La terza puntata serale di Amici 12, in onda stasera, sabato 20 aprile 2013, vedrà tra i suoi principali protagonisti una vera e propria leggenda della scena cinematografica mondiale, Al Pacino. Lattore americano, sarà infatti chiamato a fare da giudice internazionale nel talent di Maria De Filippi, ripercorrendo le orme già percorse dai suoi colleghi Harrison Ford e Michael Douglas nelle puntate precedenti. Nato a New York nel 1940, come Alfred James Pacino, da una famiglia di chiare origini italiane, lattore è considerato uno dei mostri sacri della scena mondiale ormai da decenni, nel corso dei quali ha dato vita a una lunga serie di interpretazioni di grande spessore, nelle quali ha riversato il suo talento istrionico.
La sua carriera è iniziata alla fine degli anni Sessanta, quando dopo aver abbandonato la scuola e aver fatto alcuni lavoretti al fine di sostentarsi, si è iscritto allActors Studio, ove si è formato sotto la direzione di Lee Strassberg, da lui considerato suo maestro. Dopo essersi segnalato per lapparizione nel film Lo spaventapasseri, nel 1972 ha partecipato al film di Francis Ford Coppola Il Padrino, che lo ha messo in grande evidenza presso la critica specializzata, per le doti interpretative messe in mostra. Doti che sono poi state confermate nel modo più tangibile in Serpico, una pellicola diretta da Sidney Lumet nel 1973, nella quale lattore interpretava il ruolo di un poliziotto che aveva avuto il coraggio di denunciare la corruzione del corpo di polizia di New York, venendo ghettizzato per il suo coraggio.
Il suo momento di grazia è stato quindi confermato da pellicole come Un pomeriggio di un giorno da cani (girato nel 1975, sempre alle dipendenze di Sidney Lumet) e dalla partecipazione al secondo episodio del Padrino, diretto ancora da Coppola. Negli anni Ottanta, però, la sua fortuna si è notevolmente affievolita, anche per effetto di alcune scelte professionali non felicissime, come il rifiuto della parte poi affidata a Sylvester Stallone in Rambo e di quella di Han Solo in Guerre stellari, che decretò la fortuna di Harrison Ford. In questi anni, Pacino ha comunque avuto modo di partecipare a film di ottimo livello, come Scarface, di Brian De Palma, e Revolution di Hugh Hudson, che ne hanno confermato le grandi doti.
Molto più felice si è invece rivelato il decennio successivo, quando Al Pacino è riuscito a tornare sulla cresta dellonda in maniera prepotente, prima con Carlitos Way del 1993, diretto ancora da Brian De Palma, e poi con Scent of a Woman, dello stesso anno, sotto la regia di Martin Brest. Con la seconda pellicola, un libero adattamento del famoso Profumo di donna interpretato da Vittorio Gassman nel 1974 agli ordini di Dino Risi, Pacino ha anche ottenuto un Oscar in qualità di migliore attore protagonista.
La nuova fase ascensionale lo ha quindi visto protagonista di episodi di un certo rilievo, tra cui “Heat”, del 1995, a fianco di Robert De Niro, “Donnie Brasco” (1997), “Ogni maledetta domenica” (1997), “Le regole del sospetto” (2003), e “Sfida senza regole” (2008). Pellicole che lo hanno riportato all’attenzione generale, come uno dei migliori attori non solo della sua epoca, ma dell’intera storia del cinema. Una statura confermata anche dalla sua straordinaria recitazione nella parte di Jack Kevorkian, il Dottor Morte, nella pellicola “You don’t know”, diretta da Barry Levinson nel 2010, con cui ha vinto l’Emmy Award e il Golden Globe, come miglior attore protagonista.
Le straordinarie doti di attore drammatico di Al Pacino, non sono mai state messe in discussione dalla critica specializzata, nonostante alcune scelte professionali abbastanza infelici. L’intensità della sua recitazione e la grande capacità di restituire le sfaccettature, anche quelle nascoste, dei personaggi interpretati, hanno fatto di lui un vero mostro sacro del cinema americano. Con una critica sempre pronta a perdonargli anche episodi non proprio memorabili, che però non hanno avuto particolare incidenza su una carriera di grandissimo rilievo.
Per quanto concerne la sua vita privata, Al Pacino ha fatto molto parlare di sé sui rotocalchi di gossip, dando vita a una lunga serie di relazioni, in particolare con le sue colleghe. Tra le quali vanno ricordate in particolare quelle intrecciate con Jill Clayburgh, Marthe Keller, Diane Keaton, Madonna, Penelope Ann Miller e Beverly D’Angelo, che non sono però mai scaturite in un matrimonio. Inoltre, l’attore di origine italiana è padre di una ragazza nata da una sua relazione con Jan Tarrant, una insegnante di recitazione, e di due gemelli, Anton e Olivia, avuti nel 2001 da una relazione con Beverly D’Angelo.
Naturalmente la sua partecipazione ad Amici 12, in qualità di giurato, è attesa con molta curiosità, facendo seguito a quelle le quali hanno visto protagonisti in precedenza i colleghi Harrison Ford e Michael Douglas e che hanno contribuito a dare un respiro di carattere internazionale alla trasmissione di Maria De Filippi.