Protagonista della terza puntata di lunedì 5 gennaio di “Boss in incognito 2”, il reality show di Rai 2 condotto da Costantino della Gherardesca, sarà Chiara Nasi, presidente e amministratore delegato della cooperativa Cir Food. L’avvocato Chiara Nasi ha 44 anni, è sposata e ha un figlio. La presidente è stata nominata a capo di Cir Food nel 2013, dopo 18 anni di permanenza all’interno della cooperativa, in ruoli che le hanno permesso di consolidare esperienze multidisciplinari. Chiara Nasi ha iniziato a lavorare nella cooperativa Cir Food nell’area legale, in cui ha ricoperto il ruolo di responsabile, occupandosi soprattutto di normativa legata agli appalti pubblici e alla sicurezza alimentare. Successivamente è stata nominata direttrice dell’area risorse umane e, a partire dal 2011, vicepresidente della cooperativa.
Nel suo discorso di insediamento, Chiara Nasi ha detto di voler puntare soprattutto sulle persone, intese in senso ampio, comprendendo soci e lavoratori, presenti e futuri, nonché i fruitori finali dei servizi, puntando soprattutto sull’innovazione. La presidente di Cir Food ha valutato molto positivamente l’esperienza a “Boss in Incognito” (la puntata è stata registrata nei mesi scorsi), utile per ottenere suggerimenti indiretti sulle azioni correttive da mettere in atto, con lo scopo di assicurare la crescita del gruppo e, al tempo stesso il benessere dei lavoratori e dei clienti, osservando direttamente le modalità in cui lavorano i membri della cooperativa.
Chiara Nasi ha ammesso che la partecipazione al programma è stata molto faticosa, sia dal punto di vista fisico che psicologico (ha faticato non poco a restare in incognito) e si è detta molto soddisfatta di aver verificato che il valore aggiunto della cooperativa è costituito dal modo di lavorare delle persone, che fa la differenza.
La cooperativa CIR food è stata fondata nel 1992 dalla fusione di tre società cooperative attive nel settore della ristorazione sin dagli anni Settanta e quindi può vantare un esperienza di 40 anni nel settore. La cooperativa, che ha la sede centrale a Reggio Emilia, si occupa di fornire servizi di ristorazione collettiva e commerciale per aziende private, scuole, ospedali, caserme, case di riposo e anche un servizio di catering per ristoranti e bar. Attualmente la cooperativa è attiva in tutte le regioni italiane, a eccezione di Sardegna, Sicilia, Calabria e Basilicata, ed è uno dei leader del settore a livello europeo, con l’obiettivo di estendere ulteriormente la propria presenza all’estero, come testimoniato dall’ingresso nel mercato in paesi come Bulgaria, Belgio, Stati Uniti e Vietnam. La società eroga annualmente circa 75 milioni di pasti e, secondo i dati dell’ultimo bilancio, ha un fatturato di 500 milioni di euro, un utile netto di quasi 13 milioni di euro e occupa 11.000 persone, soprattutto donne.