Manuel Agnelli è forse la scoperta di questa nuova edizione di X Factor 2016: cinico, esigente, con un modo di parlare che a volte sembra una doccia fredda per l’interlocutore, il giudice leader degli Afterhours è il personaggio più criticato e amato del talent. In una recente intervista rilasciata al Fatto Quotidiano Manuel Agnelli ha espresso dei giudizi artistici sui suoi compagni a X Factor 2016 e la cosa emersa è che a lui musicalmente non piace nessuno! “Arisa possiede una delle voci femminili più interessanti che ci siano in Italia, anche se la sua musica non è nelle mie corde. (…). Alvaro è un bel ragazzo, intelligente, parla cinque lingue. Ovviamente non mi piace la musica che fa, ma il fatto che non piaccia a me non significa che non funzioni. Per quanto riguarda invece Fedez, anche lui fa un tipo di musica che non è la mia, ma a 27 anni è già un manager e un produttore della madonna“. Insomma, a Manuel Agnelli non piace proprio nessuno di questa edizione di X Factor 2016. Ma attenzione: il fatto che non gli piaccia la musica che fanno Fedez, Arisa e Alvaro Soler non vuol dire che non li apprezzi lo stesso come artisti.
Ritroveremo Manuel Agnelli questa sera su Sky Uno per il sesto Live Show di X Factor 2016. Anche oggi potrebbero esserci battibecchi tra il leader degli Afterhours e Arisa e il pubblico è sicuramente curioso di vedere come i due giudici interagiranno tra loro. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Agnelli non ha avuto parole di velluto per la collega: “risa è una persona incredibilmente sincera in quello che fa, anche contro i suoi stessi interessi. Certi giorni mi fa tenerezza e l’abbraccerei, altri invece vorrei annegarla in una pozzanghera”. Un doppio atteggiamento che sicuramente fa sorridere ma che corrisponde alle frecciatine che i due si sono tirati finora in diretta e che si tireranno probabilmente anche questa sera.
Con i suoi talenti ad X Factor 2016 regala un’esibizione riuscita dietro l’altra, in un climax di emozione e coinvolgimento. Da una parte la maestria di Andrea Biagioni sia con la chitarra sia senza, dall’altra l’impasto fatto di raffinatezza e semplicità di Eva Pevarello. Manuel Agnelli è stato lungimirante nel notare le potenzialità dei suoi cantanti e non fermarsi alle loro prime esibizioni. Andrea poteva essere solo un bravo insegnante di chitarra, invece così non è stato, mentre Eva ha mostrato di saper svolgere il compito da lei richiesto sia come rocker, sia sinuosa al pari di una diva d’altri tempi. Manuel, oltre a toccare nei suoi interventi corde di rara saggezza con sensibilità e misurato istrionismo, riesce a trasmettere il suo carattere senza manifestare spocchia, ma è proverbiale nella sua intransigenza artistica.
Nell’ultima puntata ha svolto ancora una volta un lavoro encomiabile per come ha reso giustizia ad Andrea con il pezzo “Uptown Funk”, una hit del 2014 di Mark Ronson e Bruno Mars. Nonostante sulla ballata dei Nine Inch Nails, “Hurt”, non abbia convinto appieno per via di un’esibizione troppo statica, la seconda prova del lucchese è complessivamente la più riuscita malgrado Fedez non abbia esitato a massacrarla con commenti non proprio lusinghieri: “È un po’ come guardare un film a luci rosse perchè ti piacciono i dialoghi”. Il suo riferimento è alla scelta di privare il pezzo della sua vena funk ma, appunto per questo, la critica appare pretestuosa perchè non è rivolta ad Andrea ma all’arrangiamento del brano, quindi a Manuel stesso che però ha incassato con filosofia. Ma la vera favorita della squadra Over è Eva Pevarello, uscita vincitrice dall’ultimo scontro con Caterina. La tatuatrice si avvicina sempre di più alla finale e ha lanciato una carta importante con un’eterea versione di “Across the universe”.
Manuel è riuscito ad adattare alle voci dei suoi artisti stili musicali diversi senza pregiudicare il lavoro sulla realizzazione delle basi e dell’esaltazione visiva delle performance sul palco. La collaborazione è totale ed è uno dei pochi giudici a metterci la faccia, in senso letterale, come si è visto nella passata scelta di utilizzare il suo volto nei quadri della scenografia per Andrea Biagioni. Il pubblico social è impazzito quando ha visto la Gioconda versione Manuel Agnelli, ma non è l’unico indimenticabile tassello della sua presenza ad X Factor sul tavolo dei giudici. La sperimentazione del leader degli Afterhours è palpabile nell’utilizzo della versatilità da soprano di Eva per un brano da tenore come “Caruso” di Lucio Dalla. Per quanto Arisa l’abbia considerato un gioco pomposo per esibire un divismo non necessario, calcato a suo dire oltremisura nella scenografica entrata di Eva in un vestito da sera blu oltremare, Manuel non si fa intimidire dal contesto polemico in cui gli altri giudici lo vogliono trascinare e risponde sempre con stoccate fulminanti che lasciano interdetti. L’egocentrismo di Manuel è sempre al servizio dei suoi talenti e mira a far loro del bene.