Ha emozionato tutti l’esibizione di Micol Picchioni, l’ex arpista di strada ospite di Italia Sì che, dopo aver conquistato il successo, dal podio del programma di Marco Liorni ha voluto lanciare un messaggio importante: “Dietro un’artista di strada spesso ci può essere impegno e studio, ho calcato palcoscenici con grandi direttori d’orchestra prima di scegliere la strada per promuovere i miei brani. Sento che nelle città viene bandita l’arte di strada, ma per me è stata fondamentale la strada, senza non sarei qui: grazie alla strada possono nascere dei grandi artisti”. Micol, nota anche come “l’arpista rock”, ha prima eseguito “Here comes the sun” dei Beatles e poi accompagnato la sigla del programma del sabato pomeriggio di Rai Uno, meritandosi in entrambi i casi il tripudio del pubblico in studio. (agg. di Dario D’Angelo)
Micol Picchioni, l’ex arpista di strada ospite di marco Liorni
Micol Picchioni sarà ospite questo pomeriggio del nuovo appuntamento di “Italia sì”, il programma condotto da Marco Liorni in onda sulla rete ammiraglia di Casa Rai. Da sempre la giovane artista, ha avuto la passione e la tendenza a scrivere brani pop, specie all’inizio della sua carriera da arpinista classica. Con il tempo poi, si è avvicinata anche al rock, perché in questo modo, poteva esprimere al meglio la sua personalità in maniera unica e libera, allontanandosi dai canoni classici, sognando di diventare una rockstar. Dopo una formazione massicciamente classica quindi, è arrivata al rock passando dal pop. Ha anche suonato nell’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti ed ha inciso un album dal titolo “Arpa Rock”, che comprende la rilettura di pezzi classici rock, da Nirvana a Radiohead. L’artista ha anche confidato di avere avuto molti artisti come fonte principale di ispirazione: da Genesis, Area e poi Bowie, Cat Stevens, Springsteen. Poi ha avuto anche una forte passione per i Led Zeppelin e i Nirvana.
Micol Picchioni, l’arpista dall’animo rock
Micol Picchioni, pur rendendosi conto che la musica classica le produce notevoli emozioni, non accetta di essere dentro uno schema ed il rock, la fa uscire fuori da tutto questo. Ribelle di natura, quando suonava la musica classica, si immaginava sempre di impazzire e sognava solo di stare sopra un grande palcoscenico. L’album di debutto è arrivato in un momento di stallo, con i produttori che andavano e venivano ma nessuno faceva quel che avrebbe voluto fare. Poi è partita verso Reggio Emilia e in dieci giorni aveva registrato il suo primo CD. Intervistata da MetroNews.it, ha confidato di sognare una collaborazione con Bruce Springsteen e poi: “sogno di andare a Los Angeles e fare un brano con Moby, un giorno o l’altro andrò lì nel suo ristorante. Gli artisti italiani? Un giorno suonerò live “firth of fifth” dei Genesis con Sergio Cammariere che ha partecipato al mio disco, o almeno lo spero. Con Edoardo Bennato abbiamo avuto modo di conoscerci e visto che suono un suo brano, chissà…”.