La dieta mima digiuno è stata sempre sostenuta dal professor Umberto Veronesi, Valter Longo spiega che il suo kit prevedere un ciclo di 5 giorni ogni 3-6 mesi, facendo così l’apporto calorico diminuisce fino al 50%. La cosa particolare della sua iniziativa è che tutti i proventi dalla vendita di questo kit saranno devoluti alla ricerca. Nella puntata di oggi di Che tempo che fa è intervenuto Valter Longo, lo studioso della cosiddetta “dieta della longevità”. Lo studioso ha svelato alcuni dei segreti di quella che viene anche chiamata “dieta mima digiuno”: un esempio? Longo ha detto che sarebbe buona abitudine cercare di riesumare la tanto sana dieta mediterranea, quella a basso contenuto di proteine, che viene oggi praticata da meno del 10% degli italiani. Longo ha spiegato che i suoi studi, iniziati sui lieviti e sui topi, inizialmente non hanno trovato l’approvazione da parte della comunità scientifica, che dopo una serie di test positivi effettuati dal team di Longo ha invece cambiato atteggiamento nei confronti della sua ricerca. Importante, sempre a detta dell’esperto, entrare nell’ottica di capire come restare giovani, piuttosto che evitare di invecchiare. Per questo può risultare utile osservare il tipo di alimentazione delle popolazioni più longeve: da quelle dell’Ecuador, protette a livello genetico, fino a quelle del Sud Italia, favorite da sane abitudini a tavola.
Secondo Valter Longo, la cucina ligure sarebbe la più sana in assoluto e come la dieta della longevità di sua invenzione, è pescetariana. Il suo consiglio è di prediligere pesce biologico, evitando gli allevamenti dedicati che prevedono una vita dell’animale in ambienti controllati. Frutta e verdura sono ammessi, ma nel primo caso bisogna agire con cautela, per via del maggior apporto di zuccheri. Una sola porzione di frutta è più che sufficiente. Anche dal punto dell’esercizio fisico, non bisogna esagerare perché metterebbe sotto eccessivo sforzo il corpo. Il suo consiglio, in questo caso, è di non superare i 300 minuti alla settimana. A chi si chiede se la dieta della longevità preveda troppe restrizioni, Valter Longo risponde che uno di segreti è mangiare di più perché le ristrettezze alimentari non farebbero altro che aumentare la fragilità dell’organismo.
Ha fatto molto parlare di sé il programma alimentare di Valter Longo, l’ideatore della dieta della longevità. Alla base la nutrizione adottata da tutti i centenari d’Italia, sinonimo di salute e lunga vita. L’idea rivoluzionaria di Longo tiene comunque conto della genetica, parte integrante di una propensione naturale alla longevità, ma la vera innovazione secondo il biochimico consiste innanzitutto in un’alimentazione corretta. “Alimentandosi in modo sano è possibile prevenire la maggior parte dei tumori”, afferma Valter Longo in un’intervista di genova.mentelocale.it. Questa sera, domenica 30 ottobre 2016, Valter Longo sarà ospite della trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, in onda alle 20:00 su Rai 3. Il lavoro dello scienziato è frutto di 25 anni di studio ed i suoi segreti sono racchiusi nel suo libro La dieta della longevità, pubblicato da Vallardi. All’interno, Valter Longo spiega due tipi di dieta vantaggiosi dal punto di vista salutare. La prima è quella della longevità, adatta per sostituirsi all’alimentazione quotidiana di ogni persona.
La seconda dieta di Valter Longo è in realtà la prima ricerca fatta in materia di alimentazione. La dieta mima digiuno prevede il controllo costante da parte del medico e non bisogna improvvisare. Il programma prevede che si adotti questo tipo di alimentazione solo per cinque giorni al mese e garantirebbe un ringiovanimento del corpo umano. La mima digiuno permetterebbe la distruzione di alcune cellule ed il conseguente rinnovamento delle stesse. Tutto ciò per garantire una maggiore protezione da diabete e cancro. Questo particolare tipo di dieta ha permesso a Valter Longo di essere considerato un vero e proprio guru della lunga vita e ad attirare l’attenzione dei ricercatori USA. Longo è inoltre un professore di scienze biologiche e gerontologia, nonché direttore dell’Istituto di longevità: la struttura fa parte dell’Università del Sud California di Los Angeles. Secondo il ricercatore, il traguardo a cui ognuno di noi dovrebbe ambire è quello dei 110 anni, una meta che molte persone nel mondo sono riuscite a raggiungere. Basti pensare ad Emma Morano della provincia di Verbania, attualmente considerata la donna più vecchia del mondo grazie alla veneranda età di 117 anni.