L’epilogo della prima stagione de L’amica geniale incorona Elena che, anche negli ultimi due episodi, si è sentita inferiore rispetto all’amica Lila che, prima con il fidanzamento e poi con il matrimonio con Stefano ha compiuto il definitivo passaggio nell’età adulta. Elena, invece, continua ad essere la giovane donna insicura e fragile, alle prese con un malessere interiore accresciuto anche dalle molestie che, l’anno prima, ha subito da Donato Sarratore, padre di Nino. Proprio l’incontro con quest’ultimo, al matrimonio di Lila, ha fatto tornare in lei la voglia di credere in un futuro migliore. Entrambi intellettuali e amanti della scrittura, si ritrovano a parlare di operai e di romanzi, ma Nino colpisce Elena nel suo orgoglio rivelandole che il suo articolo non è stato pubblicato. Lenù, così, delusa e affranta, è sempre più convinta che, esattamente come Lila che, nonostante gli sforzi, si è ritrovata a sposarsi giovanissima, non riuscirà mai a liberarsi della “plebe” alla quale appartiene. Il finale, con Lila che subisce il tradimento del marito Stefano quando vede palesarsi Marcello con le prime scarpe che aveva disegnato, aumentano l’attesa del pubblico per la seconda stagione. Elena e Lila, ormai due giovani donne con due vite diverse davanti, sono entrate ufficialmente a far parte del mondo degli adulti. Sui social, gli utenti incoronano Elena, capace con la sua calma e la sua fragilità di aiutare sempre e comunque l’amica (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
LE FEMMINIESTE DEGLI ANNI CINQUANTA
Una sfrontata, l’altra geniale. Una calcolatrice, l’altra studiosa. Una è una bellissima donna, l’altra è un’eterna bambina. Sono Lila e Lenù che per quattro martedì hanno tenuto impegnata l’Italia con le loro avventure riprese dai romanzi di Elena Ferrante. Immerse nella periferia di Napoli degli anni Cinquanta hanno raccontato la vita di quegli anni, la povertà, la condizione di chi poteva permettersi di studiare, i potenti al comando, le minacce, le proposte di matrimonio e gli accordi necessari per poter vivere senza alcun problema con le famiglie a comando della zona. Lila e Lenù in L’amica geniale hanno mostrato anche quanto la donna risultasse debole, quanto gli uomini sentissero loro come una vera proprietà, un’ideale a cui Lila va contro. Proprio lei che nella sua famiglia viene molto ascoltata, specialmente quando decide di sposare un uomo disposto ad aiutare l’azienda di famiglia.
LILA, LA FEMMINISTA. ELENA, L’AMICA GENIALE
Durante i quattro episodi abbiamo assistito a un crescente sviluppo e consapevolezza delle due amiche. Da bambine diventano adulte, si trasformano in donne e nonostante stili di vita e caratteri molto diversi riescono a mantenere salda la propria amicizia. I percorsi di Lila e Lenù sono diversi e opposti. La prima segue il laboratorio di famiglia, la seconda continua gli studi. La prima si sposa giovanissima, la seconda entra in una relazione, quella con Antonio, della quale poco le interessa. Insieme si confidano, ma Elena da sempre riesce a trovare una spalla, un appoggio, una sicurezza in Lila. Lila, infatti, è l’eroina femminista della storia. È colei che riesce a ribellarsi ai potenti, ai Solara, per avvicinarsi alla giustizia e essere libera da qualsiasi legame con persone violente e corrotte.
LA SECONDA STAGIONE IL PROSSIMO ANNO
La prima stagione de l’Amica geniale si conclude con il grande e bellissimo matrimonio di Lila. È lei a rappresentare la ribellione: riesce a rifiutare un Solara, a gettare una sua proposta di nozze e riesce, con disprezzo, ad informare Marcello della fine del loro fidanzamento. Lila, però, mostra quanto le manchi la vita classica di una giovane della sua età. Come, per esempio, andare a scuola, poter studiare il greco e il latino. Dopo la fine della prima stagione della serie si inizia a pensare alla seconda che, probabilmente, sarà trasmessa tra la fine del 2019 e l’inizio del 2010, tra esattamente un anno. Saverio Costanzo continuerà a narrare la vita di Elena Greco e Raffaella Cerullo, ma sulla conferma delle attrici, Gaia Girace e Margherita Mazzucco, non c’è ancora sicurezza.