Il nuovo format di Rai3, “Nuovi Eroi”, in onda con la sua terza settimana di programmazione, viene trasmesso dal lunedì al venerdì dalle 20.25. ogni giorno un appuntamento differente con delle storie straordinarie di cittadini insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Grazie alla collaborazione con il Quirinale, il progetto ha preso vita con il racconto di cinque eventi del nostro Paese. Eroi del nostro tempo, eroi comuni, spesso ignoti al grande pubblico, ma che raffigurano un chiaro esempio onesto e competente, per tutta l’Italia. Questa sera, si approfondirà la vita di Emanuela Sabbatini, una giovane donna che, dopo essere guarita dal tumore che l’ha colpita a soli 28 anni, ha deciso di modificare radicalmente la sua vita e lasciare la sicurezza del posto fisso in Italia per trasferirsi in India. Arrivata lì, ha deciso di dedicare la propria esistenza per affrontare il radicato problema delle spose bambine della regione del Rajasthan fondando la AFLIN – Associazione Filo di Luce India Onlus.
Emanuela Sabbatini, protagonista de “Nuovi Eroi”
La storia di Emanuela Sabbatini, sarà raccontata dalla voce fuori campo di Veronica Pivetti durante la nuova puntata de “Nuovi Eroi” in onda stasera. Ogni anno circa 15 milioni di matrimoni, hanno come protagoniste delle bambine e delle giovanissime. La romana, ha fondato l’associazione italiana Aflin, cooperando con fondazioni locali in India. Dopo avere fondato la sua associazione, è stata nominata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere dell’Ordine al Merito dello Stato. “Una prestigiosa onorificenza giunta a sorpresa”, ha raccontato Emanuela all’Adnkronos. “Nella motivazione si legge per il mio contributo a favore della alfabetizzazione femminile e del contrasto al fenomeno delle spose bambine in India. Un’emozione. Non me l’aspettavo, tant’è che quando ho ricevuto la notizia pensavo fosse uno scherzo”, ha aggiunto Emanuela, analista informatica e insegnante di yoga. “Il fenomeno dei matrimoni precoci – ha proseguito – è molto più diffuso nelle aree rurali dove le tradizioni indiane sono molto forti e più difficili da sradicare. Spero che la sentenza della Corte suprema indiana possa agire da deterrente. Per la gente del luogo in fondo rispettare la legge è fondamentale”.