Tanto rumore per nulla? Così possiamo concludere l’avventura della nomina di Lino Banfi all’Unesco (con un ruolo non meglio definito e che ancora nemmeno lui conosce) del mese scorso. A quanto pare sulla questione è calato il silenzio e mentre qualcuno ha pensato ad una trovata pubblicitaria di Di Maio, altri hanno pensato bene che sia arrivato il momento di sentire Lino Banfi sulla questione e quello che è venuto a galla fa sorridere e indigna allo stesso tempo. Secondo quanto ha rivelato l’attore pugliese a Il Corriere sembra proprio che nessuno dell’Unesco lo abbia cercato e che è stato lui a presentarsi in sede al presidente della commissione Franco Bernabè per chiedere cosa succederà adesso ma la risposta è stata lapidaria visto che, almeno sembra, c’è stata una “riunione con tutti i membri nel 2017, una nel 2018. Ce ne sarà un’altra nel 2019”. A questa risposta Lino Banfi ha risposto, almeno nella sua testa: “Porca puttena, ho pensato, si lavora tanto“.
LE RIVELAZIONI DI LINO BANFI
La risposta è già causa di alcune lagnanze da parte di chi sa bene che queste persone vengono retribuite, almeno sembra, senza fare molto ma Lino Banfi ci tiene a precisare, “in risposta alla mia vicina”, che non prende nemmeno un centesimo per questo lavoro: “Siccome per l’Unicef ho fatto campagne di raccolta fondi ho chiesto: non devo fare nemmeno uno spot? Nemmeno gli incontri nelle scuole con i ragazzi che mi amano e si scambiano le mie battute con i telefonini. Mi ha detto solo: “Abbiamo grandi obiettivi per l’Agenda 2030”. Siamo sicuri che questa volta la polemica riguarderà il poco lavoro che si fa in sede visto che fino a questo momento solo Lino Banfi è stato deriso nonostante i suoi “studi classici al ginnasio”. Il punto dell’indignazione adesso cambierà dopo questa intervista? In attesa di capire cosa fare l’attore ha rivelato di essere pronto a promuovere il suo territorio partendo proprio dalla Puglia.