciò chiusa nel camerino senza chiamarla mai a recitare. Poi il regista gettò via i panni professionali e iniziò a corteggiarla. Ma il loro amore doveva restare per molto tempo clandestino: Vittorio era sposato dal 1937 con Giuditta Rissone, da cui aveva avuto la figlia Emilia. Il regista portò avanti per alcuni anni una doppia esistenza, non volendo rinunciare alla prima famiglia. Iniziò una vita di salti mortali per poter passare le feste con entrambe le famiglie. Addirittura, si racconta che alla Vigilia di Natale e all’ultimo dell’anno spostasse l’orologio in casa della Mercader avanti di due ore in modo da brindare a mezzanotte. La prima moglie dopo alcuni anni scoprì la relazione e comprese che non si trattava di una semplice scappatella. Vittorio e Giuditta decisero però di mantenere il segreto con la figlia e portare avanti il matrimonio come se nulla fosse per non ferire la piccola Emi. Intanto De Sica continuava a frequentare Maria Mercader che riuscì a sposare nel 1959 in Messico, dopo aver ottenuto il divorzio dalla Rissone nel 1954 sempre nel paese centroamericano. L’unione, tuttavia, non fu riconosciuta dalla legge italiana. Solo nel 1968, ottenuta la cittadinanza francese, Vittorio De Sica poté convolare per la seconda volta a nozze con la Mercader, a Parigi, e vedere sancita la propria unione con l’attrice catalana, da cui, intanto aveva avuto due figli: Manuel nato nel 1949, musicista e Christian, nel 1951, che sulle orme del padre diventa attore e regista.

– La pellicola del 1944 che vide sbocciare in modo dirompente l’amore tra Vittorio De Sica e Maria Mercader, fu girata durante l’occupazione di Roma, grazie ai mezzi forniti dal Centro Cattolico Cinematografico. De Sica, ottenuta la regia di questo film, grazie anche all’intervento di Maria stessa, riuscì a scampare alle richieste arrivate dalla Repubblica di Salò di divenire regista per il Duce che ne apprezzava l’opera cinematografica, insieme a Goebbels, il gerarca nazista. Il film racconta il pellegrinaggio in treno a Loreto di un gruppo di persone in grave disagio: un ragazzo paralitico aiutato da un’orfana, un pianista che ha perso l’uso di una mano, un operaio cieco, insieme a un compagno responsabile del suo infortunio. Il set del film – in cui la coppia De Sica-Mercader coinvolse Zavattini, Salvo D’Angelo, Massimo Girotti, Carlo Ninchi e altri – venne messo in piedi nella chiesa di San Paolo fuori le mura, dove trassero in salvo molte persone che rischiavano di doversi unire alla Repubblica di Salò o di essere deportate: partigiani, ebrei, omosessuali, gente comune. Nel nuovo film che avrà lo stesso titolo, la cui uscita è prevista nel 2012, Christian De Sica interpreterà suo padre e racconterà la storia d’amore tra i suoi genitori. Il progetto, a cui l’attore pensava già da anni, va ora in porto grazie ai produttori Marco Cohen, Benedetto Habib e Fabrizio Donvito della Indiana Production, la casa che ha realizzato La prima cosa bella di Paolo Virzì. Per il cast Christian ha già qualche idea: una è la protagonista del Concerto, Mélanie Laurent, che ha rivestito un ruolo di primo piano anche in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino. E sempre tra gli attori del Concerto, il direttore d’orchestra, Aleksey Guskov ha accettato di far parte del cast.

 

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Maria Mercader e Vittorio De Sica (foto Ansa)

 

Maria Mercader (foto Ansa)

 

Maria Mercader e Christian De Sica (foto Ansa)





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