Ballarò, riassunto e ospiti puntata 30 giugno 2015 – Nella puntata di martedì 30 giugno 2015 della trasmissione di approfondimento Ballarò, in onda su Rai 3 per la conduzione di Massimo Giannini, sono presenti in studio in qualità di ospiti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, Giorgia Meloni di Fratelli dItalia, Luigi Abete presidente della BNL, Nicola Fratoianni esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, Luisella Costamagna e Aldo Cazzullo noto editorialista de Il Corriere della Sera. La puntata si apre con il classico editoriale di Giannini che rimarca come debba essere rivista lidea di Europa se essa va in difficoltà nella gestione di 40mila profughi e per la questione della Grecia il cui pil rappresenta il 2% di quello complessivo dellintera zona Euro.
Nel primo servizio linviato, intervista il Ministro Maria Elena Boschi per parlare della riforma della scuola ricevendo in risposta un elenco di situazioni che porteranno studenti ed insegnanti ad avere una scuola maggiormente moderna. Tornati in studio, Gozi fa presente come lEuropa debba andare avanti nelle proprie politiche ed allo stesso tempo non far uscire la Grecia. La Meloni è invece molto critica rispetto a quanto fatto dallEuropa rimarcando come non si possa pensare di affrontare al meglio la crisi seguendo quelle che sono le direttive di bancari e burocrati. Inoltre sottolinea come la Cina abbia manifestato solidarietà nei confronti della Grecia cosa che sta del tutto mancando da parte dellEuropa. Per la Meloni il concetto di Europa non esiste in quanto ci sono atteggiamenti egoistici da parte di Stati che si arricchiscono sulla pelle dei più deboli. Dopo un servizio nel quale si parla dei possibili contraccolpi per lItalia nel caso di fuoriuscita della Grecia, in studio Abete fa presente come il nostro Paese non rischi assolutamente nulla aggiungendo che la Grecia abbia uno scarso valore in termini economici.
La Costamagna sottolineando come non si possa soltanto fare un discorso dal punto di vista delle banche e dei conti, fa presente che Tsipras non possa fare molto di più vista lattuale situazione delleconomica greca e che le politiche di austerity non hanno prodotto i risultati sperati. Costamagna enfatizza la coerenza politica di Tsipras mentre bacchetta Renzi che in un primo momento aveva salutato con favore lascesa di Tsipras in Grecia mentre ora di fatto lo ha scaricato. Acceso botta e risposta tra la Meloni e Gozi con la prima che vorrebbe sapere quali siano le richieste fatte alla Grecia se non quelle di tagliare i salari, mentre il secondo rimarca come ci sia la richiesta di riformare lamministrazione pubblica, il sistema pensionistico per renderlo sostenibile e lamministrazione finanziaria. In collegamento cè anche il direttore de Il Sole 24 Ore, Roberto Napoletano che fa presente come il problema della Grecia è molto maggiore di quello che si vorrebbe far credere in quanto aprirebbe una crepa nel sistema Euro.
Luigi Abete non è daccordo su quanto esposto da Napoletano e quindi viene mandato in sovraimpressione un cartello nel quale viene rimarcato come i debiti della Grecia verso lItalia siano complessivamente 35,9 miliardi di euro. Continua in studio la discussione piuttosto accesa tra la Meloni e Gozi con questultimo che rimarca come sia non corretto parlare di taglio di salari in Grecia in quanto non è al centro delle richieste fatte al Governo Ellenico. In collegamento il direttore Napoletano ritorna su quanto detto in precedenza ponendo un problema di vulnerabilità da parte dellEuro. La discussione poi si sposta sul Jobs Act con la Meloni che sottolinea come esso non abbia avuto nessun beneficio per leconomia italiana. La stessa Costamagna pare essere alquanto critica verso la misura adottata dal Governo Renzi parlando di riciclaggio di posti di lavoro.
Sulla vicenda scoppia una nuova discussione in studio tra Abete e la Meloni, con il primo che attacca il concetto della Meloni per aver messo insieme dati che non hanno nessun legame mentre la seconda fa notare come siano le banche a difendere loperato del Governo Renzi. In studio arriva Massimiliano Fedriga della Lega Nord che attacca Renzi ricordando come la vicenda dei famosi 80 euro sia stata soltanto una trovata a scopo elettorale, aggiungendo come la Lega voglia fare in modo che vengano abbassate le tasse sul lavoro e sulla casa. Nella parte finale della trasmissione viene effettuato prima un collegamento con degli allevatori e produttori di formaggi per parlare dei vincoli dellUnione Europea tesi a sminuire il Made in Italy e quindi si passa ai sondaggi della Ghisleri dai quali si evince lo spaccamento degli italiani sulla possibile uscita dallEuro da parte della Grecia mentre per quanto concerne le intenzioni di voto, il Partito Democratico potrebbe contare su un 32,5% dei voti, il Movimento Cinque Stelle sul 23%, la Lega Nord sul 15% e Forza Italia sul 13,4%.
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