DiMartedì, riassunto puntata 13 ottobre 2015 – Ieri sera, martedì 13 ottobre 2015, su La7 è andata in onda una nuova puntata del programma condotto da Giovanni Floris DiMartedì. Si è discusso in merito alle dimissioni di Ignazio Marino e si è parlato delle elezioni amministrative che si terranno nel 2016. Lo spazio culturale della puntata è stato dedicato invece a Pompei. Nando Pagnoncelli ha mostrato subito i risultati dei suoi sondaggi. Sulle dimissioni di Marino il 44% della popolazione pensa che Renzi non c’entri nulla. Riguardo al nuovo Senato l’opinione pubblica è divisa, mentre sulla proposta di Renzi di far pagare il canone in bolletta, la maggioranza della popolazione è favorevole. Secondo la maggior parte degli intervistati, infine, Renzi starebbe governando male. Floris ha parlato subito con l’onorevole di Maio, che ha criticato immediatamente l’immunità che la nuova legge attribuisce anche ai consiglieri regionali.
Si tratterebbe di una cosa troppo pericolosa, ha detto Di Maio. Prima dell’intervista abbiamo ascoltato il consueto monologo di apertura di Maurizio Crozza. Di Maio sulla storia degli scontrini ha voluto spiegare che il problema è la considerazione che queste persone hanno dei soldi pubblici, perché gli scontrini sono solo l’inizio. Poi ecco spiegati i soldi che vanno a finire sempre nei posti sbagliati, miliardi di euro che si perdono in spese inutili. Di Maio ha voluto anche ringraziare il merito dei sindaci del M5S, che hanno preso comuni che prima erano in difficoltà economiche e ora si stanno riprendendo. Questa è stata la legislatura col più alto numero di voltagabbana della storia. Ci vorrebbe una legge che stabilisse che chi viene eletto con un partito e poi ne esce perché non è più d’accordo, non dovrebbe fare altro che tornare a casa e aspettare di farsi rieleggere. Renzi a Che tempo che fa ha detto che il Governo sta riducendo le tasse, ma Di Maio dice che non è vero. Tra l’altro gli 80 euro sono in parte finanziati dall’IMU sui terreni agricoli, dunque le tasse sono aumentate. In Italia ci sono tanti enti pubblici che non servono.
Chi vi lavora secondo il M5S deve essere spostato mediante una nuova formazione e questo lo permetterebbe il reddito di cittadinanza. Lo Stato dovrebbe iniziare a finanziare settori di impresa che possono crescere in futuro e i lavoratori devono essere pronti a reinventarsi perchè non possono fossilizzarsi in un’attività che ormai non serve. Tra pochi giorni inizierà il primo processo di Mafia Capitale. Giuliano Ferrara pensa che sia tutta un’invenzione. Francesco Rutelli ha spiegato che la Suburra era nella Roma antica un luogo dove accadeva di tutto, quindi a Roma queste cose sono sempre esistite. Purtroppo Alemanno ha sottovalutato la crescita della delinquenza in quartieri bellissimi come quello Ostia, ad esempio. Peter Gomez riguardo agli scontrini di Renzi al Comune di Firenze ha spiegato che non si hanno i dati per sciogliere il dubbio perché ha differenza delle spese di Marino, quelle dell’ex sindaco di Firenze non sono pubblicate. Rutelli è un fautore della trasparenza. In ogni caso, al di là del sindaco, se Roma è sporca e non funziona, non è anche colpa dei romani? Rutelli insiste che bisogna usare più tecnologia per migliorare i servizi della città. Un tempo tutta questa tecnologia neanche esisteva. Al Cinema sta uscendo il film Suburrra.
De Cataldo, autore del libro, è stato intervistato da Floris. Il suo romanzo è stato scritto prima che scoppiasse lo scandalo di mafia capitale e anche il film è stato girato prima. Dunque già si capiva qualcosa? E’ evidente che il degrado di Roma lo potevano vedere tutti, dalle piccole attività che chiudevano o venivano comprate da grandi catene. Questo è il segnale che in fase di crisi a chi si arrabbatta per andare avanti subentra chi problemi di soldi non ne ha. Maurizio Belpietro ha spiegato che in Italia molti servizi, tra cui l’acqua, sono gestiti dalle municipalizzate, che sono espressione della politica, quindi piuttosto che far funzionare il servizio si pensa a distribuire stipendi e posti pubblici. Questo perché l’interesse del politico è quello di sistemare le persone a lui vicine. Sergio Rizzo si è detto d’accordo con questa diagnosi di Belpietro. Secondo le associazioni dei consumatori per colpa della crisi una famiglia su tre non riesce a far fronte al pagamento di tutte le bollette. Ma cosa comprende una bolletta? Non specificati ci sono gli oneri generali, che nascondono un vero e proprio mondo. In totale le diverse voci ci costano 15 miliardi di euro l’anno e sono in bolletta anche se non c’entrano nulla con quello che consumiamo.
Poi ci sono le società di recupero crediti che sono molto determinate nei confronti dei furbi e più comprensivi nei confronti di chi ha effettivamente difficoltà. Riguardo al Jobs Act e alla sua efficacia, Sallusti sostiene che Renzi sia stato frenato nei contenuti della riforma del lavoro sia dai sindacati che dalla sinistra, che avrebbero dettato alcuni limiti. Secondo Friedman invece la riforma così com’è non sarebbe efficace. Sallusti da parte sua critica l’atteggiamento di Renzi, che pur avendo ottenuto qualche passo avanti con la sua politica, considera un successo ogni cosa che fa, anche perchè è molto abile a comunicare. Le cose invece vanno guardate con obiettività e anche la crescita del Pil, secondo il giornalista, sarebbe dovuta non alle riforme di Renzi, bensì alla congiuntura europea positiva di questo momento. In chiusura Giovanni Floris è andato a Pompei, accompagnato nella visita dal Soprintendente Massimo Osanna. Insieme sono andati a scoprire alcuni angoli della città e Osanna ha poi mostrato a Floris i calchi dei fuggitivi che sono stari recentemente esposti e musealizzati.
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