Parte della critica ha apprezzato “Deepwater: inferno sull’oceano”, incentrato sull’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nell’aprile 2010, “Grazie alla potenza del film è impossibile non rimanere affascinati dallo scontro di ideologie tra personaggi, e attori, giganteschi. Tanti raffinati presagi nefasti, tecnicismi che si fanno poesia (Berg filma questo ambiente di lavoro con la passione dell’antropologo) e finale apocalittico. Film elegante, avvincente e dannatamente pessimista”, ha scritto Francesco Alò, sul Messaggero. E ancora: “Il film ripercorre gli avvenimenti di quella tragica giornata, cercando di spiegarne il perché. All’inizio, si fa molta fatica a seguire «tecnicamente» la vicenda, ma l’ultima ora lascia senza parole. Tutto ben ricostruito e perfetto il cast. Uno dei migliori «disaster movie» di sempre”, ha commentato Maurizio Acerbi, sul Giornale. Il film “Deepwater: inferno sull’oceano” andrà in onda su Canale 5 a partire dalle 21.40 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
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Curiosità sul film
Alla fine del film Deepwater: inferno sull’oceano vengono messe in video delle scene reali della strage, ed alla fine esce la realtà che purtroppo di tutta questa strage nessuno è stato punito e quindi i colpevoli sono ancora in circolo senza aver avuto nessuna condanna, e si sanno bene i loro nomi dato che sono gli alti dirigenti della compagnia petrolifera che gestiva la piattaforma. Come riconoscimenti il film ha ottenuto nel 2017 alla manifestazione del Premio Oscar la Candidatura per i migliori effetti speciali ed anche la Candidatura per il miglior montaggio sonoro. Sicuramente si tratta di un film interessante e da seguire soprattutto se si vuole passare una serata tra azione e adrenalina condivisa con qualche amico. Non consigliato a chi cerca invece un film d’autore e magari con degli spunti intellettuali e riflessivi. (agg. di Matteo Fantozzi)
Regia di Peter Berg
Deepwater – Inferno sull’oceano
va in onda stasera, 18 febbraio 2019, su Canale 5. Un mix di emozioni forti e con grande pathos. Uscito nelle sale nel 2016 è qui al suo esordio nel piccolo schermo in Italia. Prodotto da Medusa film per la regia di Peter Berg. Degne di nota sono gli effetti speciali che hanno fatto di questo film un successo, in una produzione itinerante negli Stati Uniti d’America, che ha visto anche un grande lavoro di Matthew Sand, per lui il grande impegno di prendere tutti gli articoli dei giornali, valutare tutto quello che è realmente accaduto, dato che questo film racconta di fatti realmente accaduti, e creare la giusta trama. In questo difficile percorso da David S. Rohde e Stephanie Saul che si sono occupati anche di raccogliere le tristi testimonianze dei reali sopravvissuti alla strage della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon che accadde nel 2010 dando il via alla più grande strage ambientale che sia mai avvenuta negli Stati Uniti D’America. Tra gli attori protagonisti troviamo il grande John Malkovich che interpreta un ruolo a dir poco scomodo, ovvero quello del dirigente che non ha dato importanza ai test da fare facendo in modo di innescare così la strage.
Deepwater – Inferno sull’oceano, la trama del film
Nell’aprile 2010 in una piattaforma petrolifera a Deepwater Horizon iniziano i lavori di trivellazione per attivare un pozzo petrolifero. Sin da subito i responsabili per problemi di perdite di denaro se si attendeva oltre hanno deciso di procedere senza aspettare i regolari controlli che dovevano avvenire sulla parete rocciosa. Pur avendo messo in atto tutti i regolari test non sono stati rispettati i tempi di attesa per i risultati e quindi i lavori sono iniziati subito. Dal principio tutto sembrava funzionare ma dopo pochissimo tempo la rottura della parete rocciosa ha dato il via ad una serie di problemi che hanno portato alla totale distruzione della piattaforma e la fuoriuscita di petrolio che ha per anni minato l’ecosistema completo di tutta la zona costiera di Deepwater Horizon e di tutti gli Stati Uniti. In questo film si possono capire tutte le dinamiche perché sono ottimamente descritte, da come si è incendiata la piattaforma sino a tutta la descrizione dettagliata della strage. Si vede anche come per paura delle conseguenze da affrontare i soccorsi siano stati chiamati con molta lentezza. Questo ha fatto si che molte persone siano decedute per non aver tempestivamente chiamato la guardia costiera. A dire il vero durante il film si capirà come gli allarmi siano stati dati da due semplici particolari, quasi agghiaccianti. Per primo un povero gabbiano che passando dalla zona si è imbrattato di petrolio ed è arrivato alla costa in condizioni pietose, questo ha iniziato a far sospettare chi lo ha trovato, ma l’incendio è stato poi il vero allarme, con il calare delle tenebre infatti dalla guardia costiera si intravedevano altissime fiamme, subito sono partiti i soccorsi che sono riusciti a trarre in salvo i pochi superstiti.