Manca pochissimo alla messa in onda della prima puntata di questa nuova edizione del reality Boss in incognito che vedrà come protagonista Paolo Aruta, presidente ed amministratore delegato della catena di ristoranti Fratelli la Bufala. Il marchio, presso cui è amministratore delegato dal 2002 è nato grazie a un sogno: esportare i sapori della pizza e della mozzarella di bufala campana all’estero. In effetti, a oggi l’azienda può contare più di 64 punti vendita, di cui 54 in Italia e 10 all’estero. Peraltro, recentemente se ne è aperto un altro a Dubai. In attesa di gustarci questo primo appuntamento, vi segnaliamo un piccolo post di anticipazione sulla performance di Aruta, pubblicato sul profilo facebook ufficiale di Fratelli La Bufala nel quale viene evidenziato come il buon presidente si trasformerà in cuoco prima, quindi in pizzaiolo ed infine in cameriere. Clicca qui per vedere il post nel quale si può vedere anche la foto delle sue trasformazioni da un punto di vista fisico.
Questa sera su Rai 2 torna Boss in incognito, il programma giunto alla sua terza edizione, con al timone stavolta Flavio Insinna. Il protagonista di oggi sarà Paolo Aruta, amministratore delegato dell’azienda Fratelli La Bufala, operante nel settore alimentare e della ristorazione. Aruta ha dato vita alla società in compagnia di Geppi Marotta, scomparso lo scorso anno. Proprio in suo ricordo l’imprenditore ha deciso di mettersi in gioco e di partecipare al programma, essendo per natura un tipo di persona estremamente riservata. Aruta, quindi, tenterà di spacciarsi per dipendente, affrontando la dura realtà lavorativa, nella speranza di capire e migliorare i problemi esistenti nell’azienda.
Aruta è imprenditore campano dal carattere simpatico e solare. Occupa una posizione di prestigio nonostante la giovane età (43 anni), ma si è distinto per essere rimasto una persona semplice e di cuore, come testimoniano le numerose iniziative benefiche, anche locali, promosse da lui e del suo gruppo. Originario di Avellino, è cresciuto frequentando la scuola Jack Maritain. Si narra che, agli inizi degli anni 2000, i tre fratelli La Bufala, una volta perso il padre, fossero partiti a cercare fortuna all’estero e una volta aperta una pizzeria a New York di grande successo, si riunirono per registrare ufficialmente il brand e tornare in Italia. In realtà, la storia è meno romanzata: l’ideatore del marchio è stato Gennaro Marotta, detto Geppi, il quale nel 2002 parla dell’idea al suo grande amico Paolo Aruta e decidono di buttarsi nell’avventura, aprendo un primo ristorante nel quartiere del Vomero, a Napoli. Da quel momento in poi, è stato un gran successo e i ruoli si sono ben distinti: Aruta è stato nominato amministratore delegato, con il compito di rappresentare nel mondo il marchio dei Fratelli La Bufala e supervisionare l’andamento di tutti i punti vendita presenti, mentre Marotta ha rappresentato il Presidente della società Emme Sei, un gruppo in cui era compresa l’attività ristorativa. Il sodalizio ha portato a risultati eccellenti fino allo scorso 2014, quando Marotta è scomparso dopo una lunga malattia.
La notizia fu data alla stampa dallo stesso Aruta, il quale si è mostrato profondamente scosso dalla perdita dell’amico ma deciso a portarne avanti al meglio l’attività. Grazie proprio ai consigli del suo Presidente, ha maturato la decisione di partecipare al programma di Insinna: per mettersi alla prova tentando di prendere la vita con una maggiore leggerezza, mostrando il sorriso, come è suo solito fare.