“Vamos a matar companeros” è un film western realizzato nel 1970. Può vantare la regia del geniale Sergio Corbucci e l’interpretazione di Tomas Milian e di Franco Nero. La sua trasmissione avrà luogo su Iris oggi, mercoledì 23 novembre 2016 alle ore 21:00. Ecco il trailer disponibile qui: siamo nel bel mezzo della rivoluzione messicana. Un gruppo di ribelli cerca di liberare a colpi di fucile un professore che da anni lotta per la libertà del Paese. Non si faranno mancare proprio nulla, per riuscire nel loro obiettivo di contrastare le forze imperiali, prenderanno d’assalto un treno in corsa, faranno crollare il campanile di una chiesa e mineranno un piccolo ponte per impedire all’esercito di attraversare un fiume della zona. Chiunque desideri seguire la sua diretta streaming, invece, lo potrà fare grazie al sito www.mediaset.it, cliccando qui.
Vamos a matar companeros è il film che andrà in onda su Iris oggi, mercoledì 23 novembre 2016, in prime time. Una pellicola dal genere western e commedia scritta e diretta da Sergio Corbucci, che si è occupato anche della sceneggiatura con Arduino Maiuri, Massimo De Rita e Fritz Ebert. La scena in cui il personaggio interpretato da Tomas Milian canticchia una canzoncina dedicata ai bellissimi occhi celesti del collega Franco Nero non è stata pensata né da Corbucci né dai suoi collaboratori. È una geniale improvvisazione dell’attore cubano.
– Vamos a matar companeros è il film in onda su Iris oggi, mercoledì 23 novembre 2016 alle ore 21.00. Una pellicola che è stata prodotta nel 1970 che si inserisce nella corrente dello spaghetti western, si ritiene sia una delle opere più importanti per rappresentare questo genere. Per quanto riguarda la sua regia, dietro la macchina da presa possiamo trovare il grande Sergio Corbucci, geniale rappresentante del cinema italiano degli anni Settanta, tra le sue pellicole più celebri possiamo ricordare “Il grande silenzio” e “Django”. Venendo, invece, a parlare del cast che ha preso parte a questa produzione, è possibile riconoscere due interpreti che a modo loro hanno fatto la storia del nostro cinema: il primo è l’ottimo Franco Nero, attore parmigiano classe 1941. Nel corso della sua brillante carriera ha lavorato con registi prestigiosi tanto italiani quanto internazionali come, per esempio, Rainer Werner Fassbinder, Franco Zeffirelli, Pupi Avati e Gary Winick. Il secondo, invece, è Tomas Millian, si tratta di un attore cubano che ha fatto fortuna in Italia. Indimenticabili le sue interpretazioni nel ruolo del maresciallo Nico Giraldi o in quello del guitto romano soprannominato Er Monnezza. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.
Il film si ambienta nel periodo della rivoluzione messicana, El Vasco (Tomas Milian), questo il soprannome dell’umile guitto di strada Modesto Servando Iruretagoyena, non sopporta più le vessazioni ed i soprusi che la popolazione civile deve subire per mano delle forze filo-governative. Decide di ribellarsi una volta per tutte e fomenta la gente di San Bernardino, la cittadina in cui è nato, per dargli manforte. Quando si rende conto che le forze dell’ordine vogliono costringere gli elettori a votare per il candidato fantoccio, Porfirio Diaz, si arrabbia a tal punto da uccidere uno dei generali dell’esercito. È una medaglia al valore per le forze rivoluzionari, il generale Mongo (José Bódalo), leader dei ribelli, viene a sapere di quanto El Vasco sia coraggioso e capisce che è un uomo di cui può fidarsi. Lo nomina allora suo braccio destro e lo coinvolge sempre più nei suoi progetti libertari. Ben presto, però, il nostro protagonista dovrà rendersi conto che le cose non stanno proprio come potevano sembrare in un primo momento, Mongo non è affatto il paladino della giustizia che il popolo pensa. Il generale ha come obiettivo primario la sua ricchezza personale, la politica è semplicemente il mezzo più comodo per riuscire a fare fortuna, senza nessun idealismo. Modesto lo comprende pienamente quando arriva in città il gelido Yodlaf Peterson (Franco Nero), irredentista scandinavo che desidera acquistare un’ingente quantità di armi dal generale messicano. Contrariamente a quanto gli aveva promesso in precedenza, Mongo decide di consegnargliele solo qualora lo svedese riesca ad aprire una cassaforte blindata in cui è racchiuso un cospicuo tesoro. Nessuno conosce però la combinazione, fatta eccezione per il pacifico Professor Vitaliano Xantos (Gualtiero De Angelis), si tratta di un docente universitario che cerca di ottenere la libertà del suo Paese rifuggendo, però, ogni forma di violenza. Al momento questo grande uomo è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Mongo non indugia di fronte a questo piccolo intoppo, incarica El Vasco di accompagnare Peterson a Yuma, città in cui Xantos è tenuto prigioniero, per cercare di liberare il professore. Il nostro protagonista non è affatto contento di questo compito, disprezza lo svedese per i suoi modi freddi e per il suo abbigliamento ricercato. Purtroppo, però, deve fare buon viso a cattivo gioco, gli ordini di Mongo non si discutono…