Lunedì 3 febbraio Rai Uno ha proposto il film tv L’assalto, diretto da Ricky Tognazzi incentrata sulla figura di Giancarlo Ferraris (Diego Abatantuono), imprenditore milanese che dopo una vita onesta basata sul duro lavoro e sul sacrificio, a causa della difficile congiuntura economica è costretto ad accettare l’aiuto della ‘ndrangheta per non veder fallire l’azienda da lui fondata trent’anni prima. Giancarlo Ferraris è un imprenditore edile di Milano. In giovane età ha fondato la sua impresa e, grazie al sacrificio e alla costante dedizione al lavoro, è riuscito a dar vita a una solida realtà, che garantisce impiego a diversi operai. A causa della difficile situazione economica originata dalla crisi finanziaria degli ultimi anni, l’impresa fondata da Ferraris è ormai sull’orlo della bancarotta. Se da un lato i fornitori dell’impresa continuano a reclamare il pagamento di quanto acquistato da Ferraris e l’Erario esige il versamento delle tasse dovute, dall’altro i clienti non sono in grado di completare i pagamenti. Di conseguenza, Ferraris si trova in una difficilissima situazione finanziaria. Vedendo lo spettro del fallimento della sua impresa, in cui ha investito trent’anni della sua vita, è disperato. All’improvviso, entrano in scena due personaggi, di origine meridionale: Domenico Crea (Luigi-Maria Burruano) e il suo giovane e irrequieto nipote Giovanni De Luca (Paolo Mazzarelli), che offrono a Giancarlo Ferraris il loro aiuto. I due sono esponenti della ‘Ndrangheta, la mafia calabrese che si sta espandendo nell’Italia Settentrionale. Crea e il nipote cercano l’appoggio di Ferraris per poter ottenere ingenti profitti con il lucroso traffico dello smaltimento dei rifiuti tossici. Inizialmente, i due malavitosi si avvicinano a Ferraris in modo amichevole, senza destare sospetti. Di fronte al garbato rifiuto dell’imprenditore, si allontanano apparentemente senza protestare. Una serie di strani e inspiegabili incidenti in cantiere fanno però capire a Ferraris di essere ormai entrato nel mirino della ‘Ndrangheta: di fronte alla prospettiva del fallimento e messo alle strette dai due malavitosi, l’imprenditore accetta a malincuore e accetta di entrare in società con la criminalità organizzata.?La giovane figlia di Giancarlo, Federica (Camilla Semino-Favro), dopo aver terminato l’università entra nell’azienda del padre, percependo sin da subito che non tutti gli affari dell’impresa edile sono trasparenti e legali. Federica inoltre nota il giovane rampollo della famiglia Crea e si innamora del ragazzo. Contemporaneamente allo sbocciare della sua passione per il Giovanni, Federica si rende conto degli affari loschi che il padre fa con la famiglia calabrese. Rapidamente, Federica si rende conto del traffico di rifiuti tossici che avviene usando come copertura l’impresa del padre: la giovane ha un duro confronto con il genitore, durante il quale gli chiede di abbandonare l’attività illegale e di denunciare alle autorità l’estorsione che i Crea stanno mettendo in atto ne suoi confronti. Al termine della discussione, Giancarlo Ferraris si rende conto che la figlia ha ragione. L’imprenditore ha però paura e teme che la vita della figlia venga messa in pericolo da una sua eventuale denuncia alla polizia.?Ferraris non è però solo nella lotta contro il racket e la criminalità organizzata.?Al suo fianco si situa il suo fidato collaboratore Franco (Ninni Bruschetta), amico fraterno con cui ha condiviso gran parte dei suoi anni lavorativi, che lo esorta ad andare fino in fondo per porre fine al ricatto di cui è vittima. Ferraris viene poi aiutato anche dal commissario Pironti (Thomas Trabacchi), poliziotto ligio al dovere ma comprensivo della difficile situazione degli imprenditori che, stroncati dalla crisi, sono vittima della criminalità organizzata. Dopo un lungo e tormentato travaglio per le conseguenze penali che potrà avere per denunciare i criminali e per le perdite di denaro a cui sta per andare incontro, Ferraris decide di parlare e di metter fine al ricatto. Grazie all’appoggio e alla protezione garantita dagli uomini del commissario Pironti e alla vicinanza della figlia Federica e dell’amico fraterno Franco, Giancarlo Ferraris trova finalmente il coraggio di denunciare l’estorsione della ‘Ndrangheta e ad assicurare alla giustizia i malavitosi.
