La puntata di domenica 29 dicembre della trasmissione speciale Servizio Pubblico condotta da Sandro Ruotolo, intitolata Inferno Atomico, è dedicata alla situazione esistente nella cosiddetta Terra dei fuochi, presente tra la provincia di Napoli e Caserta. La trasmissione preveda una prima parte in studio dove a dibattere del tema ci sono il pentito Carmine Schiavone che ha denunciato la situazione che si stava venendo a creare in Campania già nel 1993 con una testimonianza resa davanti ai magistrati e che è stata tenuta alloscuro dellopinione pubblica per tantissimi anni. In studio cè anche Roberto Mancini, un investigatore della Interpol che allepoca portò avanti delle indagini per scoprire dove venissero nascosti i milioni di tonnellate di rifiuti tossici sotto il suolo di alcune zone della provincia di Caserta e Napoli. Mancini, per via di quelle indagini, si è ammalato di cancro. Prima di entrare nel merito della discussione viene mandato in onda un primo servizio nel quale vengono sentite alcune persone del luogo evidentemente molto arrabbiate per aver visto morire moltissimi cari per via della devastazione ambientale causata da anni di incurie da parte del mondo della politica e dello stesso Stato che non ha fatto nulla per fare in modo che ciò non avvenisse. Secondo i dati riportati in questo primo servizio, sarebbero state nel corso degli ultimi venti anni oltre 400 le aziende che avrebbero portato i propri rifiuti nel sottosuolo delle suddette zone per complessivi 10 milioni di tonnellate di rifiuti di vario genere come solventi, vernici e via dicendo.
Viene intervistato loncologo dott. Antonio Marfella che ricorda alcuni dati che evidenziano in maniera lampante come la situazione della Campania sia effettivamente molto complicata nelle zone interessate da questo incredibile disastro ecologico, si contano circa 100 casi di nuovi tumori al giorno sui circa 1000 riscontrati in tutta Italia. Una percentuale che lascia ben pochi dubbi sulle colpe di chi ha messo in essere quello che Sandro Ruotolo chiama Inferno Atomico. La cosa che lascia veramente allibiti è che nello stesso servizio, venga sottolineato come tutto questo sia stato fatto da 400 e più aziende, soprattutto ubicate nel Nord del Paese, soltanto per risparmiare sullo smaltimento dei rifiuti e quindi per evadere il fisco. Tornati in studio Schiavone, rispondendo a una precisa domanda di Ruotolo, ammette di essere stato in passato un potente boss che controllava la zona di Casal dei Principi e che nel corso della propria vita ha ucciso una cinquantina di persone e dando mandato a terzi di farlo per lui per almeno altre 300-400 persone. Insomma, Schiavone rimarca come lui abbia commesso tantissimi reati ma non si ritiene responsabile dello scempio della terra dei fuochi. Schiavone racconta che intorno al 1990, quando lui gestiva in prima persona tutto il suo impero, appena si rese conto di quello che stava succedendo, intuendo le sofferenze che avrebbe portato alle generazioni future, prima bloccò larrivo dei camion che trasportavano materiale altamente tossico e quindi, a suo dire, tentò di uccidere tutti coloro che osteggiavano questa nuova frontiera di business per la mafia. Schiavone racconta di essere stato bloccato dalla sua stessa famiglia che poi ha fatto in modo che venisse arrestato. Lui rese la sua collaborazione già nel 1993 ai magistrati diventando di fatto un pentito ma non venne preso in considerazione per una serie di ragioni tra cui anche i costi piuttosto esosi che si rendevano necessari per bonificare tutta la zona.
Ruotolo mostra un documento datato 1997, nel quale Schiavone parla di tutto quello che stava accadendo nella propria zona di pertinenza e di conseguenza nel resto della Campania. Documento che è stato coperto da segreto di stato fino al 2013 e con tantissimi altri verbali il cui contenuto rimarca essere altrettanto esplosivo e di una certa gravità, che sono attualmente ancora coperti da segreto di stato. Con la sua collaborazione, la procura è riuscita ad arrestare oltre 1500 persone che erano implicate in varie vicende. Schiavone evidenzia come alla base della terra dei fuochi ci siano alcuni elementi di principale rilevanza come lavvocato Chianese, Licio Gelli della P2 chiamando poi in ballo un imprenditore del Nord molto potente del quale inizialmente fa presente solo le iniziali, PB, ma in seguito parla della costruzione di Milano 1 e Milano 2 e quindi di Paolo Berlusconi. Lo stesso investigatore della Interpol, Roberto Mancini, evidenzia come a suo dire, Carmine Schiavone, possa essere ritenuto molto credibile in quanto gran parte di quello che ha detto è stato appurato corrispondere alla realtà delle cose. Quindi si manda in onda un lungo reportage nel quale cè una prima parte dove cè Sandro Ruotolo che insieme allo stesso Schiavone, si reca nelle zone incriminate di Casal dei Principi, dove il pentito indica tutte le zone nelle quali a oltre 30 metri di profondità ci sono scorie radioattive. Schiavone parla del fatto che anche suo cugino chiamato Sandokan, gli girò le spalle facendosi comprare per circa 600 milioni al mese. Nel corso del reportage si parla anche dei danni fatti allagricoltura con un settore in grave difficoltà e di come gli agricoltori non vendono a prezzo pieno i propri prodotti che però vengono portati nei mercati del Nord. Quindi si parla dei possibili disastri per la falda acquifera campana che rischia di essere compromessa per sempre. Lultima parte della trasmissione vede in studio dibattere due giovani mamme che hanno perso i propri figli per tumore, che non vedono in Schiavone un sorta di salvatore che ha fatto emergere i fatti. Le due donne rimproverano al pentito di non aver fatto nulla per evitare tutto questo. Luomo a fine trasmissione ha abbandonato lo studio: Con voi non faccio più interviste, e ora me ne vado. Si è alzato, si è tolto il microfono e poi è andato via
Oggi, domenica 29 dicembre 2013, La 7 manderà in onda una puntata speciale di Servizio pubblico. La trasmissione di Michele Santoro parlerà della Terra dei Fuochi, una zona tra Napoli e Caserta tornata alla ribalta negli ultimi mesi, quando sono ritornate in auge le testimonianze dei tanti rifiuti tossici ivi sepolti. Ricordiamo che la puntata di Servizio pubblico più si può seguire anche in streaming cliccando qui.
Questa sera, domenica 29 dicembre, alle ore 20.35, su La7 Michele Santoro presenta lo speciale di “Servizio Pubblico Più” dal titolo “Inferno atomico” un reportage, realizzato da Sandro Ruotolo e Dina Lauricella dedicato alla Terra dei fuochi, la zona tra Napoli e Caserta. Si parlerà dei migliaia di ettari contaminati e dellepidemia di tumori che colpito molti bambini: terre dove in 20 anni sono state interrate 10 milioni di tonnellate di rifiuti tossici, 410mila camion che hanno fatto su e giù per lItalia con il loro carico di morte, senza che nessuno li fermasse.
Lapprofondimento con i protagonisti del racconto: il pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, Roberto Mancini – Commissario della Criminalpol che ha indagato sul traffico dei rifiuti tossici e svolgendo queste indagini ha contratto un tumore – e le mamme della terra dei fuochi che hanno mandato 150mila cartoline al Papa ed al Capo dello Stato Giorgio Napolitano per chiedere aiuto. Allinterno del reportage Carmine Schiavone torna, dopo 20 anni a Casal di Principe, nei luoghi dove secondo lui sarebbero state interrate anche scorie nucleari.