Maurizio Porro, sul Corriere della Sera, ha stroncato il film “Lord of War”: “Un film ignobile, reazionario dal profondo, che giustifica l’ amoralità di un trafficante d’ armi con la scusa che le colpe stanno in alto… Cage, pessimo più del solito… Invece svende temi importanti (la bimba nera senza braccio) con una sceneggiatura sotto il livello di guardia (il paragone tra armi e sigarette, la guerra nei Balcani), ridicola e/o offensiva. Dirige, si fa per dire, Andrew Niccol che in un’altra vita scrisse ‘Truman show’ e diresse ‘Gattaca’”. Roberta Bottari, su Il Messaggero, ha bocciato il protagonista: “Ma l’unico vero punto debole del film è, paradossalmente, proprio Nicolas Cage, che passa dal sudicio ristorante di Brooklyn alla fase degli hotel di lusso, senza cambiare di una virgola l’espressione del viso”. Ricordiamo che “Lord of war”, clicca qui per vedere una scena del film, va in onda dalle 21.15 su Cielo e anche in diretta streaming, grazie al portale della rete televisiva, cliccando qui.
CURIOSITÀ SUL FILM
Lord of War presenta una lunga serie di curiosità, a partire dal nome del protagonista. Nel mondo reale esiste infatti un vero Yuri Orlov, che però è tutt’altro che un trafficante d’armi: si occupa infatti di diritti umani. Molte delle armi e degli ordigni mostrati nel film e regolarmente venduti da Orlov a bande di guerriglieri e criminali di vario genere erano veri e funzionanti. Stessa cosa vale per i carrarmati sovietici che vengono mostrati in più momenti della pellicola. Un altro pizzico d’Italia nella pellicola viene inserito grazie ad un giornale: in una scena infatti, quando Orlov si dirige in limousine verso un hotel a due stelle in Africa, si nota una pila di quotidiani, tra cui figura anche Il Sole 24 Ore, giornale economico del nostro paese. Nel film compare poi un personaggio, l’alto ufficiale chiamato colonnello Oliver Southern, ispirato ad una figura realmente esistita. Si tratta di Oliver North, membro delle alte sfere dell’esercio statunitense coinvolto in un piano della Casa Bianca per finanziare e fornire armi alle armate di guerriglieri anti-comunisti che operavano in Nicaraguara coinvolto in un piano governativo che prevedeva lo stanziamento di fondi ai guerriglieri anti-comunisti del Nicaragua. Quest fondi venivano reperiti vendendo illegalmente armi in Iran, armi che poi hanno permesso ai gruppi ribelli e alle organizzazioni terroristiche di sconvolgere alcune aree strategiche del medio-oriente, portando morte e distruzione e situazioni non ancora risolte dopo anni di conflitti.
IL FILM IN PRIMA SERATA
Su Cielo arriva un altro film che solleva questioni di carattere morale. In prima serata sul canale televisivo aperto al digitale terrestre della piattaforma Sky verrà trasmesso il film Lord of War, con Nicolas Cage, Ethan Hawke e Jared Leto come protagonisti, uscito nei cinema americani e mondiali nel 2005. Il film è stato pensato, scritto e diretto da Andrew Niccol, regista noto anche per altri film davvero molto interessanti come Gattaca – La porta dell’universo e S1m0ne tra gli altri. Inoltre ha partecipato come sceneggiatore e produttore al capolavoro del 1998 di Peter Weir, The Truman Show. Tra le cose da segnalare c’è anche una colonna sonora davvero impressionante con pezzi di grandissimi autori come David Bowie ed Eric Clapton. Anche se viene considerato un film drammatico questo difficilmente può avere una definizione chiara.
LA TRAMA DEL FILM “LORD OF WAR”
Lord of War è vagamente ispirato ad una pellicola a noi conosciuta, ovvero Finché c’è Guerra c’è Speranza con Alberto Sordi. Yuri Orlov, interpretato da Nicolas Cage, è un ucraino immigrato con la sua famiglia in America. Ha voglia di emergere e di provare a dimostrare tutte le sue qualità, anche se ha davvero pochi mezzi per farlo. All’improvviso per lui si presenta la possibilità di diventare trafficante d’armi e da questo anche quella di diventare ricco e di riuscire a conquistare tutto quello che aveva voluto. Il giovane, entrando nel mondo della criminalità e del contrabbando, inizierà da piccoli lavori fino a sfruttare il crollo dell’Unione Sovietica e del blocco comunista per espandersi sempre di più in tutto il mondo. Sulle sue tracce si mette un agente dell’Interpol, Jack Valentine, che tenterà in ogni modo di fermarlo. Le vicissitudini per le quali passera Orlov lo porteranno ad abbandonare tutti i suoi affetti, vicini o lontani che siano.