Stasera va in onda Lassalto. Non si tratta di una fiction, ma di un vero e proprio film per la tv che vede alla regia Ricky Tognazzi. Protagonista è Diego Abatantuono, nei panni di Giancarlo Ferraris, imprenditore del Nord che finisce per scendere a patti con la criminalità. Cliccando qui potrete seguire il film in diretta streaming.
Questa sera su Rai Uno andrà in onda Lassalto, film tv diretto da Ricky Tognazzi con Diego Abatantuono. Quando l’onestà e anni di duro lavoro non bastano, un uomo con l’acqua alla gola scende a patti con il diavolo, in questo caso la Ndrangheta. Più in basso trovate la trama, mentre cliccando qui il promo del video, nel quale possiamo vedere il protagonista, dopo anni di onorato lavoro nell’edilizia, finisce con l’acqua alla gola per via di mancati pagamenti e di alcuni incidenti in cantiere. Le istituzioni e le banche gli voltano le spalle e l’unico “aiuto” arriva dai Crea, calabresi insediati a Milano da oltre 20 anni, ma in realtà potenti mafiosi che metteranno le mani su Ferraris e le sue aziende. Riuscirà l’onesto imprenditore a tornare sulla retta via senza perdere tutto?
Questa sera, lunedì 3 febbraio, su Rai Uno alle 21.10, andrà in onda Lassalto, film tv prodotto da Rai Fiction e realizzato dalla ITER Film di Laurentina Guidotti, per la regia di Ricky Tognazzi. Da sempre ho tentato di dare al mio cinema una forte impronta realistica, raccontando storie che coniugano la drammaturgia con i temi sociali. Quelle che mi attraggono sono le piccole storie ordinarie, che diventano specchio delle grandi vicende dattualità. Quando Laurentina Guidotti, una delle produttrici più attente e sensibili della cinematografia attuale, mi ha offerto di raccontare la storia ideata da Monica Zapelli e scritta con Claudio Fava e Francesco Ranieri Martinotti, che trattava il doloroso tema della ndrangheta insediatasi al nord, ne sono rimasto profondamente colpito, ha detto Tognazzi. Guardando alla trama, Lassalto racconta la storia di Giancarlo Ferraris (Diego Abatantuono), imprenditore della provincia milanese. Ha fatto sacrifici per trentanni, ma ora rischia di fallire: nessuno paga più. E così diventa vittima della ndrangheta. Domenico Crea (Luigi Maria Burruano) e il suo giovane rampante nipote (Paolo Mazzarelli) sono esponenti dellespansione della ndrangheta nel Nord Italia. I due si avvicinano a Ferraris offrendo un aiuto amichevole, ma mirano alla sua azienda e al suo sfruttamento per il riciclaggio dei rifiuti tossici. Allinizio Ferraris dice di no, ma una serie di strani incidenti che avvengono in azienda lo spingono ad accettare.
Intanto Federica (Camilla Semino Favro), la figlia appena laureata, entra a far parte dellimpresa di famiglia. La ragazza si innamora del nipote di Crea, ma, notando delle anomalie in cantiere, inizia a indagare. Federica scopre così che suo padre è in affari con la ndrangheta: gli dice denunciare i Crea e tornare a essere pulito. Ferraris sa che quella è lunica strada, ma teme di mettere in pericolo la vita di sua figlia. Ma Ferraris non è solo: al suo fianco cè Franco (Ninni Bruschetta), capocantiere e amico con cui ha condiviso tutto e la Polizia (Thomas Trabacchi è il commissario Pironti), impegnata a difendere il territorio e a sostenere gli imprenditori che trovano il coraggio di denunciare la ndrangheta.