Come riporta il sito web bloopers.it, sul set di Crocodile Dundee 3 si sono verificati alcuni errori. Uno di questi si può riscontrare nella scena in cui Mick sbuccia completamente una banana nei pressi della gabbia di una scimmia. Nella scena dopo, il protagonista rimuove nuovamente la buccia del frutto, azione che aveva già concluso nell’inquadratura precedente. Nella sequenza in cui il piccolo Micky è a scuola la telecamera lo riprende mentre cattura un ratto, che si rivela palesemente essere un giocattolo di gomma.
Crocodile Dundee 3 (titolo originale “Crocodile Dundee in Los Angeles“) è un film d’avventura prodotto negli Stati Uniti d’America e pubblicato in Italia dalla 20th Century Fox nel 2001. La pellicola, che verrà trasmessa oggi alle 13.55 sul piccolo schermo di Italia 1, è stata diretta dal regista Simon Wincer ed è l’ultimo episodio della trilogia di Crocodile Dundee, preceduto dai lungometraggi intitolati rispettivamente Mr. Crocodile Dundee e Mr. Crocodile Dundee 2. Recitano nel film, Paul Hogan, nei panni del protagonista Crocodile e Linda Kozlowski nel ruolo della co-protagonista Sue Charlton. Nel cast, anche Milos Drubnik, Alec Wilson, Serge Cockburn e Gerry Skilton. Crocodile Dundee 3 racconta l’ultima grande avventura di Mick Dundee (Paul Hogan), soprannominato Crocodile per via della sua particolare professione: Mick lavora nella savana australiana come guida e cacciatore di rettili, in particolare coccodrilli.
Crocodile e la sua compagna Sue Charlton (Linda Kozlowski) vivono in Australia con loro figlio, il piccolo Micky. I due hanno deciso di non sposarsi e vivono in una villetta vicino alla savana, dove Mick continua a svolgere la sua professione al servizio dei turisti, accompagnandoli a scoprire le bellezze della natura selvaggia. Tuttavia, un giorno Sue riceve una telefonata che scombinerà la vita dei protagonisti: il padre della donna lascia alla figlia l’incarico di gestire la testata giornalistica di cui è proprietario e, per farlo, Sue e la sua famiglia saranno costretti a trasferirsi momentaneamente in California. Giunti a Los Angeles, la famiglia si sistema in un appartamento e Sue prende le redini della redazione del giornale del padre. La donna si appassiona subito al suo lavoro e comincia ad indagare al caso di un losco produttore di Hollywood che realizza solo film di scarso successo, immaginando che dietro a questo continuo fallimento, l’uomo nasconda qualcosa di più profondo. Così, Sue si reca presso gli studi per intervistare il produttore. Egli confessa alla neo giornalista che la sua ambizione supera di gran lunga la sua carriera da produttore: la sua intenzione infatti è quella di costruire un grandissimo parco giochi in Russia. Non convinta dalle affermazioni dell’uomo, Sue tenta di scoprirne di più e ingaggia Crocodile come spia. Mick, infatti, lasciato il suo lavoro di cacciatore, ha molto tempo libero che trascorre solitamente portando a spasso il piccolo Micky.
Per riuscire con successo nell’impresa di spiare il produttore cinematografico, Mick si fa assumere in incognito come figurante in uno dei film dell’uomo, cercando si scoprire di più su di lui durante le riprese sul set. Tuttavia, Mick ha un carattere piuttosto stravagante, che fa sì che l’uomo non passi inosservato né dentro nè fuori dal set: Crocodile viene notato da altri produttori di Hollywood e, nonostante i suoi errori e la sua impulsività, riesce ad ottenere numerosi incarichi da attore. La sua abilità nel trattare con gli animali, lo porta, infatti, a partecipare a molti film. Tuttavia, Mick non perde mai di vista il suo obiettivo e continua ad indagare sul misterioso produttore per aiutare la compagna a realizzare il suo primo scoop. Dopo poco tempo, infatti, Crocodile, curiosando sul set durante le prove, riesce a scoprire la verità sull’uomo: il produttore si rivela essere in realtà un trafficante di opere d’arte dell’Europa Orientale, che, non appena si accorge di essere spiato dall’attore in erba, prende Sue in ostaggio.