Benvenuti a tavola è la nuova fiction di Canale 5, che prende il via stasera, 12 aprile 2012 alle 21.10 con la prima puntata. A dare il “benvenuto a tavola” ai lettori di Ilsussidiario.net è Lorenza Indovina, nel cast della serie diretta da Francesco Miccichè, che racconta l’antica rivalità tra Nord e Sud Italia da un inedito e divertente punto di vista: la cucina. I telespettatori entreranno, nel corso di ciascuno dei due episodi di cui è composta ognuna delle otto puntate, al “Terrone” e al “Meneghino”, i ristoranti rispettivamente della famiglia meridionale che si trasferisce e Milano e della famiglia settentrionale da generazioni. Tra i fornelli di questi due ristoranti milanesi si consuma una sfida tra due culture, tra due diversi modi di concepire la vita, attraverso succulenti piatti tipici. Ma scopriremo che c’è un fil rouge che lega due famiglie e lo sveleranno gli inevitabili intrecci amorosi tra i figli delle famiglie Perrone e Conforti. E i telespettatori diventeranno parte attiva della fiction grazie a un’inedita iniziativa di cui ci parla la stessa Lorenza Indovina.
Ci presenta questa nuova fiction che porta in tv l’incontro-scontro tra Nord e Sud in cucina?
Racconteremo la storia di due famiglie, una settentrionale e una meridionale. La famiglia Conforti (Nord) possiede un ristorante ben avviato, il Meneghino, a Milano, che a un certo punto deve fare i conti con la concorrenza di un nuovo ristorante, il Terrone, aperto, proprio di fronte, dalla famiglia Perrone, che dal Sud si trasferisce nel capoluogo lombardo. Si apre quindi lo scontro tra due ben differenti tradizioni culinarie. La rivalità si consuma principalmente tra i fornelli, nella competitività tra i due ristoranti, ma scoprirete un “retrogusto” di cultura nel Nord e cultura del Sud più esteso a confronto.
Ma tra un piatto e l’altro pare nascano grandi amori…
Ci sarà una storia d’amore tra una figlia dei Perrone e il giovane Conforti, ma non posso svelare troppo… I ragazzi Perrone e Conforti si incontreranno perchè frequentano la stessa scuola e anche in quel contesto emergeranno rivalità tra Nord e Sud. In particolare, le ragazze della famiglia Perrone verranno “maltrattate” dai compagni di classe milanesi e il figlio dei Conforti sarà combattuto perchè se da un lato vorrebbe aiutare le Perrone, in particolare la ragazza da cui è attratto, dall’altra ha paura di mostrarsi troppo debole agli occhi degli amici milanesi.
Ci presenta il personaggio che lei interpreta, Anna Perrone?
È la moglie di Paolo Perrone, il capofamiglia del Sud, interpretato da Giorgio Tirabassi, mamma di tre figli, un maschio e due femmine. Anna decide di assecondare il marito e di seguirlo a Milano in questa nuova attività, sostenendolo sempre e aiutandolo concretamente al ristorante. Anna è una donna ricca di ironia, ottimista e concreta: nel momento delle difficoltà si rimbocca le maniche, affronta le questioni e trova le soluzioni. È una donna dai valori forti, ha un senso molto radicato della famiglia, tipico nelle donne del Sud, ma non le manca la modernità. Anna non corrisponde alla donna del Sud “retrò”, ma è una moglie indipendente, che lavora attivamente insieme al marito, cucinando dolci e occupandosi della gestione amministrativa del ristorante. È un personaggio che amo molto.
La sfida e il confronto tra Meridione e Settentrione è già stato proposto al cinema, dai recenti Benvenuti al Nord e Benvenuti al Sud e nei cult con Massimo Boldi e Cristian De Sica. La fiction si staccherà dagli stereotipi già sperimentati?
Benvenuti a tavola presenta un’eco abbastanza dichiarata rispetto a ciò che televisione e cinema hanno mostrato sul confronto Nord-Sud: sono riferimenti divertenti, che al pubblico piaceranno perchè la fiction ha come obiettivo quello di intrattenere. Ci saranno stereotipi del Nord e del Sud tipici della commedia italiana, sono dei “classici” che faranno di nuovo ridere, ma la fiction si arricchisce di un’inedita modernità. Le dinamiche tra i personaggi e nella storia si svilupperanno in maniera diversa rispetto a ciò che il pubblico ha già visto in altre produzioni e i telespettatori, guardando determinate situazioni, potranno riconoscersi, divertendosi.
Sul set siete stati assistiti da un cuoco professionista? Vi siete messi davvero ai fornelli?
Il periodo delle riprese è stato tragicomico: abbiamo girato in piena estate, faceva caldissimo e non è stato semplice lavorare in una cucina con forni e fuochi sempre roventi… Per quanto mi riguarda, io sono appassionata di cucina e avendo uno chef a disposizione sul set come “coach” ho chiesto molti consigli e trucchi nella preparazione di molte ricette. Anche Giorgio Tirabassi era molto incuriosito dall’aspetto culinario delle riprese, ma vi devo confessare che alla fine tutti i piatti che vedrete sono stati preparati dal nostro cuoco professionista, anche perchè i tempi per la fase di produzione sono stati davvero ristretti.
La cucina in tv ha grande riscontro tra i telespettatori: programmi come La prova del cuoco, Cotto e mangiato, I Menù di Benedetta, Ricette di famiglia, sono molto seguiti. Lo sguardo sulle tradizioni culinarie di Nord e Sud e il particolare punto di vista, ovvero la cucina, sarà il valore aggiunto di Benvenuti a tavola?
Lo sguardo sulle tradizioni culinarie è certamente un punto di forza della fiction, che racconterà l’importanza del cibo nella società, il detto “tu sei ciò che mangi” nasconde grandi verità. I prodotti televisivi in generale che parlano di cucina hanno successo perchè c’è maggiore interesse e attenzione rispetto a ciò che si mangia, sia dal punto di vista nutrizionale che da quello economico. Le ricette che vedrete nei vari episodi saranno descritte con ingredienti e preparazione al termine di ogni puntata e i piatti saranno oggetto di un concorso.
Di che cosa si tratta?
A conclusione di ogni serata i due protagonisti proporranno due ricette, una del Nord e una del Sud e il pubblico da casa, attraverso il televoto, potrà decretare il vincitore della sfida. In palio dovrebbero esserci cesti di prodotti tipici. La tv è pronta a dare il benvenuto a tavola presentandovi due modi diversi di “intepretare” il cibo tra Nord e Sud. Più sperimentale e avanguardistica la cucina settentrionale, più tradizionale e semplice la filosifia culinaria del Sud.
(Camilla Schiantarelli)