C’era una volta il West è “un cult movie per ragionieri in vena di poesia”, almeno così lo definisce MyMovies che continua: “Cinismo, violenza e autocompiacimento sono conditi dalla musica ingombrante dell’omologo di Sergio Leone in campo musicale, Ennio Morricone. Ogni soluzione in questo film è affidata al sensazionalismo. Il montaggio invece è solo un espediente per le anime semplici. Quello che si può ottimisticamente definire neo espressionismo è mutuato dal cinema russo e perché no? anche da Orson Welles”. Il film sicuramente è una vera e propria istituzione nella storia del cinema e non solo per quanto riguarda il cinema spaghetti western. Mymovies è però anche critico su alcuni particolari: “Sequenze famose come quella finale presa pari pari da Duello al Sole di Vidor sembrano un furto più che un omaggio. Il film ha i titoli più lunghi della storia del cinema, diciassette minuti di narcisismo registico con notevoli caratteristi americani a fare da manichini per giochi grafici”. Su Rai 3 va in onda il film C’era una volta il West e potremo seguirlo anche in diretta streaming cliccando qui. Il trailer ci offre alcune interessanti immagini per farci un’idea sul film, clicca qui per il video. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ SUL FILM
Un capolavoro assoluto che si può rivedere anche dopo altre tre o quattro precedenti visioni. ‘C’era una volta il West’ è una pellicola di lunga durata che assorbe sino alla fine, dalla quale si coglie sempre qualcosa di nuovo. Ovviamente il duello è la catarsi del film ma tutta la trama regge una pellicola che fu addirittura inclusa nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso USA come documento rappresentativo della storia americana. ‘C’era una volta il West’, così come ‘C’era una volta in America’, hanno raccontato la storia americana anche meglio dei registi e produttori, sceneggiatori e soggettisti degli stessi USA, un film che elevò Leone a riferimento per tanti registi moderni, tra i quali, non l’ha mai negato, anzi ne è fiero di sentirsi ispirato dal Maestro, Quentin Tarantino. Il cast, l’abbiamo detto, è stellare: accanto agli occhi di ghiaccio dell’attore di origini lituane Charles Bronson e la bellissima Claudia cardinale, troviamo uno strepitoso Henry Fonda, un grandissimo (due volte premio Oscar negli anni ’70) Jason Robards, anche il nostro Paolo Stoppa fa parte del cast e non ne sfigura affatto. Nel soggetto hanno lavorato assieme sia Leone ma con lui un già affidabile regista pronto ad esplodere, Bernardo Bertolucci, ed un giovane cineasta che proprio in questo film imparava i rudimenti del cinema dal regista più importante di quell’epoca e quel giovane si chiamava Dario Argento…
IL CAST
Con ‘C’era una volta il West’ il 25 agosto 2018 alle ore 21,05 sulle frequenze digitali di Rai 3, lo sguardo di Claudia Cardinale si aprirà di nuovo sulle praterie della vecchia America, le note di Morricone ancora una volta diverranno motivo di grande commozione e dietro quel palcoscenico in apertura che si apre sulla polvere dei pistoleri, delle ferrovie in costruzione, della bella protagonista e di un cast stellare, , per l’ennesima volta, porterà il cinema immortale nelle vostre case. Prodotto nel 1968 da Paramount Pictures, il film forse più amato in assoluto nel genere ‘spaghetti western’, che in questo caso è altamente riduttivo nei confronti di un capolavoro immortale nelle cineteche di tutto il mondo, fu diretto dal grande Sergio leone, colui che di un genere quasi da cinema di serie ‘B’, ha reso scuola cinematografica di alto livello, seminale in tutto il mondo. Un’armonica suona straziante con note lunghe e drammatiche per tutto il corso del film: chi è quel ragazzo che tra le labbra riceve uno strumento così tipico del vecchio West? Chi invece è sulle spalle del ragazzo nei ripetuti flashback della vita di un messicano straccione di giovane età che cercherà vendetta tra le polverose strade del West? Quel ragazzo diverrà l’enigmatico protagonista e quell’armonica è parte di una delle colonne sonore più belle in assoluto di Ennio Morricone.
C’ERA UNA VOLTA IL WEST, LA TRAMA DEL FILM
Jill McBain sta per recarsi nella polverosa cittadina di Flagstone: nelle sue praterie, nel terreno di Sweetwater, la attende la sua famiglia, una famiglia ereditata avendo sposato a New Orleans il padre di due bambini, uomo vedovo che s’innamorò proprio di Jill, una prostituta ma con valori e forza che ne mostreranno il carattere e la sposò. Un sicario ammazza tutta la famiglia prima dell’arrvio alla fattoria di Jill: il mandante è Frank, uomo senza scrupoli che vuole entrare nel business delle ferrovie in costruzione nel West. Jill arriva e trova tutti morti: la donna al’inizio decide di lasciare tutto, di vendere a Frank ma il suo cuore non è quello di una prostituta senza scrupoli e la sua anima vuole giustizia, quindi decide di rimanere aiutata anche da Cheyenne, pistolero losco ma con il suo codice d’onore. Nel frattempo un uomo a cavallo arriva in zona suonando la sua armonica: il cappello lascia intravedere due occhi di ghiaccio, il mistero si rivelerà solo nel finale per un duello classico, lungo, appagante, meraviglioso.