Esce oggi, 14 aprile 2016, nelle sale l’ultimo film di Federico Cruciani ”Il bambino di vetro”. Racconta la storia di Giovanni un bimbo di dieci anni che nella Palermo dei giorni nostri scopre come anche all’interno della propria famiglia si possa provare disprezzo per quello che fanno i genitori. Il bimbo aprirà gli occhi sul padre Vincenzo e su delle vicende criminali che lo riguardano. L’opera è liberamente tratta dal romanzo di Giacomo Cacciatore che si intitola invece ”Figlio di Vetro”. Il messaggio forte sicuramente implica che la visione debba essere attenta e riflessiva. Certo non un film facile da vedere, ma che ci aiuterà a comprendere come a volte anche i bambini riescano a provare disagio di fronte a delle situazioni dalle quali dovrebbero essere lasciati estranei. Clicca qui per il video del trailer della pellicola.
Esce oggi 14 aprile 2016 al cinema il film Il bambino di vetro, sotto la regia di Federico Cruciani. Il lungometraggio si propone di raccontare le famiglia mafiose di Palermo attraverso gli occhi di Giovanni, un bambino di 10 anni, che ama molto suo padre Vincenzo, apparentemente onesto operatore del mercato ittico ed invece corriere della droga per una potente famiglia mafiosa di Palermo. Come il regista ha dichiarato all’Urban Post: “Il mio obiettivo non è quello di raccontare il mondo mafioso ma è importante l’idea che spinga lo spettatore a credere che si tratti di un film thrilling, dai caratteri mafiosi, per poi scoprire tutt’altro. Non si parla di famiglie criminali ma, piuttosto, di famiglie naturali, di fraintendimenti nati sulla parola famiglia.” Il bambino di Vetro è liberamente ispirato al romanzo Figlio di Vetro di Giacomo Cacciatore (pubblicato da Einaudi), e prodotto da Revolver.
Oggi, giovedì 14 aprile 2016 uscirà nelle sale cinematografiche italiane il film dal titolo Il bambino di vetro. Si tratta di un film diretto da Federico Cruciani, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Giacomo Cacciatore, Josella Porto, Paolo Pintacuda. La sceneggiatura trae ispirazione dal romanzo di Giacomo Cacciatore che ha più o meno lo stesso titolo della sua trasposizione cinematografica, Figlio di Vetro. Il film è di genere drammatico e dura 85 minuti; è stato prodotto da Paolo Maria Spina per Revolver Film, con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo Ufficio Speciale Cinema e Audiovisivo / Sicilia Film Commission. La distribuzione è a cura di Lab 80 film. Il cast è composto da Paolo Briguglia, Chiara Muscato, Vincenzo Ragusa, Claudio Collovà, Fabrizio Romano e Maziar Firouzi.
L’azione è ambientata a Palermo, ai giorni nostri. I protagonisti principali sono Vincenzo Vetro, un uomo di circa 40 anni che lavora al mercato ittico, e suo figlio Giovanni, che ha dieci anni. Giovanni spesso accompagna suo padre quando va in giro a vendere il pesce, mentre a casa li aspetta sua madre Maria. Quello che il piccolo Giovanni non sa è che l’apparenza perbene della sua famiglia non è che una facciata. Suo padre Vincenzo usa l’attività di vendita del pesce per celare il fatto che traffica droga per conto della malavita locale. Piano piano il bambino comincerà a percepir la realtà, attraverso l’ansia crescente di sua madre ogni volta che a casa sua arrivano strane telefonate. Alla fine scoprirà un segreto che cambierà per sempre la sua esistenza.
Il bambino di vetro è stato l’unico film in concorso al festival Alice nella città, sezione della festa di Roma che si è svolta nel mese di ottobre del 2015. Le riprese del film si sono svolte nei luoghi della finzione scenica, ovvero la Sicilia in generale e Palermo in particolare. La maggior parte dei dialoghi sono stati portati avanti usando il dialetto locale.