Su Rai 4 dalle 21:15, tra terre da depredare e lotte intestine tra diversi insediamenti, si snodano le vicende della serie canadese “Vikings”. Come si svilupperà la rivalità tra Rollo e Ragnar? Nel nono episodio della seconda stagione, intitolato “The Choice”, Lagertha si renderà protagonista di un’inaspettata decisione. Clicca qui per seguire la diretta streaming della seconda stagione di “Vikings”.
Stasera, mercoledì 27 maggio 2015, su Rai 4 va in onda il nono episodio della seconda stagione di Vikings; intitolato The Choice. Ragnar e Horik si preparano allo scontro con re Ecbert, il quale ha intenzione di sperimentare sul campo di battaglia alcune strategie militari già praticate dai romani. Nello scontro sarà proprio lui ad avere la meglio, anche perché riuscirà a cogliere di sorpresa gli uomini di Horik e Ragnar e a sterminarli, col risultato che tutti saranno costretti a battere in ritirata, soprattutto dopo che anche i soldati di re Aelle sono entrati in gioco a fianco di Ecbert. Anche Rollo viene gravemente ferito e, dopo che Athelstan lo trova inerme sul campo di battaglia, lo fa portare al monastero di Winchester.
Auslaug (Alyssa Sutherland) si accorge che una delle sue profezie è divenuta realtà, in quanto dopo aver partorito si rende conto del fatto che il bambino che ha dato alla luce è storpio. La cosa, però, non sconvolge tanto la donna quanto Ragnar (Travis Fimmel), il quale è preoccupato anche per il fatto che, in futuro, il bambino possa non trovare il suo posto nella comunità vichinga e perciò suggerisce di liberarsi dell’infante. Al contrario, Auslaug decide di tenere suo figlio e lo chiama Ivar, nome a cui Ragnar aggiunge il soprannome di “senz’ossa” (“boneless” appunto, come dice il titolo dell’episodio). Lagertha (Katheryn Winnick) si trova a dover riorganizzare la propria esistenza, dopo la morte di Borg (Thrnbjørn Harr) e decide di fare ritorno a Kattegat, accompagnata dalle sue imbarcazioni e dai suoi soldati, mentre Bjorn (Alexander Ludwig) continua a lusingare la schiava horunn (Gaia Weiss), la quale continua però a respingerlo anche se alla fine i due finiscono per confessarsi reciprocamente i sentimenti che provano l’uno per l’altra.
Da tutt’altra parte invece, e precisamente nel Wessex, qualcuno sta facendo visita al re Ecbert (Linus Roache): si tratta di Kwenthrith (Amy Bailey), principessa di Mercia, la quale, per sottrarsi alla malvagità dello zio che è divenuto il nuovo sovrano della sua terra, è dovuta fuggire da casa sua. Re Ecbert non può fare a meno di notare come la principessa sembri essere davvero molto interessata ai guerrieri vichinghi e anche il suo essere molto disinibita sessualmente, dato che non riesce a tenere per sé le sue voglie.
Tornando a Kattegat, invece, ci sono ancora dei dissapori tra Ragnar (Travis Fimmel) e Floki (Gustav Skarsgård), con grande gioia di re Horik (Donal Logue), che prova a far passare dalla sua parte il primo. Nel frattempo, approdano sulle spiagge del Wessex anche Torstein (Jefferson Hall) e Ragnar e suscitano sin da subito l’ira di Lagertha e Horik quando quest’ultimo ordina al primo di andare ad annunciare il loro arrivo a re Ecbert, senza aver prima parlato né con l’uno né con l’altra. A tentare di salvare la situazione arriva il principe Aethelwulf (Moe Dunford), che quasi in maniera inaspettata giunge nell’accampamento dei soldati vichinghi per parlare con Ragnar: il principe intende convincerlo a recarsi da Ecbert in segno di cortesia e poi lo rassicura dicendo che Athelsan è ancora in vita, donandogli anche il suo braccialetto come testimonianza che avvalora la sua affermazione. Mentre assieme ai suoi uomini intraprende la via del ritorno a casa, il principe e i suoi soldati subiscono un assalto da parte degli uomini di Erlendur (Edvin Endre), che a sua volta ha eseguito gli ordini di re Horik, suo padre. Tutti gli uomini di Aethelwulf vengono sterminati, mentre quest’ultimo riesce a mettersi in salvo. L’episodio pone Ragnar in una situazione abbastanza complicata, dato che lui stesso aveva garantito per la sicurezza del figlio di Ecbert e per quella dei suoi uomini.