È un film drammatico realizzato nel 2011 che si basa sul reportage “Il crollo” scritto dal giornalista Curtis Hanson. La tematica principale sarà la terribile crisi economica che ha scosso il mondo occidentale tra il 2008 ed il 2015. Il film andrà in onda su Cielo oggi, lunedì 28 novembre 2016 alle ore 21:15. Il trailer visionabile qui ci presenta Henry Paulson, Segretario del Tesoro degli Stati Uniti d’America mentre cerca di evitare che le principali istituzioni finanziarie del Paese si trovino a fallire, trascinando con sé la salute economica del mondo occidentale. Molteplici sono le ragioni che hanno portato al fallimento della Lehman Brothers, l’uomo politicor però, si trova a ricordare che ora il suo salvataggio è una missione di rilevanza nazionale. Chi vuole accedere alla sua diretta streaming, la troverà disponibile sul sito dell’emittente, www.cielotv.it, cliccando qui.
Il crollo dei giganti è il film che andrà in onda su Cielo oggi, lunedì 28 novembre 2016, in prima serata. La pellicola drammatica del 2011 è stata affidata alla regia di Curtis Hanson con il soggetto tratto dal bestseller Too Big to Fail, scritto da Andrew Ross Sorkin, giornalista ed economista del New York Time. Il personaggio principale della storia è interpretato da William Hurt, l’attore statunitense che si è fatto conoscere nel 1980 con il ruolo ottenuto nel film Stati di allucinazione diretto da Ken Russell: tra le sue più importanti interpretazioni vanno ricordate Il bacio della donna ragno che le è valso il Premio Oscar come migliore attore protagonista nel 1986, mentre ha ricevuto le nomination per le sue interpretazione nei film Figli di un dio minore nel 1987, Dentro la notizia nel 1988 e A History of Violence nel 2006. Inizialmente l’attore Topher Grace ha riscontrato non poche difficoltà nell’interpretare il personaggio che gli era stato assegnato. Le sue opinioni politiche, diametralmente opposte rispetto a quelle di Jim Wilkinson, non gli permettevano di raggiungere una completa immedesimazione. Solo parlando col regista Curtis Hanson riuscì ad entrare in contatto con la sfera più intima del personaggio e a superare i suoi problemi.
– Il crollo dei giganti è il film in onda su Cielo oggi, lunedì 28 novembre 2016 alle ore 21.15. Una pellicola drammatica che è stata realizzata nel 2011 e basata sull’inchiesta “Il crollo – To big to fail” scritto dal giornalista del New York Times Curtis Hanson. La regia del film porta il nome di Curtis Hanson, autore statunitense classe 1946, la cui sfortunata vicenda personale (il regista è morto nel settembre del 2016 a causa di complicazioni dovute al morbo di Alzheimer da cui era affetto) non fa dimenticare la sua grande carriera, le sue pellicole popolari sono state sicuramente il noir “L.A. Confidential”, “8 Mile”, “Cattive compagnie” e “Il fiume della paura”. Venendo a parlare del cast che ha preso parte a questa produzione, il protagonista del film è stato interpretato da un attore davvero eccezionale, si tratta di William Hurt, uno dei massimi esponenti del cinema statunitense degli ultimi trent’anni. Nel corso della sua brillante carriera ha lavorato con alcuni registi prestigiosi come, ad esempio, Lawrence Kasdan, Wim Wenders, Anthony Minghella, Steven Spielberg, M. Night Shyamalan e David Cronenberg. Non si può non citare, inoltre, la presenza di Paul Giamatti, noto al grande pubblico per la sua partecipazione al bellissimo “La versione di Barney” e per quella alla commedia “Sideways – In viaggio con Jack”. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Nel 2008 il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti d’America è Henry Paulson (William Hurt). Prima di dedicarsi alla carriera politica, l’uomo era uno dei maggiori esponenti della vita finanziaria del Paese, fino al 2006, infatti, era seduto sulla poltrona destinata all’amministratore delegato del Goldman Sachs Group. Il suo ingrato compito attuale è quello di cercare di arginare la terribile crisi che si è scatenata nell’agosto del 2008 e che ha stravolto gli equilibri dell’economia mondiale. Dick Fuld (James Woods), CEO della Lehman Brothers Holdings Inc., cerca disperatamente investitori esterni che possano risollevare le sorti dell’azienda. Nessuno però sembra disposto a prendersi questa responsabilità, neppure il governo centrale sembra favorevole a mettere in atto questo tipo di salvataggio. Paulson ritiene, però, che mettere un freno alla caduta libera della Lehman Brothers sia essenziale, secondo lui tanto la Bank of America quanto la britannica Barclays, i due pilastri su cui si fonda l’economia dell’Occidente, hanno tutto l’interesse di sostenere un buono stato di salute della società di investimenti. Le sue attese verranno sconfessate quando la banca centrale statunitense deciderà di acquistare la Merrill Lynch. Per quanto riguarda il suo corrispettivo britannico, il suo intervento viene arginato da meccanismi regolatori in uso nel Regno Unito. Senza paracadute, Paulson si vede costretto a consigliare a Fuld di avviare le pratiche per dichiarare la bancarotta della società, prima che la borsa apra. Inizialmente tanto la reazione dei mercati tanto quella della classe politica sembra essere positiva ma la storia ci insegna che le cose hanno rapidamente assunto una piega ben differente. Il fallimento della Lehman Brothers nel giro di poche ore ha un impatto catastrofico sull’intero mercato finanziario, la General Electric e la AIG (American International Group, Inc.) perdono tutto con una rapidità davvero incredibile. Paulson capisce che il passo successivo è inevitabile per quanto eticamente discutibile, lo Stato dovrà acquistare le azioni non fruttifere dalle banche per garantire loro una maggiore liquidità di investimento, anche se i tempi di intervento del Congresso degli Stati Uniti sono molto più lenti rispetto a quelli del mondo dell’alta finanza.