Entra finalmente nel vivo la settima edizione di X Factor, il talent show di Sky giunto alla fase finale. E’ stata infatti definita la griglia dei dodici partecipanti tra cui si nasconde il successore di Chiara Galiazzo, la vincitrice della passata edizione. Tra coloro che sono stati ammessi a questa parte finale, ci sono anche gli Ape Escape, trio composto da Matteo D’Acunto, Antonio Pagano e Antonio D’Alessio, formatosi solo poco prima dell’inizio dello spettacolo. Il nome scelto è quello di un noto videogioco ed è una delle tante testimonianze della grande autoironia che li distingue. Fanno parte del team Gruppi, capeggiato da Simona Ventura, e naturalmente sperano di trarre dalla partecipazione a X Factor la spinta per un futuro contrassegnato dal successo. Tra coloro che hanno ispirato il gruppo, vanno ricordati il grande Demetrio Stratos, Francesco di Giacomo (voce del Banco del Mutuo Soccorso), Elio e le Storie Tese, Pharrel, Mike Patton, Linkin Park e Timbaland.
Per quanto riguarda i singoli componenti, Matteo D’Acunto è nato nell’ottobre del 1989 a Salerno e risiede attualmente a Nocera Superiore. Impiega il tempo libero suonando il trombone nella banda Città di Bracigliano, facendo freestyle e attività sportiva e guardando molte pellicole cinematografiche. Si dichiara assolutamente a digiuno di moda e si proclama appassionato di calcio. Non sopporta falsità e cattiveria, ma soprattutto la pratica tutta italiana della raccomandazione. Tra i suoi sogni nel cassetto, c’è quello di diventare rapper professioista e di instaurare rapporti di collaborazione con artisti di ogni parte del mondo. Tra i suoi luoghi preferiti, ama Londra e New York, mentre tra i film che lo hanno maggiormente colpito non esita a ricordare Inception, Senza Filtro e Shutter Island. Ha iniziato a cantare a tredici anni, avvicinandosi all’hip hop e suona il trombone tenore. Tra le maggiori ispirazioni cita Articolo 31, Gemelli Diversi, Eminem, Michael Jackson e Linkin Park.
Antonio Pagano è nato a Nocera Inferiore nel maggio del 1986, ove vive con un cane e la famiglia. Nel tempo libero ama fare il videomaker e produrre musica sia per uso personale che su commissione. Suona chitarra, basso e batteria in una serie di band e gli piace molto sperimentare nuove strade sonore usando il drumpad, i campionatori e tutto quello che generalmente si può collegare con il computer ad una tastiera muta.
Ama anche lui il cinema e adora i videogiochi Arcade degli anni passati. Afferma di non dare troppo peso alla moda e di seguire la sua ispirazione con un occhio di riguardo al modo di vestire del mondo anglosassone. Ama molto i posti freddi, come Grado e Berlino, cui è legato in maniera particolare. La nascita della sua passione per la musica è dovuta in particolare all’ascolto di Innuendo, storico album dei Queen, anche se l’inizio della sua attività è avvenuto all’età di tredici anni, quando formò il suo primo gruppo, cominciando di conseguenza a scrivere brani. Tra coloro che lo hanno influenzato, oltre ai Queen, cita Michael Jackson, i Black Sabbath, Articolo 31 e Niccolò Fabi.
Infine Antonio D’Alessio, detto Tony, nato a Nocera Inferiore nel settembre del 1970 e di conseguenza il più anziano del gruppo. Trascorre il tempo libero coi videogames, di cui è un grande appassionato e dichiara di detestare ignoranza, ingiustizia e presunzione. Tra i suoi luoghi preferiti la costiera amalfitana e l’Olanda. Cita tra i suoi libri preferiti le opere di Edgar Allan Poe e di Lovecraft, mentre tra i film le sue preferenze vanno a Fuga di Mezzanotte, Pulp Fiction e Il signore degli anelli. Ha iniziato a cantare alla tenera età di cinque anni e ha inciso a diciassette anni il primo demo, seguito a distanza di cinque anni dal primo disco ufficiale. Tra gli strumenti suonati, la chitarra elettrica, il kazoo, le percussioni e il pianoforte, quest’ultimo non molto bene per sua stessa ammissione. Tra le sue fonti di ispirazione, vanno ricordati gli Area, Il Banco del Mutuo Soccorso e i Metallica.