‘, in onda oggi pomeriggio alle 13.40 su Canale 5, ha ottenuto per lo più recensioni positive per il trema trattato e per le scene scelte per le riprese. Neil Genzlinger, scrittore del New York Times, ha scritto invece che è stato dato troppo spazio al personaggio di Mary oscurando Martha a cui viene data poca attenzione. Le scene in cui sono entrambe presenti, secondo lo scrittore, sono molto più reali di quelle in cui la Swank viene inquadrata da sola.
Oggi, sabato 26 settembre 2015, Canale 5 trasmette alle 13.40 Mary and Martha, un film del 2013 di Phillip Noyce e con Hilary Swank (Mary), Brenda Blethyn (Martha), Sam Claflin (Ben), Lux Haney-Jardine (George), Frank Grillo (Peter) e Bongo Mbutuma (Pumelele).
Vediamo la trama della pellicola: Mary lavora come designer di interni e oltre al lavoro ha una forte passione per il figlio George che adora e con cui si dimostra a volte anche eccessivamente protettiva. Un giorno George fa ritorno da scuola raccontando alla madre di essere stato vittima di bullismo e Mary decide di ritirarlo da scuola prima della fine dellanno scolastico e intraprendere con lui un viaggio in Africa dove crede di potergli dare uneducazione migliore. Per prepararsi al viaggio, madre e figlia cercando di apprendere quanto più possibile in modo da arrivare in Africa con un discreto bagaglio di conoscenze. Arrivati in Africa George si integra subito e Mary decide un giorno di fare una gita con lui un po più lontano dallaccampamento per poter esplorare i luoghi. Tuttavia George viene punto da una zanzara e comincia ad avere la febbre alta. Sulle prime Mary crede che si tratti di una semplice influenza ma con il passare dei giorni vede che il figlio sta peggiorando sempre di più e una volta riusciti a tornare indietro porta George in ospedale dove il bambino purtroppo muore. Mary scopre che il figlio si è ammalato di malaria e viene scossa dal troppo dolore della perdita allontanandosi anche dal marito decidendo di rimanere in Africa per qualche tempo per poi fare ritorno a casa. Durante la sua permanenza nella sua città il dolore di Mary continua e decide di tornare in Africa per vivere nel Paese per un periodo decisa a fare qualcosa di più per la popolazione.
In ospedale conosce Martha che ha appena perso il figlio Ben per la stessa malattia e con cui stringe una forte amicizia di reciproco sostegno. Le due donne iniziano la comune battaglia per contrastare la malattia venendo a sapere che la stima dei morti di malaria si aggira attorno a 600.000 persone lanno, la maggior parte dei quali sono bambini africani. Dopo aver vissuto insieme la brutalità della malattia dal vivo vedendo morire numerosi bambini fra le loro braccia, Mary decide di presentare una mozione ad una sottocommissione del Congresso ma sulle prime non riesce a trovare nessun appoggio politico. Mary crede ancora di poter fare qualcosa e non demorde decidendo di presentarsi lei stessa ottenendo che lo Stato approvi un piano per combattere la malattia.