Il bambino cattivo, il film di Pupi Avati in programma per questo pomeriggio su Rai 1, fu trasmesso, sotto precisa richiesta del regista, per la prima volta in occasione della Giornata Internazione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre 2013. Nonostante la giovane età, il piccolo attore Leonardo Della Bianca, non era qui alla sua prima esperienza come attore. All’età di 11 anni, aveva infatti girato poco meno di 10 film ed era anche doppiatore per altre pellicole come ‘Toy story 3’. Pupi Avati ha dichiarato che per realizzare questo film non ha dovuto inventare molto. La situazione vissuta nel film sembra infatti non essere poco usuale anche nella realtà, dove tanti bambini con genitori separati finiscono in case famiglia e, se va bene, vengono adottati. Alla sua prima apparizione in tv, questa pellicola ha riscosso un buon successo nonostante la tematica delicata.
Il bambino cattivo, in onda questo pomeriggio alle 16.55 su Rai 1, è un film drammatico del 2013 girato per la televisione. Il regista di questa pellicola,il famosissimo Pupi Avati, autore di altri film di successo ha consultato, per questo lavoro, il parere di esperti in pschiatria e medicina. Il cast del film vede attori del calibro di: Luigi Lo Cascio (nel ruolo di Michele); Donatella Finocchiaro (nel ruolo di Flora); Pino Quartullo (nel ruolo di Stefano); Patrizia Pellegrino (nel ruolo di Novella); Bob Messini (nel ruolo dell’avvocato Alioti); Leonardo Della Bianca (nel ruolo di Brando, il bambino protagonista). La durata del film è di circa 102 minuti.
Vediamo la trama: nella città di Roma vive il piccolo Brando con i genitori Flora e Michele, sempre in litigio tra loro a scapito del bambino. La situazione di Brando è dura. La madre ha crisi depressive, mentre il padre è poco presente oltre che immaturo. Flora un giorno, dopo aver scoperto che il marito ha un’altra donna e che se ne andrà di casa per stare con lei, tenta il suicidio e viene ricoverata in ospedale sotto sciock. A questo punto Brando, rifiutato sia dalla nonna paterna e dalla nuova compagna del padre, Lilletta (interpretata da Eleonora Sergio) e troppo lontano dai parenti materni, viene affidato ad una casa famiglia. In istituto, dove si distrare solo con i suoi idoli del wrestling e del Real Madrid, Brando proprio non si trova. Raggiunge allora di nascosto la madre in ospedale, dove scopre che anche lei si è scordata di lui e che, ancora malata, non lo riconosce e non sa etichettarlo se non come ‘bambino cattivo’.
Tornato nella casa famiglia viene preso in affidamento da una coppia che aveva perso un figlio. La paura di essere un sostituto e di essere abbondonato di nuovo lo terrorizza al punto da chiudersi a chiunque e da rifiutare l’affidamento. Passano così alcuni mesi e finalmente Brando, all’istituto, riceve la visita del vero padre, Michele, il bambino è convinto che il padre sia tornato per portarlo con se, ma invece verrà a sapere che aspetta un altro bambino e che Brando non farà parte di questa famiglia. Vistosi solo, Brando decide di tornare dalla famiglia che lo voleva con sè, chiarendo che non vuole essere un sostituto del povero figlio loro deceduto tempo prima. Detto ciò, Brando riprende in mano la sua vita, e la felicità può tornare a rivivere nei suoi occhi e nel suo cuore.