Stasera, venerdì 19 giugno 2015, Rai 2 trasmetterà dalle 23.00 il sesto episodio di The Good Wife 6, intitolato Si torna a casa. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco che cosa è successo la settimana scorsa: Alicia (Julianna Margulies) arriva in aula e si ritrova stupita nel vedere come sua avversaria Elizabeth Tassioni. La cliente di Alicia è Camilla Vargas, che ha deciso di far causa al proprio capo, che l’avrebbe licenziata soltanto perché è una donna. La difesa sostiene invece che la signora Vargas sarebbe incontentabile e renderebbe teso l’ambiente lavorativo, avendo lei stessa licenziato ben cinque assistenti negli ultimi due mesi. In ufficio Diane (Christine Baranski) apre una mail e immette un virus nel sistema, mandando in tilt tutti i computer connessi alla rete. Si tratta di un vero e proprio ricatto, richiedendo 50mila dollari in cambio dei loro file, che altrimenti verrebbero cancellati. Hanno 72 ore di tempo e Alicia decide di pagare. Il boss viene interrogato alla sbarra e Alicia sottolinea come l’ex CEO della compagnia non sia stato licenziato dopo le accuse di molestie sessuali, bensì abbia ricevuto un aumento.
Il pagamento viene effettuato ed ecco arrivare un codice pin che dovrebbe consentire di sbloccare gli account. Purtroppo non si trova soluzione al blocco generale, e così Alicia mette Kalinda (Archie Panjabi) al lavoro per risolvere questo che potrebbe essere un danno incredibile. Eli (Alan Cumming) arriva ed è furioso perché Alicia non risponde alle sua mail. Il problema ovviamente sono i pc, ma lui pretende che vengano escluso dalla lista invitati Finn (Matthew Goode), dicendo che se questi salirà sul palco allora Peter non ci sarà all’evento. Kalinda corre dall’FBI per risolvere il disastro del virus. Espone il problema e le viene detto che per un mandato occorrono 48 ore. Il problema però è che gli hacker hanno dato loro soltanto altre 45 ore prima di distruggere i file. Diane trova un numero dell’assistenza sul sito degli hacker, con la situazione che diventa paradossale. Chiamano il centralino e viene detto loro che il pagamento è stato ricevuto, quasi si trattasse di un normale servizio offerto. Come da accordi hanno inviato il pin alla Lockhart & Gardiner, ma lei ora ne ha un nuovo studio e chiede di poter ripetere l’operazione, ma questo non è consentito. L’unica speranza è contattare l’altro studio, e in particolare David (Zach Grenier), così da chiedergli di inoltrare la mail, ma ovviamente i rapporti sono tutt’altro che amichevoli, e la risposta di David è in breve che può scordarselo dopo averli abbandonati. L’FBI prova a fare il possibile e un agente fornisce a Kalinda un indirizzo IP, che mostra dove siano finiti i soldi. Arrivano a casa di un uomo, Mr. Keliner, decisamente troppo vecchio per essere a capo dell’operazione, e non ha idea di cosa stia succedendo. Un uomo di nome Mr. Black gli ha offerto un lavoro. I soldi passano dal suo account e lui può tenersene il 10%, per poi spedire il resto a lui.
Diane riesce a convincere David, che in cambio vuole discutere del contratto di locazione. Ottiene il pin ma non funziona, anzi ora il timer scorre più velocemente. L’agente dell’FBI si chiama Lana e a quanto pare tra lei e Kalinda scoppia la scintilla. Finiscono a letto insieme e questo porta Kalinda ad ottenere il codice di un server proxy dove il virus è stato operativo l’ultima volta, in Russia. In aula la difesa sostiene che il boss della Vargas non è sessista, ma lo è la compagnia cinese per la quale lavorano, e così hanno dovuto licenziarla, perché loro non intendevano lavorare con lei. Alicia parla con Finn e gli dice che deve fare un passo indietro. Prova a dirgli di non volerlo mettere in difficoltà col suo boss Castro, ma lui non se la beve affatto. Alla fine lei non sa trovare una spiegazione decente e così lui ci sarà all’evento. Kalinda prende in mano la situazione, avviando una webchat con l’hacker dalla Russia. Lui le ride in faccia dinanzi alle richieste di restituzione dei soldi e dei file, ma quando lei inizia a riempire il suo pc di materiale anti Putin, il ragazzo ha paura per davvero, e così fa tutto ciò che lei dice. Il caso di Alicia viene del tutto distrutto o quasi quando un avvocato spiega in aula che le donna non potrà ricevere comunque nessun indennizzo da questa causa, perché tutti i beni della compagnia sono stati congelati a causa di un’indagine per scambio di informazioni riservate.
In pratica il tutto viene tenuto in sospeso almeno fino alla risoluzione del caso federale. Peter intanto scopre della presenza di Finn e si rifiuta di salire sul palco con lui. Alicia gli urla contro e gli chiede con forza di mandar giù il suo orgoglio per una volta e starle vicino, perché proprio ora ha più bisogno di lui. Lo minaccia addirittura, dicendogli che un giorno, quando lui avrà bisogno di lei, potrebbe non trovarla schierata dalla sua parte. Diane ha scoperto d’essere ancora la proprietaria dell’edificio della Lockhart & Gardiner, e così parla con Alicia della situazione e le dice che intende trasferire questo studio lì, sbattendo fuori David e gli altri.
In questo episodio (6×06 Si torna a casa) Johnny riuscirà a convincere Alicia ad incontrarsi con un Pastore, il Pastore Jeremiah, in modo da provargli che non è del tutto atea. La donna, però, chiederà aiuto anche alla figlia e alla sua fede cristiana in modo da portare avanti la sua campagna. Nel frattempo, Cary viola gli accordi sulla sua cauzione per un piccolissimo cavillo