La prima serata di Rete 4 è dedicata al film di Steven Spielberg War Horse. All’uscita nei cinema il film non ha convinto del tutto la critica. “Il nuovo, spettacolare ma deludente film di Spielberg inizia come ‘II cucciolo’ e finisce come ‘Torna a casa, Lassie’, è una summa delle sue virtù minori, una continua esaltazione artefatta dal suo professionismo, dei sentimenti, della famiglia, dei cavalli, dell’insalata che cresce, dei tramonti, dell’amicizia, della fedeltà, della pace, della birra. (…) Per trovare le tre scene che, non solo tecnicamente, provocano emozione, bisogna attendere assai. (…)”, ha scritto Maurizio Porro su Il Corriere della Sera. Entusiasta, invece, Curzio Maltese su Repubblica: “Con War Horse Spielberg consegna alla storia del cinema un grandioso mito equino. Anche questo film di Spielberg, come la gran parte del suo cinema, prevede un totale, infantile abbandono. Se si rimane coscienti e adulti, con le difese e magari il cinismo dell’età, le due ore e mezza di saga cavallina risultano improbabili e mielose. Ma se si torna bambini, che poi è il gran regalo del cinema americano, allora il godimento è assoluto. (…) Forse ‘War Horse’ non è fra i capolavori di Spielberg, ma comunque è grande cinema”. Il trailer del film, clicca qui per vederlo, anticipa la vicenda del cavallo Joey e del suo rapporto con il giovane Albert. Ricordiamo che War Horse va in onda su Rete 4 a partire dalle 21.15, ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ
Una pellicola di genere guerra e drammatica che è stata affidata alla regia di Steven Spielberg mentre il soggetto è stato tratto dal romanzo scritto da michael Morpurgo e la sceneggiatura è stata estesa da Richard Curtis con Lee Hall. La produzione del film è stata firmata da Steven Spielberg e Katleen Kennedy e la distribuzione del film in Italia è stata gestita dalla Touchstone Pictures. Il montaggio è stato realizzato da Michael Kahn con le musiche della colonna sonora che sono state composte da John Williams e con la scenografia che è stata ideata da Rick Carter. La pellicola è stata prodotta da una collaborazione tra Stati Uniti d’America e Regno Unito nel 2011 e la sua durata è pari a 146 minuti. Film che grazie all’intensità della trama e alla storia raccontata ha sbancato i botteghini e ottenuto grandi riconoscimenti dalla critica cinematografica. Specialmente quest’ultima gli ha attribuito molti premi, tra di essi spiccano le sei nomination al premio Oscar, nomination che però non hanno sortito nessuna statuetta. Al box office il film ha incassato quasi cento milioni di dollari americani, superando abbondantemente le spese effettuate per la produzione. Belle le location quasi tutte inglesi, con buona parte delle riprese girate nel Devon. All’uscita il film ha avuto qualche critica degli animalisti, critiche che hanno spinto la produzione a pubblicizzare le modalità con cui l’animale protagonista era stato addestrato.
NEL CAST JEREMY IRVINE
Il film War horse va in onda su Rete 4 oggi, domenica 12 novembre 2017, alle ore 21.15. Una pellicola che è stata prodotta congiuntamente negli Stati Uniti D’America e nel Regno Unito nel 2011 per la regia del bravo Steven Spielberg ed è ascrivibile al genere dei film di guerra a connotazioni drammatiche. La pellicola che si basa su uno scritto letterario composto da Michael Morpurgo è stata sceneggiata da Richard Curtis, e prodotta dallo stesso regista che si è basato per la produzione su un cartello di case cinematografiche (DreamWorks Pictures, Reliance Entertainment, Amblin Entertainment, The Kennedy/Marshall Company). Ottimo il cast di attori tra di essi si segnalano nei ruoli principali Jeremy Irvine e Emily Watson. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
WAR HORSE, LA TRAMA DEL FILM
Il film si basa sulla vita di un cavallo, animale mite e molto docile. L’animale acquistato per trenta ghinee da un affittuario del Devon, viene chiamato Joey ed entra a far parte della vita della famiglia Narracott. Il cavallo viene utilizzato in maniera preminente per aiutare la famiglia a guadagnarsi da vivere con le attività agricole, e viene accudito dal piccolo figlio dei Narracott, Albert. La bravura dell’equino unita alla passione di Albert per quello che diviene un suo inseparabile amico conquistano tutto il villaggio, e fanno guadagnare ai due le simpatie di tutti i paesani. La famiglia, nonostante l’impegno, è però costretta a vendere l’animale all’esercito, i militari sono in cerca di animali da utilizzare sul teatro di guerra e nonostante la ritrosia di Albert, Joey viene mandato al fronte a seguito del capitano Nicholls. Il graduato aveva promesso al piccolo Narracot di aver cura della bestia, ma purtroppo il soldato perisce in combattimento. Da quel momento il cavallo conosce diversi padroni, tutti però imparano ad amarlo non solo grazie alla sua docilità ma anche ad un principio di umanità che la grande guerra nasconde ma non fa scomparire dall’animo umano. Gli anni passano e alla fine anche il giovane Albert va sotto le armi, egli diventa un valoroso soldato insignito di tanti riconoscimenti per le sue eroiche azioni contro l’esercito tedesco. Un giorno mentre viene ferito gravemente agli occhi, staziona in un ospedale da campo, viene a sapere la storia di un cavallo che miracolosamente si era salvato dagli scontri, il presentimento gli dice che l’animale è il suo cavallo, e sfidando il fuoco dei tedeschi rischia la vita per raggiungerlo nella terra di nessuno. La storia commuove tutto il reggimento, con i commilitoni di Albert che riescono nuovamente a salvare l’animale grazie ad una colletta. Alla fine, dopo altre peripezie il cavallo ritorna con il suo padrone nella vecchia fattoria, e qui viene riconsegnato al padre di Albert, chiudendo quel cerchio che lo aveva portato in tante battaglie, ma aveva permesso al fato di risparmiarlo dagli orrori della carneficina che la guerra aveva portato con se.