LA VERA STORIA DI DUNKIRK
Com’è noto, Dunkirk è un film che racconta fatti reali della Seconda Guerra Mondiale. Una pellicola che racconta la storia a partire dal 1940, quando per la Francia ormai la resa alla Germania di Hitler era una realtà, mentre la Gran Bretagna si trovava ad avere invece ancora diverse carte da giocare. Dal porto francese di Dunkerque, Dunkirk in inglese, l’esercito britannico prese dunque la decisione di far evacuare l’esercito francese via mare. Dunkirk è dunque un film che racconta quella che all’epoca venne chiamata “Operazione Dynamo”, con l’evacuazione di massa che veniva considerata un’operazione militare al limite dell’impossibile. Invece, nonostante le difficoltà iniziali e grazie alla protezione dell’aviazione britannica che sorvegliava i movimenti dall’alto, da Dunkirk riuscirono a mettersi in salvo ben 338 mila soldati, tra i quali 140mila britannici e 100mila francesi. Il film si conclude con un altro pezzo di storia, lo storico discorso del Primo Ministro britannico Winston Churchill, che riferendosi ai nazisti affermò: “Li combatteremo sulle spiagge.” (agg. di Fabio Belli)
RESILIENZA ED EMPATIA
Nel giorno in cui esce forse quello che viene già considerato come il film dell’anno, Dunkirk, Christopher Nolan viene di nuovo messo sulla classica torre tra chi lo butta giù e chi lo osanna come un genio. Personalmente chi vi scrive propende per la seconda opzione e le prime critiche cinematografiche che stanno arrivando in queste ore sembrano confermare la grandezza di una nuova concezione di “war movie”. Cillian Murphy, uno degli attori principali del regista Usa per questo nuovo capolavoro, tenta di spiegare più da vicino quel senso di “resistenza, resilienza ed empatia” di cui molto hanno parlato avendo visto l’anteprima. «Riassumendolo possiamo dire che lo “spirito di Dunkirk” significa proprio empatia verso il prossimo, qualcosa di cui abbiamo bisogno nella nostra società, sempre. Per diverse contingenze era più forte in quel periodo, mentre adesso sembrano, paradossalmente, tempi più complicati. Credo ancora però che l’empatia sia una delle armi più potenti», racconta Murphy a MondoFox. Lo spirito di resilienza, cui viene “dedicato” l’omaggio al discorso di Churchill presente nel film, è proprio molto molto simile al nostro concetto di resistenza durante la seconda guerra mondiale nelle varie regioni del BelPaese. «Uno spirito che sembra però affievolirsi, o per lo meno, evolversi oggi, dove la guerra da combattere non è più contro i nazismi ma contro il terrorismo, per citarne uno», chiarisce ancora meglio MondoFox nel suo speciale su Dunkirk. (agg. di Niccolò Magnani)
LA GUERRA MONDIALE SECONDO NOLAN E IL CAST
Nella giornata di oggi, giovedì 31 agosto arriverà in tutte le sale italiane “Dunkirk” di Christopher Nolan, uno dei film più attesi dell’intera stagione cinematografica e che negli Stati Uniti è uscito lo scorso 21 luglio, sbancando il botteghino. La data è molto importante perché la pellicola co-prodotta dallo stesso regista britannico arriva in una settimana (31 agosto-7 settembre) caratterizzata solo da alcuni outsider quali “Un profilo per due” di Stéphane Robelin, il documentario “Safari” di Ulrich Seidl e “Easy – Un viaggio facile” di Andrea Magnani. Come detto, il decimo lavoro di Nolan rappresenta una delle principali uscite del 2017 e il 31 agosto inaugurerà la “settimana cinematografica”, portando in scena uno degli episodi celebri della Seconda Guerra Mondiale. La pellicola ricalca infatti i canoni dei film di guerra, tenendo a mente la lezione di Steven Spielberg ne “Salvate il soldato Ryan” che aveva ridefinito il genere: così la battaglia di Dunkerque, con le truppe britanniche accerchiate nel 1940 dai nazisti e in attesa di essere evacuate, diventa un kolossal strutturato in tre linee narrative e che vede protagonista Fionn Whitehead (il soldato Tommy), Tom Glynn-Carney (Peter), Jack Lowden (Collins), ma anche alcune stelle hollywoodiane come Kenneth Branagh (il comandante Bolton), Tom Hardy (Farrier), Cillian Murphy (il soldato sotto shock) ed Harry Styles (Alex), ex componente degli “One Direction”.
DUNKIRK, LA TRAMA
Questo grande affresco bellico non segue una progressione temporale convenzionale ma si divide in tre filoni narrativi, ovvero Il Molo, Il Mare e L’Aria, dalla durata diversa e progressivamente inferiore (una settimana, un giorno e un’ora). Nel primo, la vicenda è incentrata attorno a Tommy, unico superstite di un gruppo di soldati massacrati a Dunkerque; il ragazzo raggiunge le truppe alleate sulla spiaggia dove conosce Gibson e assieme trovano un espediente per salire su una nave in partenza. Tuttavia, le cose non andranno secondo i piani e dovranno improvvisarsi eroi. Nella seconda parte gli eventi sono narrati dalla prospettiva dalla Royal Navy: alcuni civili, tra cui il signor Dawson, suo figlio Peter e un amico di questi, si offrono volontari per dare una mano nell’evacuazione di Dunkerque con la loro barca. Nell’avvicinamento alla costa francese soccorrono però un soldato sotto shock che causerà non pochi problemi e trasformerà la traversata in un incubo. Infine, l’ultimo segmento vede protagonisti i piloti di tre Spitfire in dotazione alla RAF, vale a dire Collins, Farrier e il loro caposquadra. La loro missione è coprire il rientro delle truppe dalla Francia ma, quando la contraerea abbatte il velivolo del caposquadra, i piloti restano soli mentre intanto Farrier si accorge di essere in riserva di carburante.
ALCUNE CURIOSITÀ SUL FILM
A nemmeno un mese dall’anteprima mondiale avvenuta a luglio, “Dunkirk” ha incassato oltre 360 milioni di dollari in tutto il mondo, numeri che verranno rimpinguati dall’uscita del film nei vari Paesi europei. Tra le curiosità da segnalare sull’ultima fatica di Nolan c’è il fatto che il cast è interamente composto da attori maschi, senza alcuna presenza femminile; inoltre, sempre a proposito del casting, “Dunkirk” segna l’esordio sul grande schermo di Harry Styles, idolo delle teenager e qui impegnato in un ruolo secondario ma comunque bene in vista. Infine, non tutti sanno che la pellicola si basa su un monumentale saggio firmato dallo storico Joshua Levine (“Dunkirk: The History Behind the Major Motion Picture”), nel quale si racconta con dovizia di particolari quello che è conosciuto come “il miracolo di Dunkerque” per via della rocambolesca fuga delle truppe alleate e che viene edito per la prima volta in Italia proprio in questi giorni, in concomitanza con l’approdo del film di Christopher Nolan nel Belpaese.