ormai entrato nel vivo The Voice of Italy 2015, il talent show di Rai Due giunto quest’anno alla sua terza edizione. Tra i concorrenti che sono riusciti a passare la prima fase e ad approdare ai live c’è anche Maurizio Di Cesare, nato a Cagliari ventidue anni fa. Ha iniziato presto a dedicarsi alla musica, in quanto il padre si diletta a suonare la batteria, mentre la madre è una discreta cantante. Dopo aver iniziato a suonare il pianoforte si è iscritto al conservatorio, che frequenta tuttora. Ha inoltre curato le sue doti vocali frequentando un corso di canto per un intenso biennio. Nel 2007 ha trionfato in un programma di Videolina, Cento, e ora spera di fare il bis nel programma di Rai Due. Ha anche cercato di partecipare ad Amici, nelledizione del 2012, e a due edizioni di X Factor, nella prima e seconda edizione, ove però è stato giudicato ancora acerbo da Mara Maionchi.
Attualmente disoccupato, sta ora cercando un lavoro, ma il suo sogno è naturalmente quello di riuscire a sfondare nel mondo dello spettacolo, facendo della sua grande passione un vero e proprio metodo di sostentamento. Nei Knockout ha dato vita a una brillante prestazione che ha spinto J-Ax, il suo coach, a preferirlo all’interno del suo team al pur bravo Luca Boccadamo. Per farlo ha dovuto esprimere il meglio di sé in una interpretazione di La la la, pezzo di Naughty Boy ft. Sam Smith, che lui stesso considera un vero e proprio cavallo di battaglia. Per J-Ax non è stata una scelta facile, ma il rapper ha preferito mandare avanti il giovane cagliaritano giudicandolo evidentemente pronto per affermarsi. Le sue parole sono state salutate con copiose lacrime da Maurizio, che probabilmente ha rivissuto le delusioni dei precedenti talent show cui aveva cercato di accedere. Anche gli altri giurati si sono sprecati in elogi per lui, a partire da Roby Facchinetti, che si è spinto in imbarazzanti paragoni con la Mina di Brava Brava, riconoscendo la validità della sua voce e la preparazione tecnica ormai raggiunta.
Nell’intervista rilasciata all’Ansa subito dopo il suo passaggio al live, Maurizio ha affermato tutta la sua felicità, proprio ricordando le tante porte che gli erano stata chiuse in precedenza. Le sue lacrime le ha definite liberatorie e quasi compensatorie di tutte le volte che è dovuto tornare a casa deluso per non essere riuscito a farsi apprezzare appieno. Delusioni che comunque non lo hanno piegato e, anzi,ne hanno forgiato il carattere, permettendogli ora di staccare il biglietto per la fase finale del programma di Rai Due. Ha anche affermato di credere nell’esistenza di una forza divina in grado di accompagnare ogni persona nella sua vita e di aver sognato prima del casting proprio la sua entrata nel team guidato da J-Ax.
Un sogno che ora naturalmente intende continuare ad alimentare confidando sulla raggiunta maturità espressiva e sulla padronanza del mezzo vocale che ha sin qui impressionato il pubblico e la giuria. Tanto da spingere il suo coach ad affermare la convinzione che sia dotato di una voce “killer” che deve soltanto tirare fuori. Nella fase finale della gara, potrebbe avere al suo fianco tutta la Sardegna, un sostegno estremamente importante in una competizione nella quale è previsto il televoto.